Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] , giambici e trocaici, nella lirica e nel dramma. D’uso più comune è il reiziano di 5 sillabe: æàâàæ; tale forma, successiva al caso ci si muove in un v. (o senso), nel secondo in v. (o senso) opposto. Uno dei due v., convenzionalmente, viene ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] conseguente accostarsi allo spirito della civiltà borghese del Comune, nella partecipazione, sempre più piena e cosciente rinascimentale, il quale deve essere comunque interpretato nel senso che l'arte dello scrittore trascende ed unifica entrambi ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] del sentimento e dell’espressione, corrispondente al buon senso nella sfera intellettuale e al candore e all’innocenza anonimo è sempre opera individuale, e diventa patrimonio comune se risponde ai gusti della collettività che può appropriarsene ...
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Disciplina che ha per oggetto l’arte poetica, di cui si occupa sotto un profilo prevalentemente teorico, eventualmente anche da un punto di vista descrittivo-sistematico, storico-funzionale ecc., ma non [...] e come si distingue, per es., dal discorso scientifico o comune? Qual è il rapporto tra poesia e conoscenza? Quali sono tra l’Ottocento e il Novecento, da A. Veselovskij in senso analogo. Con il successivo strutturalismo praghese e poi con l’attività ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] mito è funzionale rispetto alle forme d’esistenza della comunità che esso giustifica, e nello stesso tempo fornisce estetica sentita come vera e reale, perciò agente in senso politico o religioso sulle convinzioni pratiche degli uomini (B. ...
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Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, [...] chiunque contragga un rapporto affettivo. Intrisa di un senso drammatico dell'esistenza, ma sorretta da un'ironia sensazioni, l'una presente, l'altra passata, scopre la loro essenza comune e fa ritrovare il tempo perduto) è solo la prima tappa nel ...
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stil novo Tendenza poetica (anche dolce stil novo) diffusa in Toscana tra la seconda metà del 13° e l’inizio del 14° sec., così chiamata dalla critica moderna sulla base di versi di Dante (Purg. XXIV, [...] ‘angelicata’, è un angelo non nel senso generico della parola, ma nel senso tecnico della filosofia scolastica, secondo la sullo sfondo dottrinale e di gusto a tutti comune, ciascuno nella sua singola individualità poetica. Rilevantissima quella ...
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Nome di movimenti religiosi, artistici e letterari sviluppatisi tra la fine del 19° e gli inizi del 20° sec. in relazione alla tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi ecc., che si volevano [...] musicali, esotismi verbali, libertà del linguaggio dalla sintassi comune possono essere ritenuti gli espedienti del m. che immise in polemica contro il neotomismo: vanno in questo senso il richiamo all’esperienza religiosa come testimonianza interiore ...
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Poeta latino (n. intorno al 47 a. C. - m. intorno al 14 a. C.), uno dei maggiori elegiaci dell'età augustea. Protetto di Mecenate, fu uno dei maggiori poeti elegiaci dell'età augustea, ammiratore di Virgilio [...] e fu tra i poeti protetti da Mecenate, cui lo legava la comune origine etrusca. Conobbe Virgilio per cui professò la più alta ammirazione e la coscienza della passione presente si mescolano col senso della morte. Da questa vena lirica nasce anche la ...
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Poeta gallese (Swansea 1914 - New York 1953). Autore di grande fascino e notorietà, anche per la sua vita disordinata, fu tra gli iniziatori di un 'nuovo romanticismo', con la contrapposizione di uno stile [...]
Vita e opere
In possesso fin dagli esordi d'un non comune dominio della lingua, iniziò, con altri giovanissimi, un "nuovo con una vena lirica costantemente accompagnata da uno spontaneo senso dell'umorismo (Quite early one morning, post., ...
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senso comune
sènso comune locuz. usata come s. m. [dal lat. sensus communis]. – 1. Espressione filosofica, che traduce il greco di Aristotele κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», con cui si designa l’atto percettivo che fonde in unità i dati...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...