Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] personaggio, si mette al suo posto), ma anche quelli di proiezione (per cui lo spettatore attribuisce ai personaggi sentimenti, desideri e paure che rifiuta di riconoscere come propri). È insomma nel continuo e duplice movimento interno/esterno che ...
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Cineteca
Sergio Toffetti
Luogo di raccolta e collezione sistematica di film a scopo di conservazione, restauro, consultazione ed eventualmente diffusione.
Origini e storia
Bolesław Matuszewski, pioniere [...] Veronesi e la moglie Giulia, il musicologo Luigi Rognoni, legati oltre che dall'amore per il cinema da comuni sentimenti antifascisti, che attraverso i GUF (Gruppi Universitari Fascisti) animarono cicli di proiezione all'Opera nazionale dopolavoro. L ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] sin dal suo primo film parlato, Blackmail (1929), dove la protagonista sente ripetere la parola 'knife' e in una sorta di s. Merleau-Ponty, secondo cui anche al cinema i sentimenti sono comportamenti e per identificarsi con un personaggio occorre ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] e da questo di nuovo alla d.; ma sul piano dell'interpretazione formale dell'incertezza, dell'affiorare di sentimenti inconfessabili o non ancora pienamente dominati, e quindi con il ricorso a una formalizzazione inizialmente restia e per buona ...
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Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] dei personaggi e del milieu malavitoso, rappresentato come universo a sé in cui la violenza spietata dei comportamenti mette alla prova sentimenti quali l'amicizia e l'amore, la fedeltà e il tradimento. In Casque d'or (1952; Casco d'oro) e Touchez ...
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Newman, Paul
Monica Trecca
Attore cinematografico statunitense, nato a Cleveland (Ohio) il 26 gennaio 1925. Ultimo emblematico divo della Hollywood più tradizionale, nonché significativo nuovo esponente [...] ), la vena di nostalgia tipica della New Hollywood e la passione cinéphile di Scorsese. Scegliendo di raggelare i sentimenti e di interiorizzare ogni passaggio emotivo, ha poi inventato un convincente Mr Bridge nell'elegante tragedia borghese Mr ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] tutto ciò che […] parla a noi al di fuori del linguaggio umano, e influisce e guida ininterrottamente i pensieri e i sentimenti dell'uomo" (p. 210). Perché in fondo questo sta sempre a cuore a B.: l'antropomorfismo dell'arte.
Bibliografia
U. Barbaro ...
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Stato dell’America Meridionale, confinante a N con l’Ecuador e la Colombia, a E con il Brasile e la Bolivia, a S con il Cile; a O è bagnato dal Pacifico per 2270 km.
Il territorio del Perù (sp. Perú) [...] delle nuove generazioni che dalla Francia derivarono il naturalismo, il parnassianismo e il simbolismo, in cui però innestarono sentimenti e aspirazioni di colore locale. Si distinsero fra gli altri: M.N. Corpancho, che espresse nel dramma El ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] drammatico, in cupe storie da cronaca nera, oppure, su quello romantico, in una visione favolistica e primigenia dei sentimenti: le immagini servivano da contrappunto ai testi di abili scrittori quali Jacques Prévert e Charles Spaak, i maggiori ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] di stile, contenuti drammatici e materia visiva, il cinema ha costituito appunto un linguaggio generale o globale, un telaio dei sentimenti dove i più si sono riconosciuti. Il cinema è veramente stato, come Béla Balász pensava, uno dei più utili ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche come sinon. di senso nel sign. più...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...