DE MARI, Guglielmo
Jean A. Cancellieri
Era figlio del console Angelerio (e quindi fratello di Ansaldo, ammiraglio della flotta dell'imperatore Federico II), ucciso da Lanfranco Della Turca nel 1187, [...] assegnato nell'ambito del governo comunale. Si trattava di un'alleanza tra categorie sociali differenti fondata su un comunesenso di frustrazione e sull'ostilità al governo civico allora al potere. In questa prospettiva, alla congiura capeggiata dal ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] ma poi piegò sempre più verso la concezione che la lingua comune dovesse essere basata sull'uso, e quest'uso non potesse si era volto ad approfondire il problema sia correggendo in senso fiorentino i Promessi sposi per l'edizione definitiva, sia ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] di Dio e la salvezza eterna, ma la vita nel mondo, all’interno della comunità e dei suoi ordinamenti, costituisce lo scopo cui deve tendere l’educazione: questo è il senso dell’humanitas, il termine nel quale si esprime il nuovo ideale della cultura ...
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Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] di vita che sarà particolareggiato dal Castiglione e dal Della Casa. Circa la metà del grande libro non è "boccaccesca" nel significato comune del termine: nel senso che essa non ha per oggetto beffe coniugali o simili, ma esalta l'intelligenza, il ...
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Economista e filosofo (Kirkcaldy, Scozia, 1723 - Edimburgo 1790). Educato nelle università di Glasgow e di Oxford, divenne professore di logica (1751) e poi di filosofia morale (1752) nell'università di [...] sei impulsi: egoismo, simpatia, desiderio di libertà, senso della proprietà, abitudine al lavoro e tendenza al che non era stato previsto dalle sue intenzioni", e cioè il bene comune; al contrario, afferma S., "non ho mai avuto occasione di ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] cui è illusorio e vano lottare. Tuttavia, mentre l'uomo comune si consola del male quando lo riconosce necessario, l'uomo sempre, compagnia: la gioia di ciascuno si riflette e ha senso nella gioia corale del borgo: il poeta del Passero solitario ...
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Musicista (Roncole, Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901). Massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, V. musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque [...] V. esemplificato nelle opere della cosiddetta Trilogia popolare. In tal senso la fondazione dell'Istituto di studi verdiani di Parma (1959) e nella forte coerenza interiore che può ricercarsi l'elemento comune a opere così diverse. V. non fu dunque ...
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Figlio (Iesi 1194 - Castel Fiorentino, presso San Severo, Puglia, 1250) dell'imperatore Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, fu posto, dopo la morte del padre e poi della madre, nel 1198, in seguito alle [...] di Milano cadde nelle mani di Federico. Ma, mentre i Comuni raccoglievano nuove forze, il matrimonio (1239) del figlio Enzo Nel campo politico la sua esperienza conclude in certo senso l'impero medievale, alla cui tradizione universalistica egli ...
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Generale e uomo politico francese (Lilla 1890 - Colombey-les-Deux-Églises, Haute-Marne, 1970). Uscito dalla scuola militare di Saint-Cyr (1912), partecipò alla prima guerra mondiale: due volte ferito, [...] comando e delle basi dalla Francia (1966) - e al Mercato comune (dove si oppose all'ingresso della Gran Bretagna) e di incontrò la progettata riforma regionale e quella del senato in senso para-corporativo. Nell'illusione di avere ancora dietro di sé ...
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Umanista (Stignano, Buggiano, 1331 - Firenze 1406). Visse in un primo tempo a Bologna, dove il padre si era rifugiato esule, e che i S. lasciarono poi nel 1351. Studiò retorica e notariato. Per più di [...] il notariato in diversi centri toscani, e fu cancelliere del comune di Todi e di quello di Lucca. Dal 1374 fu di notevole interesse il De laboribus Herculis, illustrazione del senso poetico e allegorico dei miti che si tramandavano su Ercole ...
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senso comune
sènso comune locuz. usata come s. m. [dal lat. sensus communis]. – 1. Espressione filosofica, che traduce il greco di Aristotele κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», con cui si designa l’atto percettivo che fonde in unità i dati...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...