Poeta inglese (Cockermouth, Cumberland, 1770 - Rydal, Westmorland, 1850). Poeta laureato, W. dette la più perfetta e compiuta espressione in Inghilterra al romanticismo di tipo rousseauiano.
Vita e opere
Trascorsa [...] tre miglia dalla casa di Coleridge) progettarono di comporre in comune un libro di poesie, le Lyrical ballads (1798), che per rivendicare contro il prevalente materialismo il suo profondo senso dei valori spirituali. Dal 1815 la sua ispirazione ...
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Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] , trasferitosi a Roma, e accolto fraternamente da quella comunità cristiana (verso il 140), vi ebbe presto rilievo interpretazione allegorica dei testi sacri, preoccupato solo del loro senso letterale, si sforzò di dimostrare come siano opposti ...
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Poeta inglese (Londra 1795 - Roma 1821). Uno tra i più significativi poeti del romanticismo inglese, la sua opera è sostanziata dai temi della bellezza intesa in quanto valore di trascendenza e quindi [...] animata da un profondo senso etico (Endymion, scritto 1817, pubbl. 1818; Hyperion, 1819-20) e del drammatico e incessante dissidio anche da quella rinascita d'interesse per la Grecia, comune a molti romantici (Peacock, Shelley, Hölderlin, ecc.). In ...
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Filosofo e sociologo (Berlino 1858 - Strasburgo 1918). Studiò a Berlino e in questa università insegnò poi come prof. straordinario (dal 1901); passò quindi come ordinario all'univ. di Strasburgo (dal [...] 93), fino alla Philosophie des Geldes (1900), che conclude in certo senso il primo periodo della ricca e varia attività di S.: un relatività, viene ricondotta alla vita, intesa come matrice comune che nel suo incessante fluire origina e riassorbe in ...
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Giurista, filosofo, teologo e filologo olandese (Delft 1583 - Rostock 1645). Considerato il fondatore del diritto naturale, o giusnaturalismo, moderno, nella sua opera principale De iure belli ac pacis [...] distacco da preoccupazioni di ordine teologico e un più vivo senso di autonomia della ragione rispetto a un Tommaso o a generali: e quanto si riferisce a tale facoltà non è certo comune a tutti gli animali, ma è proprio della natura umana". Abbiamo ...
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Filosofo (Parigi 1859 - ivi 1941). Fu prof. di filosofia al Collège de France dal 1910 al 1924. Nel 1927 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Fu membro dell'Academie française e rappresentante [...] varie impostazioni deterministiche, positivistiche e riduzionistiche in senso lato, in particolare la psicofisica di G : ogni definizione utilizzando le metafore spaziali del linguaggio comune giustificherà il determinismo. In Matière et mémoire (1896 ...
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Poeta italiano (Genova 1930 - Milano 2021). Nella sua opera poetica ha assunto il dialetto meneghino come il crogiolo di un più complesso espressionismo linguistico, talvolta animato anche di una risentita [...] materiale raccolto nel tempo ascoltando le voci della gente comune, ovunque ci fossero ancora persone in grado di straordinariamente capace di cogliere il carattere degli uomini e il senso della vita. Autore anche di una raccolta di saggi (Diario ...
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Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] italiana non deve essere fiorentina né toscana, ma una lingua comune a tutta Italia, già esistente nel fondo dei vari dialetti. anche lettere greche (ε, ω), e di utilizzare in senso funzionale certe varianti tipografiche di lettere latine (j, ʃ, v ...
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Benassi, Elisabetta. – Artista multimediale e performer italiana (n. Roma 1966). Artista di forte spessore contenutistico e di grande impatto emozionale, avvalendosi di una pluralità di mezzi espressivi [...] Novecento. Sostanziate da approfondimenti psicanalitici e da un senso della storia come chiave di leggibilità del presente politico) o in Arrêter le jour (2014), sull’insurrezione della Comune di Parigi nel 1871. B. ha partecipato a varie edizioni ...
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Filosofo francese (Lilla 1805 - Montreux 1872). Scrittore e oratore di rara finezza, esercitò larga influenza sulla spiritualità francese della fine del 19º secolo. Il suo pensiero è in diretta polemica [...] umano; l'uomo nella sua stessa finitezza ha il senso dell'infinito che lo spinge alla ricerca di Dio, ), La philosophie du Credo (1861). Nel 1861 lasciò la vita comune dell'Oratorio, pur restando oratoriano; a questo nuovo periodo risalgono il ...
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senso comune
sènso comune locuz. usata come s. m. [dal lat. sensus communis]. – 1. Espressione filosofica, che traduce il greco di Aristotele κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», con cui si designa l’atto percettivo che fonde in unità i dati...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...