Il governo esercitato da un principe; il territorio soggetto alla giurisdizione di un principe o di un sovrano assoluto.
Il p. dell’antica Roma
Con riferimento all’esperienza giuridico-politica di Roma [...] L’esigenza di coordinamenti politico-territoriali più ampi del semplice comune cittadino e del suo contado, si era fatta sentire verificò un’accentuazione del peso del potere centrale in senso burocratico, accompagnato dallo sviluppo di una corte. L’ ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] mandato a studiare a Perugia, ove dal 1441 fu cancelliere del comune lo zio Tommaso, non oscuro discepolo del Guarino; di poi re, che tenne con grande tatto e fermezza e acuto senso politico, in circostanze difficili. Morto Ferdinando, quando, dopo il ...
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Scrittore e uomo politico (Brienza 1748 - Napoli 1799). Tipico rappresentante dell'Illuminismo napoletano, P. fu profondamente influenzato dal pensiero di G. Vico, sul quale innestò le istanze democratiche [...] G. Filangieri, propugnò la riforma del processo penale in senso accusatorio, volle derivati i principi informatori della legislazione penale dalle leggi eterne della natura, vagheggiando un codice comune a tutte le nazioni civili. Fu uno dei ...
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(lat. Liliaceae) Famiglia di piante tradizionalmente intesa in senso ampio, con circa 4000 specie, e ridefinita dalla moderna sistematica cladistica sulla base di studi filogenetici condotti negli anni [...] una bacca, e presenta semi senza rivestimento scuro. I generi principali sono: Erythronium, Fritillaria e Tulipa. Giglio Nome comune del genere Lilium, delle G., e in particolare di Lilium candidum (chiamato giglio bianco o g. di s. Antonio ...
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Uomo politico tedesco (Giessen, Assia, 1826 - Charlottenburg 1900). Partecipò alle rivoluzioni del 1848-49 a Parigi e nel Baden. Costretto all'esilio a Londra (1850) entrò in contatto con K. Marx e F. [...] Engels, la cui influenza sulla sua evoluzione in senso socialista non cancellò peraltro il suo originario indirizzo un processo per alto tradimento (per aver approvato ufficialmente la Comune di Parigi) e la prigione per due anni. Denunciò ...
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Atteggiamento di chi non prende posizione tra le varie fedi religiose, o ritenendole inutili (e anche false: si parla allora di i. assoluto e, più propriamente, d’irreligiosità), o dichiarandole tutte [...] egualmente valide, ciascuna per i propri adepti: in tal senso è più esatto parlare di i. religioso o anche pensiero politico liberale – può comprendere varie posizioni che hanno in comune un orientamento per cui il valore di una fede non risiederebbe ...
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Arte
Nell’iconografia cristiana, con la locuzione in m. si indica la figura sacra, vista frontalmente, seduta in trono, recante gli attributi della sua potenza, secondo un motivo costituitosi per Cristo [...] vestra, serenitas vestra, celsitudo. Maiestas, talvolta usato nel senso classico di grandezza, appare come titolo vero e proprio, solo con il Trattato di Vestfalia (1648) divenne titolo comune a tutti i re; ma dalla cancelleria imperiale tedesca ...
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Diritto
Il capo riconosciuto e legittimo di uno Stato che si regge a monarchia. In quanto organo supremo, gode di un particolare stato giuridico, fondato su un insieme di prerogative che gli sono attribuite [...] vacante. La successione ha sempre carattere legittimo, nel senso che essa è esclusivamente regolata dalle leggi statutarie ed è crex) di Uccello Gruiforme Rallide, di doppio passo e poco comune in Italia, con piumaggio simile a quello della quaglia e ...
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Storico (Mosca 1810 - ivi 1873), prof. (dal 1852) di storia legislativa russa all'univ. di Mosca. Interpretò in senso slavo la storia russa, partecipando alle polemiche contro gli occidentalisti, e contribuendo [...] a sottolineare l'importanza del comune rurale (obščina) come forma dominante della società russa antica ed espressione dello "spirito slavo". Classico è il suo studio sui contadini in Russia (Krest´jane na Rusi, 1860; 4a ed. 1903). Altre opere: ...
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Cronista (sec. 13º). Appartenente all'illustre famiglia genovese, archivista del comune, fu il maggiore, per senso critico, cultura, efficacia narrativa, dei successori di Caffaro. Dapprima collaborò agli [...] Annali con altri, poi riprese da solo la narrazione dal 1280 e la condusse sino al 1293 ...
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senso comune
sènso comune locuz. usata come s. m. [dal lat. sensus communis]. – 1. Espressione filosofica, che traduce il greco di Aristotele κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», con cui si designa l’atto percettivo che fonde in unità i dati...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...