speranza (isperanza)
Fernando Salsano
Vincent Truijen
Con valore assoluto, significa l'atto dello sperare, ovvero la fiduciosa attesa di un bene, come in If III 9 Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate: [...] fede e di carità (vv. 108-117).
Nell'esame cui s. Giacomo sottopone D. (Pd XXV 40 ss.), il poeta confessa di sentirsi come uno scolaro davanti al proprio maestro, il che consente di concludere che quanto D. dirà della s. riflette l'insegnamento della ...
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dolere [nella III singol. pres. indic. la forma fiorentina duole si alterna con la forma dole, d'influenza dotta; dolve, III singol. pass. rem.]
Fernando Salsano
Di solito il verbo è attestato nella [...] momento in cui si trasformi in pietà per i dannati, e che il poeta esprime solo per significare come da esso egli si senta indotto a guardarsi dalle colpe di cui l'ingegno può rendersi responsabile: e più lo 'ngegno affreno ch'i' non soglio, v. 21 ...
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(o sciamanesimo) Fenomeno religioso presente largamente nel quadro delle civiltà d’interesse etnologico; fatti più o meno isolati di natura sciamanistica sono poi ravvisabili anche all’interno di orizzonti [...] profondo conoscitore della fauna e della flora del suo paese, nonché dei riti religiosi. In generale ogni individuo che ne senta la vocazione può diventare sciamano e questa professione non è di norma ereditaria, né riservata ai soli uomini; presso ...
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Spazio pubblico
Franco Purini
Con l'espressione spazio pubblico si intende in prima istanza quell'insieme di strade, piazze, piazzali, slarghi, parchi, giardini, parcheggi che separano edifici o gruppi [...] tale senso di sicurezza, assicurato soprattutto dalla possibilità di misurare e delimitare lo s. p., fa sì che nelle città ci si senta al riparo da rischi e da imprevisti. A questa sensazione di essere protetti - una sensazione che però può venire in ...
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VOCAZIONE
Agostino Tesio
. La cosa più importante di tutta la vita è la scelta della professione, disse Pascal. Da essa infatti dipende che l'uomo si trovi in quel posto che, essendo secondo le sue [...] sentenza, approvata dalla S. Sede, viene a dire che nessuno può esigere il sacerdozio con il pretesto che egli vi si senta chiamato, cioè abbia la vocazione; il solo giudice è il vescovo, il quale si regola tenendo conto dei bisogni della diocesi ...
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bene (avv.)
Mario Medici
È largamente presente in tutte le opere di D. con molti dei suoi diversi valori e impieghi, sia nella forma intera sia tronca (l'una e l'altra in prosa e poesia, prevalendo qui [...] le mira vede bene che diverse persone parlano. In Rime XI 13 ond'io mi cangio in figura d'altrui, / ma non sì ch'io non senta bene allore / li guai de li scacciati tormentosi; XXV 64 non vi saprei io dir ben quel ch'io sono; L 67 Canzone, il tuo ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] suon d’altra squilla, / ma di sospir mi fa destar sovente», Canz. CLIII, vv. 7-8; o «Basso desir non è ch’ivi si senta, / ma di onor, di vertute», Canz. CLIV, vv. 12-13).
Fu però a fine Settecento e per tutto l’Ottocento che i potenziali espressivi ...
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Kafka, Franz
Antonella Gargano
Le allucinazioni della quotidianità
L’opera di Kafka è inseparabile da Praga, la «città degli strambi e dei visionari» in cui il grande scrittore del Novecento trascorse [...] , nel 1924. Da questo lavoro di impiegato, che Kafka sentì sempre come «terribile doppia vita» e come ostacolo alla scrittura e sono sopraffatti dalle stesse angosce.
Nonostante si senta oppresso dalla quotidianità della vita familiare e professionale ...
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avvegna che
Mario Medici
. Congiunzione subordinativa dell'uso antico, ben testimoniata in D. a introdurre in particolare diversi tipi di proposizioni concessive, ma anche dichiarative-causali e una [...] , e XII 8, XIII 109, XXVIII 31, 134; Pd XVII 23 dette mi fuor di mia vita futura / parole gravi, avvegna ch'io mi senta / ben tetragono ai colpi di ventura; e XVI 131, XX 60, 79.
b) Sempre come congiunzione concessiva e il verbo espresso al modo ...
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fiero (fero)
Lucia Onder
Il valore fondamentale di " feroce ", " crudele " è presente quando l'aggettivo è riferito ad animale: a Gerione, fiero animale (If XVII 80; cfr. al v. 1 la fiera con la coda [...] 5 (ripetuto in II 4). Si veda anche Cv III Amor che ne la mente 85 mi par fero / quantunqu'io veggio là 'v'ella mi senta, X 2 e 3. In Fiore è attributo di messaggere che non sono orgogliose né fiere (XV 4), di Gelosia fier'e gagliarda (XXIII 5), di ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche come sinon. di senso nel sign. più...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...