ALESSI, Giuseppe
Antonello Scibilia
Nato a Castrogiovanni (oggi Enna) il ìs febbr. 1774 da Saverio, commerciante, e da Luisa Maddalena, coltivò sotto buona guida gli studi filosofici e letterari e quelli [...] , in cui l'ansia di "risalire alle origini", comune a numerosi pensatori meridionali dell'epoca e derivante da indubbi i bella d'erbe famiglia e d'animali.. In tal senso, si può affermare che identica impostazione presieda alla compilazione ...
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De Foe, Daniel
Rosa Maria Colombo
L'inventore dell'eroe borghese
Vissuto tra il Seicento e il Settecento, lo scrittore britannico Daniel De Foe è autore di romanzi che segnano una svolta nella storia [...] ha ben rappresentato nelle scelte di vita e nelle opere il senso pratico e lo spirito religioso della sua classe sociale. Si peste al giornalismo; Robinson Crusoe ha molto in comune non solo con i parametri realistici della contemporanea letteratura ...
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Amleto
Maria Saitta
Il dubbio che paralizza
Il personaggio di Amleto esisteva già quando Shakespeare ne fece il grande protagonista dell'omonimo dramma. Questo principe danese, che tormentosamente tenta [...] sua storia, Amleto si fingerà pazzo e farà discorsi ritenuti senza senso, per evitare che vengano sventati, prima che possa portarli a , a sua volta, l'assassino. Questi, nello schema comune a tutte le versioni della storia, è un usurpatore che ...
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Enea
Antonella Bruzzone
L'eroe troiano progenitore dei Romani
Descritto da Omero nell'Iliade come il più valoroso, dopo Ettore, fra i Troiani che parteciparono alla guerra, Enea combatte in diverse [...] famiglia, ma anche degli altri uomini. È un estremo senso del dovere. Enea rinuncia alle sue personali esigenze per condurre le tradizioni circa la fondazione di Roma: la versione più comune l'assegna a Romolo, da alcuni ritenuto figlio, insieme a ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] per lo meno, mutò carattere.
Anche un’altra esperienza agì nello stesso senso: la poesia di Goethe. Di fronte a J. Winckelmann, che diverse in ogni area culturale, ma con un comune retroterra costituito dal rifiuto dei precetti classicisti, dal ...
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Arte di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione; con una certa approssimazione si può dire che il significato di p. è individuabile, [...] quell’opposizione può sembrare invece meno generale o di altro tipo, nel senso che una certa produzione poetica può valersi proprio del linguaggio comune come suo materiale da elaborare, in opposizione a una tradizione poetica fortemente restrittiva ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] si può parlare di un linguaggio e di uno stile omerico comune ad ambedue i poemi. Il fondo linguistico è costituito dal e la critica antica; spiegare e intendere bene la lingua e il senso di O. fu opera di fondamentale importanza, cui si attese, sia ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] all’artista e al letterato di intuire ciò che i sensi e la ragione non sono in grado di decifrare si era venuta configurando, del tutto inadeguata a rispondere alle esigenze della comunicazione, artistica e non.
La r. nel 20° secolo
Nel Novecento ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] mandato a studiare a Perugia, ove dal 1441 fu cancelliere del comune lo zio Tommaso, non oscuro discepolo del Guarino; di poi re, che tenne con grande tatto e fermezza e acuto senso politico, in circostanze difficili. Morto Ferdinando, quando, dopo il ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] , anche il l. ufficiale. Questa lingua letteraria o, in senso più largo, scritta, non sorse in opposizione alla lingua parlata, gli elementi fondamentali che avrebbero costituito il patrimonio comune di tutte le lingue romanze.
Portato dai soldati ...
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senso comune
sènso comune locuz. usata come s. m. [dal lat. sensus communis]. – 1. Espressione filosofica, che traduce il greco di Aristotele κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», con cui si designa l’atto percettivo che fonde in unità i dati...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...