EMIGLI (D'Emigli, de' Migli), Emilio
Raffaella Zaccaria
Nacque a Brescia intorno al 1480, da Girolamo, appartenente a un'antica famiglia della nobiltà rurale bresciana, i cui antenati avevano ricevuto [...] il papa Clemente VII aveva manifestato le sue preoccupazioni in quel senso), facilitate dalla posizione geografica della città che, con le sue valli, aveva facili strade di comunicazione con l'Europa settentrionale e con la Germania in particolare. E ...
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DE MARCHI, Attilio
Piero Treves
Nacque a Milano, da Giovanni e da Caterina Perego, il 18 marzo 1855, in una famiglia non facoltosa, ma certo impegnata e capace d'impartire ai quattro figli (Emilio, [...] uomini, fossero R. Bonghi o Ch.-A. Sainte-Beuve, che la comune dei dotti giudicava poco o punto "scientifici c e il costante proposito Quinto Cicerone. Qui, ancora, l'assisteva un alto senso dell'equilibrio e della rnisura. Perciò, mentre avvertiva, ...
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MANCINI, Grazia
Laura Guidi
Nacque a Napoli il 16 maggio 1841 da Pasquale Stanislao e da Laura Beatrice Oliva. Fu la prima di undici figli (alcuni dei quali morti in tenera età).
La famiglia paterna [...] ritratti dei quali si rivela quella simpatia e quel senso di solidarietà che avrebbe spinto la M. a impegnarsi dei personaggi sono tratteggiati con cura; l'intento pedagogico, comune alla maggior parte delle scrittrici dell'Italia liberale, non toglie ...
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POCAR, Ervino
Andrea Landolfi
POCAR, Ervino. – Primogenito di quattro fratelli, nacque a Pirano d’Istria il 4 aprile 1892, da Giovanni, sottufficiale della dogana austriaca, e da Giovanna Petronio.
Dopo [...] lui vissuta con intensa sensibilità.
Serietà, senso dell’amicizia, intransigenza morale sembravano connotare già abbandonò l’insegnamento, e la tragica morte, durante una comune ascensione in montagna, del fraterno amico Paternolli.
Lasciata Gorizia, ...
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CASSOLI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nacque a Reggio Emilia il 19 sett. 1749 dal conte Antonio e da Caterina Pegolotti. Formatosi nel collegio dei gesuiti di Reggio, dal quale uscì nel 1768, si distinse [...] descrizione paesaggistica dell'ode La solitudine dal contesto preromantico comune a simili raffigurazioni del Mazza, del Bertola, del centrale che le contraddistingue è costituito da un senso di ritrovata intimità che interamente lo assimila alle pie ...
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CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] pontificio, o col Castra dell'elenco bolognese di consiglieri del Comune di Firenze del 1215.
Non si hanno però neppure elementi perciò, accogliendo l'indicazione dantesca, ma anche in altro senso, si è parlato di "parodia" (Crocioni, Camilli, ...
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DONATI, Alamanno
Paolo Viti
Nacque a Firenze il 20 maggio 1458 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 444 bis, f. 174r) dal notaio ser Marchionne. Fu scolaro di Giorgio Antonio Vespucci, che, apprezzato [...] . In essa il Ficino parla del dolore suo e di altri comuni amici ("fratres in Platone nostri") per la morte improvvisa "crudelis la dichiarazione del D. di voler conservare integro il senso dell'autore, anche "perché sarebbe sacrilegio fare el ...
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PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino
Gabriele Scalessa
PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino. – Nacque a Santarcangelo di Romagna, il 13 agosto 1923, da Luigi Renato, impiegato comunale noto in paese [...] prefazione di Alfredo Stussi. Le voci del titolo sono quelle della comunità paesana, in un’ottica di poesia civile intesa a dare la la coralità di Al vòuṣi per farsi ricerca lirica di un senso fuggevole al di là delle cose, intuito in pochi dettagli ...
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DELLA VALLE, Alfonso
Alessandra Cimmino
Nacque a Napoli il 30 nov. 1830, da Francesco Saverio e Marianna Capecelatio.
La famiglia, appartenente al patriziato ul Aversa, era stata insignita nel 1649 [...] di commenti, edizioni ed opuscoli che donò per testamento al Comune di Napoli, e lasciò fra le sue carte note, schede creare e rafforzare negli assistiti lo spirito civico e il senso della dignità dei lavoro, senza tuttavia che si perdessero ...
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DARA, Gabriele
Rosa Maria Monastra
Nacque a Palazzo Adriano (Palermo) l'8 genn. 1826, da Andrea di famiglia arbëréshe, da tempo dedita al culto e all'esplorazione delle patrie memorie.
Compì gli studi [...] poesie). Drastica, comunque, appare la presa di posizione in senso moderato, in polemica con le "astrattezze" e le " i quali "non san persuadersi d'una verità trita e comune, cioè, che nelle cose umane la perfezione sta nel minormale possibile ...
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senso comune
sènso comune locuz. usata come s. m. [dal lat. sensus communis]. – 1. Espressione filosofica, che traduce il greco di Aristotele κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», con cui si designa l’atto percettivo che fonde in unità i dati...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...