FEDERZONI, Giovanni
Chiara Boninsegni
Nacque a Borgo Panigale, ora Bologna, da Giuseppe e da Elisabetta Dondarini, il 29 ag. 1849, in una famiglia borghese di antica tradizione.
Compiuti gli studi ginnasiali [...] nella Scuola superiore femminile, un vanto per il Comune di Bologna, che con questo istituto aveva precorso i tradizione biblica e le derivate leggende trecentesche, ed elaborò il senso allegorico del luogo, la foresta paradisiaca, nel suo complesso ...
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FONZI, Bruno
Gina Lagorio
Nacque il 27 genn. 1914 a Macerata da Giuseppe e da Maria Teresa Brancati. La famiglia, marchigiana e aristocratica per parte materna e di origini abruzzesi per parte di padre, [...] degli egoismi. Niente è netto, niente è sicuro nella comunicazione tra la gente in un mondo sfumato e sfaccettato dove e il malinteso fatale.
Ma il F. non è un moralista nel senso del fustigatore di costumi e del riformatore sociale: il distacco e l' ...
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Ugo Foscolo, Opere: Avvertenza
Franco Gavazzeni
La scelta dei testi qui raccolti è dovuta al proposito di definire l'immagine dell'opera foscoliana quale essa apparve agli occhi dei suoi contemporanei. [...] singole espressioni, per consegnarsi alla nostra considerazione nella luce del comune impegno dei due scrittori con la realtà del proprio tempo , nel cui quadro aveva a suo tempo preso senso l'intera sua produzione, dalle Ultime lettere alla versione ...
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BRUERS, Antonio
Eugenio Garin
Nacque a Bologna il 13 febbr. 1887 da Emanuele e da Pia Bernardi. Il padre, un belga, figlio di un "cattolicissimo" medico di Bruxelles, era venuto a studiare medicina [...] e il carattere giornalistico, pur disegnando un itinerario esemplare, comune a non pochi uomini di cultura fra cattolicismo e che il B. venne facendo come editore di Campanella (Del senso delle cose e della magia, Bari 1925), come bibliografo di ...
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Rinascimento, cultura del
Massimo L. Salvadori
La riscoperta del mondo classico e l’affermazione degli intellettuali
Con questo termine è indicato il periodo di ‘rinascita’ conosciuto dall’Italia e [...] che l’uomo è un essere la cui vocazione è di fornire un senso intelligibile al macrocosmo di cui è parte. Il tedesco Niccolò da Cusa ‘reazione’ dell’uno e dell’altro, che ebbero in comune la volontà di restaurare la piena supremazia delle Chiese sul ...
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LAMBERTI, Anton Maria (più comunemente Antonio)
Manlio Pastore Stocchi
Nacque a Venezia il 13 febbr. 1757 da Giovan Michele. La famiglia, di agiati possidenti e negozianti di boschi e legnami, era originaria [...] sono i luoghi e le atmosfere, non di rado colti con fine senso dell'ora e con suggestivo abbandono ai piaceri e alle emozioni proprie di Venezia, una vasta opera storica in lingua comune. Questi sentimenti non gli avevano tuttavia impedito di ...
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DALBONO, Carlo Tito
Mariantonietta Picone Petrusa
Magda Vigilante
Nacque a Napoli il 2 genn. 1817, da Paolo ed Adelaide Lucangeli; era fratello di Cesare.
Apparteneva a una famiglia di origine bolognese [...] dal De Dominici.
Come critico d'arte aveva una non comune sensibilità per i valori, della pittura, che lo induceva a di vista ideologico il D. era di orientamento liberale ma in senso moderato: era per l'Italia unita ma auspicava un decentramento ...
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PATRONI GRIFFI, Giuseppe
Maria Procino
PATRONI GRIFFI, Giuseppe (Peppino). – Nacque a Napoli il 27 febbraio 1921 da Felice e da Zenobia Briante. Felice, barone di Faivano, sposò Zenobia in seconde nozze [...] Anima nera debuttò al Donizetti di Bergamo, mentre a Milano per le leggi sulla censura fu bloccata per offesa al comunesenso del pudore: un magistrato milanese trovò scandalose alcune battute e le scene nelle quali la Falk appariva in sottoveste o ...
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CARDILE, Enrico
Francesco Del Beccaro
Nacque a Messina il 19 marzo 1884 da Salvatore, impiegato, e da Santa Barbera. Ultimo di sette figli, fece studi tecnici, di ragioneria, sebbene la sua vocazione [...] francesi e in particolare di Mallarmé. In tal senso questo "movimento simbolista messinese", o "movimento simbolista egli venne inviato in Sicilia quale amministratore straordinario del comune di Giarre; poi tornò al ministero finché il Carnazza ...
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CANNA, Giovanni
Piero Treves
Nato a Casale Monferrato il 20 dic. 1832, di famiglia agraria facoltosa, ma gens de robe (ilpadre, Carlo, era magistrato nel mandamento di Gabiano, dove possedeva terre), [...] dell'età romantica e dell'idealismo, e nulla aveva perciò di comune con la filologia del positivismo, importata poi di peso e ad mai atto espositore e giudice di lettere classiche chi non abbia senso e perizia dell'arte e della bellezza" (Scritti, p. ...
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senso comune
sènso comune locuz. usata come s. m. [dal lat. sensus communis]. – 1. Espressione filosofica, che traduce il greco di Aristotele κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», con cui si designa l’atto percettivo che fonde in unità i dati...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...