GIOVANNI del Biondo
Daniela Parenti
Pittore originario del Casentino, attivo a Firenze nella seconda metà del XIV secolo. La prima testimonianza nota relativa a G. risale al 17 ott. 1356, data nella [...] squillante cromatismo che si accompagna a un raffinato senso decorativo. Accanto alla preponderante influenza dei modi di che ha evidenziato la presenza nelle opere di G. di strumenti comuni sia a Nardo sia a Jacopo di Cione; un ininterrotto legame ...
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DE ROBERTIS, Giuseppe
Graziella Pulce
Nato il 7 giugno 1888 a Matera da Domenico e da Maria Ruggieri, compì nella città natale gli studi ginnasiali e liceali. Nell'autunno del 1907, vinta una borsa [...] il D. sulla scorta del Serra vi ritrovava quel senso dell'arte che era senso umano e morale insieme, che teneva presente la e corrispondenze che trovavano la loro ragion d'essere nella comune (anche se nel D. solo mediata) educazione carducciana e ...
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CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] conto con chiarezza e per tempo. Quando Galileo nel gennaio 1630 gli comunicò d'aver terminato la sua nuova opera, il Dialogo sopra i massimi la cura dello Sforza Pallavicino di stravolgere il senso originale del testo del C., eliminando ogni ...
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CIANO, Costanzo
Gianpasquale Santomassimo
Nacque a Livorno il 30 ag. 1876da Rainiondo e Argia Puppo. Fu avviato quindicenne, come i suoi fratelli Alessandro e Arturo, a seguire le orme del padre, capitano [...] della centralizzazione e ristrutturazione amministrativa in senso autoritario e della precostituzione degli, fasc. personale; C. Ciano, Dieci anni di attività al ministero delle Comunicazioni, Roma 1939; A. Chiarini, C. C. Commemor. del Duce e ...
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BELLONCI, Maria
Luisa Avellini
BELLONCI (Villavecchia), Maria
Nacque a Roma il 30 novembre 1902, primogenita di Gerolamo Vittorio Villavecchia, discendente da una famiglia aristocratica piemontese, e [...] in una pagina giornalistica datata 3 gennaio 1959, «il senso di vita traboccante dei miei sedici anni per il quale 2011): la nascita di un'amicizia profonda, corroborata dall'interesse comune per i destini femminili, e in particolare per il diritto ...
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DEL VECCHIO, Gustavo
Denis Giva
Nacque a Lugo di Romagna, presso Ravenna, il 22giugno 1883 da Cesare e Bice Cavalieri.
L'infanzia del D. fu turbata da un gravissimo lutto familiare: il padre fu infatti [...] continuità delle ipotesi filosofiche che la animano ("Il carattere comune che hanno avuto come anello di una catena i grandi medesimi strumenti analitici i fenomeni ciclici e lo sviluppo in senso proprio, e d'altra parte allontanava di fatto l' ...
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DE STEFANI, Carlo
Pietro Corsi
Nacque a Padova il 9 maggio 1851, da Luigi e da Caterina Rigon.
Poco dopo la sua nascita, il padre, avvocato e patriota già militante nelle truppe di Pier Fortunato Calvi [...] maligne teoriche dei Proudhoniani e di una parte di altri socialisti e comunisti" (p. 3). Qui il D., studioso attento della letteratura economica H. Carey, negando l'esistenza della rendita in senso classico.
Intanto il D. aveva iniziato a pubblicare ...
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BISACCIONI, Maiolino
Valerio Castronovo
Nacque a Ferrara nel 1582, da Girolamo Maiolino, poeta e professore di retorica e poesia nell'ateneo ferrarese, oriundo di Iesi. Compì i suoi studi in legge a [...] 'arte di apprendere e insegnare i dettami della prudenza, del buon senso. E anche da lui la storia venne riguardata come un repertorio, e su canovacci di andamento schiettamente romanzesco, del tipo comune ai vari Lupis, Leti, Mioni e altri "storici ...
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DEPERO, Fortunato
Simonetta Nicolini
Figlio di Lorenzo e di Virginia Turri, nacque a Fondo (Trento) il 30 marzo 1892. Trasferitosi a Rovereto con la famiglia, frequentò la scuola reale elisabettina [...] . Durante quell'estate il D. fu in un certo senso l'ombra di Clavel. È interessante al proposito la testimonianza Rovereto 1986; M. Scudiero, Futurismi postali - Balla, D. e la comunicazione postale futurista (con testi di T. Crali, E. Crispolti, M. ...
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FALCONE da Benevento
Errico Cuozzo-Edoardo D'Angelo
Nacque a Benevento verso la fine del sec. XI, se è da attribuire alla sua mano di notaio, sulla base di riscontri diplomatici e stilistici, un atto [...] del vero e proprio anacoluto; di rilievo in questo senso i passaggi repentini da discorso indiretto a diretto e non rilevarsene una ricchezza ed una varietà di toni senz'altro non comune: da quelli foschi e cupi a quelli ridenti, da quelli realistici ...
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senso comune
sènso comune locuz. usata come s. m. [dal lat. sensus communis]. – 1. Espressione filosofica, che traduce il greco di Aristotele κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», con cui si designa l’atto percettivo che fonde in unità i dati...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...