POLIDORI, Gaetano Fedele
Marco Manfredi
POLIDORI, Gaetano Fedele. – Nacque il 5 agosto 1763 a Bientina, nel Pisano, da Agostino Ansano e da Teresa Cosci.
Come ricordato dallo stesso Polidori, la sua [...] ai patriotti spagnuoli per la cacciata di Giuseppe Bonaparte nel 1812 in cui sembrava voler aderire ai sentimenti antinapoleonici dell’opinione pubblica d’Oltremanica.
Il suo inserimento nella società inglese era del resto effettivamente proseguito ...
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CALZINI, Raffaele
Felice Del Beccaro
Nato a Milano il 29 dic. 1885 da Giovan Battista e da Orsola Calzini, si laureò in giurisprudenza nell'università di Pavia, senza poi esercitare la professione forense. [...] forzata dimora nella solitudine solenne dello scenario alpino, con la pungente nostalgia di Milano, provocò un contrasto di sentimenti il cui scioglimento sul piano artistico costituisce l'intima ragione del romanzo e la sua carica suggestiva. La ...
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PIERALLI, Assunta
Maria Teresa Mori
PIERALLI, Assunta. – Nacque nel 1807 a Lippiano, nell’Aretino, da Giuseppe e Francesca Capacci, di condizione agiata.
Ebbe tre fratelli: Ottavio, sacerdote; Giacomo, [...] dei gruppi dirigenti cittadini culturalmente e politicamente più dinamici sceglievano come istitutrice una donna letterata, di sentimenti nazional-patriottici, in linea con una tendenza all’apertura e alla modernizzazione che passava anche attraverso ...
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LOCCHI, Vittorio
Francesca Brancaleoni
Secondogenito di Vittorio e di Maria Esaltata Bianchi, nacque l'8 marzo 1889 a Figline Valdarno, presso Firenze, tre mesi dopo la morte del padre, ucciso in una [...] canti giovanili al "Testamento" di V. L., in Nuova Antologia, 16 marzo 1920, pp. 170 s.; D. Garoglio, V. L. nel sentimento e nel giudizio dei contemporanei, Firenze 1923; L. Lamagna, V. L. poeta-soldato…, Brescia 1926; E. Cozzani, Come visse e come ...
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BURIGOZZO, Giovan Marco
Gaspare De Caro
Nato a Milano, in data imprecisabile, era un umile "merzaro", ma non completamente illetterato, come lascia intendere lo stile della sua cronaca, uno stile certamente [...] rimaneva per lui la cronaca, continuata con affettuosa cura per quasi mezzo secolo di una vita estremamente incerta e affannosa; sentendosi in punto di morte, era costretto a interromperla, e ne avvertiva il lettore, ma si compiaceva di pensare che ...
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Narcisismo
Emanuele Lelli
Geni Valle
Amare sé stessi e ignorare gli altri
Il giovane Narciso del mito greco non vuole concedere a nessuno il proprio amore; specchiandosi in uno stagno, però, è talmente [...] Eco non vuole più toccare cibo, finché la sua sostanza corporea svanisce e la ninfa diviene un’entità immateriale che fa solo sentire la voce ripetuta di chi ascolta.
In ogni caso, chiunque sia stato a invocare la vendetta di Eros su Narciso, la sua ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] già presente in queste la tendenza di V. a trasporre sul piano del racconto fantastico, in un tempo remoto, i sentimenti e le angustie del suo tempo e di sé stesso, che poi riemergerà potente nell'Eneide. L'atteggiamento della sensibilità virgiliana ...
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(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] società serbe. I suoi seguaci ripresero e svilupparono alcuni elementi secondari della sua opera (l’esaltazione dei sentimenti, il culto della natura, l’idealizzazione del popolo), e il sentimentalismo divenne lo stile dominante della generazione ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Mohrungen, Prussia Orientale, 1744 - Weimar 1803). Di modeste origini, si diede una prima formazione in casa del diacono Trescho, il quale, accogliendolo come aiutante nella [...] Traum (1778) vede nella plasticità, prerogativa essenziale dell'opera d'arte, una specie di corrispettivo della ricchezza del sentimento; lo scritto Über die Wirkung der Dichtkunst auf die Sitten der Völker in alten und neuen Zeiten (1778) convalida ...
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. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] era venuto a spostare l'interesse critico al di là dei valori strettamente estetici, nella sfera vitale dove si formano sentimenti ed emozioni che poi diventeranno arte: nella sfera insomma della pre-arte. Si era così assai lontani dal razionalismo e ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche come sinon. di senso nel sign. più...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...