Patriota e scrittore italiano (Milano 1818 - Roma 1880); discepolo di C. Cattaneo, si laureò in legge nell'univ. di Pavia, poi (1847) fu costretto a esulare in Piemonte per i suoi sentimenti liberali. [...] Tornato a Milano (1848), fu nuovamente esule in Piemonte e nel Canton Ticino dopo i disastri dell'agosto, e in esilio collaborò all'Archivio triennale delle cose d'Italia. Espulso (1853) dalla Svizzera, ...
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Giurista e uomo politico (Tricase, Lecce, 1812 - Napoli 1879). Studiò giurisprudenza a Napoli e vi esercitò poi l'avvocatura, acquistando notevole fama. Deputato (1848) al parlamento napoletano, perseguitato [...] per i suoi sentimenti antiborbonici, fuggì a Civitavecchia, poi a Genova, insieme con P. S. Mancini e altri patrioti; fu condannato in contumacia alla pena di morte e alla confisca dei beni. A Londra e a Parigi conobbe G. Pepe e V. Gioberti. ...
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Figlio (Alessandria 1874 - Ginevra 1944) del chedivè Taufīq, gli successe nel 1892. Regnò subendo a malincuore l'occupazione inglese e allo scoppio della prima guerra mondiale fu dagli Inglesi deposto [...] per i suoi sentimenti filotedeschi. Da allora visse in esilio. ...
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DELLA BELLA, Taldo
Giuliano Pinto
Figlio di Tedaldo di Accorri, fratello minore di Giano, nacque - probabilmente a Firenze intorno alla metà del sec. XIII da famiglia di antica origine, di sentimenti [...] guelfi, dedita alle attività mercantili e finanziarie, che esercitava soprattutto Oltralpe; è probabile che in Francia il D. abbia trascorso parte della sua giovinezza. Nel maggio del 1289 lo troviamo ...
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CITTADELLA VIGODARZERE, Andrea
Paolo Preto
Nacque a Treviso il 15 luglio 1804 da Giorgio, allora governatore della provincia, e Margherita Zacco, e ricevette un'ottima educazione classica permeata di [...] della sua vita e della sua attività di scienziato e filantropo con un'appassionata difesa del suo troppo "tiepido" sentimento liberale e patriottico. Il Minich ricorda, invero non senza fondamento, che il proposito del C. di assecondare il tentativo ...
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COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] di sciopero e di serrata, e "l'anarchia morale" regnante nel paese, attribuendone le cause alla mancanza di sentimento nazionale; quelle del 1909 contro i metodi elettorali giolittiani, che criticò aspramente nel discorso del 29 maggio, seguito il ...
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GUELLA, Federico
Marco Gemignani
Nacque a Bezzecca, nel Trentino (ancora soggetto all'Impero asburgico) il 27 nov. 1893, da Luigi e da Elvira Bertolasi.
Il padre, medico condotto, aveva più volte dato [...] irredentisti, comuni anche alla moglie, sentimenti particolarmente recepiti dal G., secondogenito maschio di numerosi figli.
Conseguita il G. la licenza liceale, i genitori avevano deciso di iscriverlo a una facoltà di medicina in Italia ma ...
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CORBI, Bruno
Giuseppe Sircana
Nato il 4 febbr. 1914 ad Avezzano, in provincia dell'Aquila, da Giovanni e da Eleonora Mattei, fu avviato agli studi classici. Non ancora ventenne, animato già da sentimenti [...] antifascisti, il C. strinse contatti con alcuni militanti comunisti della Marsica, la cui influenza si rivelò decisiva nella sua formazione politica. Nel 1934 egli entrò infatti a far parte dell'organizzazione ...
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Uomo politico ateniese (sec. 5º a. C.), fratello di Nicia, compromesso nell'affare degli Ermocopidi (415), poi stratego due volte (412 e 405) durante la guerra deceleica. Ucciso (404) sotto i Trenta Tiranni [...] per i suoi sentimenti democratici. ...
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Nato a Comacchio nel 1824, morto ivi il 31 dicembre 1890. Figlio di Stefano e di Barbara Guggi, fu sin da giovane noto con i suoi fratelli per sentimenti liberali e avversione al governo pontificio. Agitatore [...] attivo e influente durante il periodo costituzionale di Pio IX, fu il principale artefice della resistenza opposta nel novembre 1848 da Comacchio ai tentativi di avanzata delle truppe papali. Incontratosi ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche come sinon. di senso nel sign. più...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...