fantascienza
Alfredo Castelli
Le fantasticherie sulla scienza
Il termine fantascienza, coniato nella prima metà del Novecento, è usato per definire opere di vario genere (racconti e romanzi, film, fumetti) [...] rivista americana Science wonder stories e diventò di uso comune immediatamente dopo, con la nascita del mensile Astounding science propri, il cattivo uso della scienza può generare mostri in senso lato, come l'inquinamento, la corsa agli armamenti, ...
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ARIENTI, Giovanni Sabadino degli
Ghino Ghinassi
Nacque a Bologna verso la metà del Quattrocento (1445 circa), ultimo dei numerosi figli di un Sabadino degli Arienti, barbiere di professione e attivo [...] 1478 per il quartiere, di Forta Piera e poi "massarolo" del Comune al posto del fratello Antonio dopo la morte di lui. là questa l stacca dalla novellistica tradizionale, anticipa in un certo senso la novella cronachistica del Bandello. Dei resto, ...
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BELCARI, Feo
Mario Marti
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1410 da Feo di Coppo, appartenente a famiglia dell'alta borghesia fiorentina, ma di origine senese (Feo è più probabilmente accorciativo di Maffeo [...] occuparsi dell'amministrazione del denaro capitolare presso il Monte comune. Segno di questa sua attività rimane, negli archivi spiritufdità trecentesca seppe con equilibrio aggiungere un più consapevole senso critico, segno dei tempi. Ma a lui ...
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DE LIBERO, Libero
Renato Bertacchini
Nacque a Fondi (ora in provincia di Latina) il 10 sett. 1903 da Francesco e da Cesira Faiola.
Della sua adolescenza e della prima giovinezza in provincia, "dentro [...] 'antico, secolare dolore della gente italiana nella tragedia comune produssero la svolta "civile" di Il libro del e dolorosi del vivere quotidiano rappresentati con un forte e amaro senso del grottesco (Un abito da ridere).Quanto alla vicenda di Amore ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] , virtude, l’uso del dittongo uo per il verbo suonare, non comune in poesia fino al Settecento, a vantaggio del monottongo o. In linea (1990: 34, in nota), Monti rappresenta in questo senso il culmine di un filone teorico ‘lombardo’, partito dalla ...
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FRANCESCO da Buti (de Buiti, da Butrio)
Francesco Bausi
Figlio di Bartolo, nacque a Pisa, da famiglia originaria del castello di Buti nel contado di quella città, intorno al 1324.
Sebbene nel passato [...] in seguito ricoprì più volte la carica di notaio e scriba del Comune di Pisa. È da escludere che egli fosse frate, come affermato all'altra, ma come ugualmente valide e compatibili con il senso letterale. Per fare un solo esempio, nel commento a ...
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BOCCHI, Achille
Antonio Rotondò
Nacque a Bologna nel 1488 da Giulio e da Costanza Zambeccari. Il padre, discendente da antico casato, che sin dal sec. XIV aveva dato maestri di diritto allo Studio e [...] 'utilizzazione quasi sistematica di documenti dell'archivio del Comune (Camera degli atti) limita in questa parte 'anno si aprì un nuovo periodo d'attività orientata in senso prevalentemente filologico, soprattutto per impulso di Cesare Odone. Nel ...
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DONATO (Donati), Baldassare (Baldissera, Baldassara)
Augusto Cecilia
Incerta è la data di nascita di questo compositore attivo a Venezia, nella seconda metà del secolo XVI. Tuttavia il fatto che nel [...] ma anche l'influenza di G. Zarlino. Già nel '58 questi andava teorizzando una pratica che ormai stava diventando comune e indicativo in tal senso è l'esperimento condotto dall'Einstein, che ha trascritto Dolce mio ben (dal II Libro dei madrigali) in ...
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Nacque ad Albuzzano (Pavia) il 2 ag. 1886 da Giovanni e da Maddalena Bosini. Frequentò il seminario di Pavia dove cominciò a formarsi quel solido impianto culturale, in cui confluivano la tradizione cristiana [...] negli alpini; fu ferito sull'altipiano dei Sette Comuni sopra Bassano. Tornato a Pavia, insegnò lettere nel riflessioni critiche ad altri autori, scelti sempre sulla base di quel senso di affinità che sostiene non solo le sue scelte di lettore, ma ...
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CRESCIMBENI, Giovan Mario
Nicola Merola
Nacque a Macerata il 9 ott. 1663 in una delle più ragguardevoli famiglie della città marchigiana, da Giovan Filippo, professore di discipline giuridiche presso [...] non poteva che essere chi, più di ogni altro, contribuì a che si affermassero quella base comune di gusto e quel richiamo al buon senso (in una parola, quel pubblico consapevole dei propri diritti), senza i quali appare puramente velleitario porsi ...
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senso comune
sènso comune locuz. usata come s. m. [dal lat. sensus communis]. – 1. Espressione filosofica, che traduce il greco di Aristotele κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», con cui si designa l’atto percettivo che fonde in unità i dati...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...