Atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un’entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, come segno di devozione oppure per ottenere qualche [...] . primiziale; suo fondamento è il dono, non tanto nel senso materiale (spesso l’offerta è esigua, o simbolica), quanto , per la loro funzione, pharmakòi) tutte le impurità accumulatesi nella comunità in un anno; dopo aver fatto far loro il giro della ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] la professione di fede e la tĕfillāh, o preghiera in senso stretto, nella quale hanno larga parte le letture bibliche, maggioranza della popolazione: ma poiché tale lingua non era comune a tutti i battezzati, si dovette provvedere progressivamente ai ...
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secolarizzazione Termine entrato nel linguaggio giuridico durante le trattative per la pace di Vestfalia (1648), allo scopo di indicare il passaggio di beni e territori dalla Chiesa a possessori civili, [...] di fondo della religione – la ricerca di un ‘senso’ nell’accadere intramondano – e la sospinge nel dominio di nuovi movimenti religiosi, che sembravano incrinare la previsione – comune a larga parte della cultura moderna – di una inesorabile s ...
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setta Associazione di persone che seguono e difendono una particolare dottrina filosofica, religiosa o politica.
Nella storia delle religioni, si indicano come s., spesso con intenti polemici, gruppi che [...] spesso tendenze eterodosse che portano alla formazione di ulteriori comunità particolari, nell’uso comune oggi prevale il concetto della s. come prodotto di uno scisma religioso. In questo senso il concetto non è chiaramente definibile; esso è ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] , giambici e trocaici, nella lirica e nel dramma. D’uso più comune è il reiziano di 5 sillabe: æàâàæ; tale forma, successiva al caso ci si muove in un v. (o senso), nel secondo in v. (o senso) opposto. Uno dei due v., convenzionalmente, viene ...
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Anatomia
Aree di a. Nome di alcune aree della corteccia cerebrale collegate ad aree di proiezione che, secondo P.E. Flechsig, presiederebbero alle più elevate funzioni della corteccia.
Astronomia
A. stellare [...] per lo studio sistematico della società. Talvolta è usato nel senso attribuito da F. Tönnies a Gesellschaft, in contrapposizione a Gemeinschaft (comunità), cioè nel senso di una organizzazione sociale dipendente da obblighi contrattuali, emergente ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] . era proprietà dei monasteri; mancavano le vie di comunicazione con l’esterno, l’industria, la produzione e un rito, appare il quadro di una religione politeistica in senso largo, provvista di tradizioni cosmogoniche e di una cosmologia tripartita ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] , in maniera dotata di senso, lo strappo determinatosi.
La m. pone evidenti problemi di senso, che portano le società stagione del raccolto o in altro momento saliente della vita della comunità), i morti ritornano tra i vivi, sono da questi ospitati ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] della biosfera. A queste forme d’influsso sull’ambiente naturale comune a gran parte degli animali, l’uomo ne aggiunge cui le cose che nascono e divengono traggono origine e, in senso derivato, anche l’insieme delle cose stesse, compresi i fatti di ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] criterio ecclesiologico, che esclude i membri delle comunità cristiane non cattoliche) che godano di sufficiente si presumono applicabili solo su base territoriale e non personale, nel senso che sono soggetti alla l. di un determinato territorio (la ...
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senso comune
sènso comune locuz. usata come s. m. [dal lat. sensus communis]. – 1. Espressione filosofica, che traduce il greco di Aristotele κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», con cui si designa l’atto percettivo che fonde in unità i dati...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...