CAPOCCI, Raniero (Raynerius de Viterbio, Rainerius, Ranerius, Reinerius)
Norbert Kamp
Discendeva da una nobile famiglia viterbese che assunse il cognome "de Cardinale" con il nipote del C. Pandolfo (1250-1297) [...] né i suoi fratelli usarono mai, costituisce in un certo senso un anacronismo, ma si giustifica con la considerazione che altre a rafforzare i diritti della Chiesa romana nei confronti dei Comuni e della nobiltà locale. A Foligno esplose un conflitto ...
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BARTOLOMEO da Capua
Ingeborg Walter
Maura Piccialuti
Appartenente a un'antica famiglia capuana di giuristi, nacque a Capua il 24 ag. 1248 da Andrea, avvocato fiscale sotto Federico II di Hohenstaufen [...] consumata abilità di negoziatore diplomatico. Assai significativo in questo senso è il documento (pubblicato dal Monti, Da Carlo Solmi,opera cit., III, 123-144;F. Calasso, Introduzione al diritto comune, Milano 1951, pp. 64, 170, 287, 295;Id., Medio ...
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FALCANDO, Ugo
Glauco Maria Cantarella
Sotto questo nome compaiono nella loro editio princeps, curata da Gervasio di Tournay, pubblicata a Parigi nel 1550, due opere di ambiente siciliano del sec. XII: [...] . In essa egli vede il cuore degli avvenimenti e il loro senso recondito. Per lui la corte è il luogo dove vengono decisi potrebbe essere ritenuto motivo sufficiente per escludere una paternità comune alle due opere. Uguale è invece nella Historia ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] G. prese subito contatto con alcuni esponenti della numerosa comunità italiana, fra cui Alessandro Riccardi, Niccolò Forlosia e il opere che meglio rappresentavano quelle culture. In tal senso, un ruolo fondamentale aveva avuto la frequentazione con ...
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FEDERICO UBALDO Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nato a Pesaro il 16 maggio (giorno sacro a s. Ubaldo; donde, appunto, il secondo nome) 1605, da Francesco Maria Il Della Rovere e dalla sua [...] applicarsi nello studio; e che si preferiva non forzarlo in tal senso. E quindi non gli si imponeva la fatica del latino. Pesaro, la piazza ammattonata e ripartita con liste di marmo comune e l'erezione della "fonte rossa", cosiddetta dal colore del ...
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ESTE, Taddeo d'
Franco Rossi
Figlio di Azzo di Francesco di Bertoldo, appartenente al ramo cadetto dei marchesi d'Este che riconosceva la sua origine in Francesco (m. 1312), secondogenito di Obizzo [...] vennero assalite, con indubbia accortezza tattica e notevole senso d'opportunismo, dal Piccinino e messe in fuga. Valier.
Fonti e Bibl.: Este, Arch. della Magnifica Comunità, reg. 33: Annali della Magnifica Comunità di Este, pp. 13 s., 91 s., 341, ...
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CIRONI, Piero
Ernesto Sestan
Nacque a Prato l'11 genn. 1819 da Clemente, archivista del comune, e da Giuseppa Conti, nativa di Coiano vicino a Prato, in una famiglia mediocremente agiata, che possedeva [...] la guida dell'aretino Iacopo Martellini, un ex vicecancelliere del comune di Prato (quindi collega del padre del C.) che viveva non era, non era mai stato veramente un cospiratore, nel senso di tramare ed organizzare azioni di parte; ciò non era nella ...
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ESTE, Aldobrandino d'
Paolo Bertolini
Terzo di questo nome, figlio primogenito del marchese Obizzo (III), signore di Ferrara e di Modena, e di Lippa Ariosti (sposata da Obizzo in seconde nozze solo [...] a far parte della coalizione anche Giovanni (II) Paleologo ed il Comune di Pavia. Non vi aderì, invece, Cangrande (II) Della nel campo delle manovre e dei compromessi politici. In questo senso vanno viste e interpretate sia la conferma, ottenuta nel ...
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BONARELLI, Giacomo
Mario Natalucci
Di antica ed eminente famiglia anconitana, il B., secondogenito di Pietro (che fu al servizio del papa Martino V) e fratello di Liberio (di cui seguì le orme nelle [...] evidente nella Collatio maleficiorum, che rivela un rigoroso senso di giustizia e di severità nella punizione dei emanare un decreto che vietava ai feudatari ed alle milizie del Comune, non solo di aprire trattative, ma di mantenere semplicemente i ...
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ELEONORA Gonzaga Nevers, imperatrice
Rotraut Schnitzer-Becker
Nacque a Mantova il 18 nov. 1628, primogenita di Carlo duca di Rethel (della linea dei Gonzaga Nevers) e di Maria Gonzaga, unica figlia [...] E. per Carlo di Lorena si spiega con il suo grande senso della famiglia. Carlo era infatti suo lontano parente, attraverso una sua nonna Gonzaga. Inoltre, E. aveva in comune col genero anche una grande passione per le rappresentazioni barocche. Con ...
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senso comune
sènso comune locuz. usata come s. m. [dal lat. sensus communis]. – 1. Espressione filosofica, che traduce il greco di Aristotele κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», con cui si designa l’atto percettivo che fonde in unità i dati...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...