Poetessa greca di Lesbo (fine sec. 7° - prima metà sec. 6° a. C.). Nacque ad Ereso, ma visse nella principale città di Lesbo, Mitilene. Era di famiglia nobile e secondo una notizia antica fu, tra il 607 [...] Lesbo e straniere che esercitavano la poesia, la musica e la danza. Per queste fanciulle S. esprime nelle sue poesie sentimenti d'amore, sui quali fin dai tempi antichi si è discusso, cercando un'interpretazione che non urtasse la sensibilità morale ...
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Scrittore latino (n. Como 61 o 62 d. C. - m. 114 circa), figlio di L. Cecilio Cilone e di Plinia, sorella di P. il Vecchio. Fu scolaro di Quintiliano e di Nicete Sacerdote, fu amico di filosofi come Eufrate [...] rappresentante del dilettantismo poetico e letterario del suo tempo; brillante e versatile d'ingegno, di cultura solida e sentimenti onesti, letterato con virtù di stile, troppo spesso però artificioso; spirito sensibile ma conformista. La nota più ...
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Uomo politico ed ecclesiastico (Hackforth, York shire, 1474 - Londra 1559). Dotto umanista, studiò a Oxford, Cambridge e a Padova; fu cancelliere di W. Warsham; nel 1516 fu con Th. More ambasciatore presso [...] . Presidente del Council of the North (1537), si occupò degli affari scozzesi e delle relazioni con la Francia; di sentimenti cattolici, ubbidì però a Enrico VIII, che tuttavia lo allontanò dal parlamento. Sotto Edoardo VI, caduto il duca di Somerset ...
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UMBERTO I re d'Italia
Augusto TORRE
Figlio di Vittorio Emanuele II, allora duca di Savoia e principe ereditario, e di Maria Adelaide figlia dell'arciduca Ranieri, viceré del Lombardo-Veneto, nacque [...] con essi la maggior parte del tempo assistendo alle loro lezioni e alle loro ricreazioni, e instillando loro i primi sentimenti dell'amore verso la patria, del dovere verso tutti. Insieme con questi insegnamenti, fin dai primi anni dovettero lasciare ...
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LENAU, Nikolaus (pseud. di Nikolaus Niembsch von Strehlenau)
Giuseppe Gabetti
Poeta tedesco, nato a Csatád presso Temesvár (Ciaţa presso TimiŞoara) il 13 agosto 1802, morto pazzo in una casa di cura [...] E a uno stato d'animo, che è al di là delle reali vicende della vita - identico con il suo modo di sentire e di vivere - attingono le liriche (Gedichte, 1832; via via accresciute nelle edizioni successive fino al 1842). Su dalle profondità indistinte ...
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LASSISMO
Agostino Tesio
. Si può considerare il lassismo come stato di coscienza, e come sistema morale.
1. Come stato di coscienza è ciò che i teologi moralisti chiamano coscienza lassa, volgarmente [...] le cause di questo stato di coscienza. Anzitutto l'ambiente in cui si vive - famiglia, scuola, ecc. - privo di sentimenti morali e religiosi profondamente radicati: onde, per sottrarsi a principî teoreticamente ammessi, si suol dire che la pratica è ...
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Poeta francese, nato a Marsiglia il 20 giugno 1813, morto il 6 marzo 1877. Ammiratore del Lamartine, se ne guadagnò la benevolenza con un'ode sulla sua partenza per l'Oriente (Le départ pour l'Orient, [...] degli umili che del mare e sul mare devono vivere. Dopo il successo di una seconda raccolta ispirata agli stessi sentimenti d'umana pietà, Ludibria ventis (1838), venne nominato bibliotecario nella sua città natale. Le romantiche impressioni d'un suo ...
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MIKES, Kelemen (Clemente)
Giulio de Miskolczy
Scrittore ungherese, nato nell'agosto del 1690 a Zagon (Transilvania), morto a Rodosto (Turchia), il 2 ottobre 1761. Oriundo da famiglia protestante, si [...] anni di vita della corte di Rodosto (1717-1758). La prosa di M. ha il gusto originale e risulta simpatica per la freschezza dei sentimenti e del linguaggio, e per l'umore ingenuo e sereno dell'autore.
Bibl.: G. Toncs, Zágoni M. K. élete (Vita di C. M ...
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LUCIO, Annibale (Lucić)
Arturo Cronia
Scrittore dalmata, nato a Lesina verso il 1485 e morto nella stessa città il 14 dicembre 1553. Studiò a Roma e a Padova, nella quale città si laureò in giurisprudenza. [...] romantico di una principessa ungherese, rapita da briganti e liberata a Ragusa dal suo innamorato. Il L. è poeta di sentimenti aristocratici, ma non avverso al popolo; sa fondere assieme elementi colti e popolari e dar loro nuova impronta. Educato al ...
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angoscia
Stato affettivo penoso di attesa di un pericolo sconosciuto, causato da problemi psicologici interiori consci e inconsci, accompagnato da specifiche manifestazioni somatiche. Di fronte a una [...] riattivata nel presente, di perdere l’amore o di perdere l’oggetto amato. Più gravi sono forme di a. legate al sentire il mondo esterno ostile (a. persecutorie) o quelle di perdere la propria unità ed identità mentale e fisica (a. di frammentazione ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche come sinon. di senso nel sign. più...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...