GENTILI, Tommaso Maria
Elisabetta Corsi
Nato a Chieti il 14 febbr. 1828, nel 1846 entrò nell'Ordine dei predicatori presso il convento di Penne, concludendo il noviziato con la professione solenne del [...] rispetto ai primi resoconti gesuiti che narravano l'esperienza missionaria in Cina con deferenza e ammirazione profonda per quella terra, sentimenti che nel G. avevano ormai ceduto il passo al disprezzo e alla disistima.
Malato già da molti anni, il ...
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ADAMI, Francesco Raimondo
Giovanni Miccoli
Di famiglia fiorentina, nacque a Livorno nel 1711. Studiò sotto i gesuiti e gli scolopi; a diciotto anni si fece frate servita nel monastero dell'Annunziata [...] per il pubblico; di questi svelando il soggetto, e tutte esponendone le ragioni, racchiudono in poche pagine i sentimenti migliori, e le cognizioni più profittevoli, che per entro ad essi ritrovano" (p. XV). Questo generico spirito illuministico ...
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CAGNOLO, Francesco
Gaspare De Caro
Figlio di Paolo, lavorante setaiolo, e di Valeria Lampugnani, nacque a Milano intorno al 1528 (l'inquisitore veneziano lo riteneva quarantenne nel 1568).
Nei termini [...] dovette avvertire la sincerità del personaggio, dovette ben valutarne l'innocuità e rendersi conto del nucleo primitivo di sentimenti che ne dettava le invettive. Tuttavia la stessa vita errabonda del C., rivelata dagli interrogatori sapienti sin ...
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ALDOBRANDINI, Giovanni
Elena Fasano Guarini
Figlio di Silvestro e di Lisa Deti, nacque non a Fano, dove il padre soggiornò nel 1534, come dice il Litta, ma parecchi anni prima, probabilmente a Firenze. [...] passione antispagnola del padre Silvestro, non aveva potuto elevare appunti precisi nei riguardi dell'A., che faceva professione di sentimenti contrari a quelli del padre, e si era limitato a riferire al re, dubitativamente, la voce secondo cui l ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] , ma lo ama e lo ammira. Dopo averlo ucciso, si dà a manifestazioni affettive esagerate che si concludono nel pentimento e nel sentimento di colpa. Così il morto diviene più potente di quanto non lo fosse in vita e, con la sua presenza, determina le ...
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CLEMENTE VII, antipapa
Mark Dykmans
Roberto di Ginevra, di illustre famiglia feudale che faceva risalire la sua affermazione politica all'epoca carolingia, nacque nel castello di Annecy nell'anno 1342, [...] marzo 1378, colse la Chiesa in un momento di grave crisi: voci di contestazione e fermenti scismatici si erano già fatti sentire durante la permanenza avignonese di Gregorio XI, ed il pontefice ne era stato tanto conscio, che aveva fatto quanto stava ...
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BONIFACIO II, papa
Paolo Bertolini
Arcidiacono della Chiesa romana, sul finire dell'agosto o ai primi di settembre del 530 fu designato come proprio successore da papa Felice IV caduto gravemente ammalato.
Non [...] delle opposte fazioni e che, per ragioni di stirpe e di cultura, fosse in grado di conciliare agli interessi dei Goti i sentimenti e le speranze del clero, del Senato e del popolo romano. I fatti si incaricarono di frustrare i suoi disegni e di ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] gettata nel mondo e l'anonimità del mondo stesso in cui ci accade di esistere [...]. E, certo, come ci si potrebbe sentire a casa in un universo concepito come il risultato casuale di probabilità statistiche e di cui si dice sia venuto all'esistenza ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] svolgendo gli affari amministrativi in Romagna. Si tratta di un incarico che egli non ambisce e per il quale non si sente portato anche se si impegnerà in tale ufficio con notevole successo. A testimoniare il disincanto, se non il malumore, del D ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] De Felice compromette la propria carriera, ma è evidente che le sue priorità sono ben altre, che non intende più soffocare sentimenti e inclinazioni e condurre una vita che non ha voluto; anche la sua fedeltà nei confronti di Roma è vacillante. Come ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche come sinon. di senso nel sign. più...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...