VERLAINE, Paul
Sergio Solmi
Poeta francese, nato a Metz il 30 marzo 1844, morto a Parigi il 7 gennaio 1896. Nel 1851 entrò in collegio a Parigi, compiendo gli studî al liceo Bonaparte. La vocazione [...] "scopre" Banville e Baudelaire. Nel 1864 s'impiega al comune di Parigi e contemporaneamente frequenta i caffè letterarî. Ivi s pura forma: ciò però non toglie che l'arte, anche nel senso di tecnica, mestiere, sia in lui grandissima. Ma, quando il suo ...
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RASPUTIN, Valentin Grigor'evič
Nicoletta Marcialis
Scrittore russo, nato a Ust'-Uda (Irkutsk) il 15 marzo 1937. Trascorsa l'infanzia e la prima giovinezza nel villaggio di Atalanka, sulla riva del fiume [...] rispetto della natura, l'esperienza del lavoro manuale svolto in comune, assicurano all'uomo una serena saggezza, cui corrisponde il lontani da anni, indifferenti a tutto, ignari di quel profondo senso di ''appartenenza'' al mondo, alla vita, che dà ...
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Scrittore tedesco, nato a Gleiwitz, oggi Gliwice, in Alta Slesia, il 7 maggio 1930. Costretto all'emigrazione nel 1946, accolto da Brecht nel 1951 come allievo nel suo Berliner Ensemble, lo stesso anno [...] tanto quale sfogo autobiografico o atto di testimonianza e d'accusa, quanto piuttosto quale riflesso d'una situazione comune e oltremodo emblematica.
Tale senso si coglie − più che nel volume di liriche e prosa Traumbuch eines Gefangenen (1957, prima ...
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ZANZOTTO, Andrea (App. IV, iii, p. 868)
Roberto Deidier
Poeta. Con la pubblicazione di Fosfeni (1983) e di Idioma (1986), Z. ha portato a termine la trilogia di cui Il galateo in bosco (1978, 1979²) [...] aveva rappresentato il primo momento. In queste tre raccolte, legate da un comune interrogativo sul senso dell'esistenza e della sua espressione linguistica, affiorano diversi nuclei tematici, quali la morte e la Grande guerra, la devastazione umana ...
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LENZ, Siegfried
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Lyck (Prussia Orientale) il 17 marzo 1926. Autore assai produttivo, ha svelato una felice vena ironico-satirica, non sempre però rasserenante, [...] e persino delle prospettive, sono associabili sotto il comune denominatore della protesta etica, non gridata ma ugualmente effetti alienanti della seconda guerra mondiale e critica aperta al senso del dovere, di cui i tedeschi menano vanto ma che ...
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Poeta americano, nato a Yonkers il 24 marzo 1919. Personalmente si attribuisce di volta in volta come luogo natale anche Parigi e le Isole Vergini. Editore, pittore, grafico.
È il fondatore della City [...] beat e cultura successiva. È eccellente dicitore, rapido, turbinoso ed efficace con vivo senso dell'effetto e della utilizzabilità fabulatoria del luogo comune. I suoi versi hanno vivacissime qualità orali, così colloquiali come declamatorie. Parte ...
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. Pseudonimo dello scrittore francese Émile-Auguste Chartier, nato a Mortagne (Orne) il 3 marzo 1868. Egli è uno dei più notevoli moralisti della Francia contemporanea, di tendenze antintellettuali. Nel [...] dell'autore, in nome di un'intelligenza che aderisse alle cose, accettasse i dati della comune percezione dei sensi, poco disposta ad ammettere l'inconoscibile. Assertore del principio che uno spirito chiaro e scevro da fanatismi può portare l'ordine ...
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MOUNIER, Emmanuel
Jean NEUVECELLE
Giornalista e scrittore, nato a Grenoble il 1° aprile 1905. La sua attività è strettamente connessa con la rivista Esprit, da lui fondata nel 1932, e col movimento [...] della "scolastica" di partito; ed avviare una ricerca comune sotto l'insegna del "personalismo". Questo, nella concezione del M., "si apparenta all'esistenzialismo per il suo senso dell'uomo interno e della libertà ed al marxismo per ...
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Scrittore svedese, nato a Älvkarleby il 5 ottobre 1923, morto suicida a Enebyberg, presso Stoccolma, il 4 novembre 1954. Collaborò giovanissimo ai periodici modernisti 40-tal (1946-47) e Prisma (1948-50); [...] a Strindberg, a E. Johnsson, a Faulkner e a Kafka, espresse in romanzi e drammi quel senso d'angoscia esistenzialistico ch'è stato l'eredità comune degli scrittori a lui coevi.
A preferenza dei drammi (Den dödsdömde, "Il condannato a morte", 1947 ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] corto / se voi il tempio riaprissi a Marte") svelano il senso politico dell'operazione. Il M. si era infatti dedicato, con gli Stati italiani non potevano e non volevano far fronte comune contro i tentativi di penetrazione nella penisola da parte di ...
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senso comune
sènso comune locuz. usata come s. m. [dal lat. sensus communis]. – 1. Espressione filosofica, che traduce il greco di Aristotele κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», con cui si designa l’atto percettivo che fonde in unità i dati...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...