Filosofo, critico, letterato (Varsavia 1661 - Parigi 1737); gesuita. Collaborò (1701-1731) al Journal de Trévoux; ma è noto soprattutto per il Traité des premières vérités et de la source de nos jugements [...] all'innatismo e dell'analisi empiristica della conoscenza: il suo principio dell'evidenza, come verità fondata sul consenso generale, anticipa il motivo del sensocomune, e spiega perciò l'influsso esercitato da B. su Reid e sulla scuola scozzese. ...
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Filosofo accademico (315-240 circa a. C.), successore di Cratete nella "seconda" (o "nuova") Accademia, alla quale impresse un indirizzo scetticheggiante e probabilistico. Combatté quindi il dogmatismo [...] stoico, mantenendo tuttavia il concetto della verità del sensocomune (εὔλογον) come fondamento dell'azione pratica. ...
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Raggruppamento di individui che presentano un insieme di caratteri fisici ereditari comuni. Nel caso dell’uomo, tali caratteri si riferiscono a caratteristiche somatiche (colore della pelle, tipo di capelli, [...] nel mondo contemporaneo, e sull’uso (spesso inconsapevole) che di tali discorsi viene fatto nel sensocomune e nelle pratiche quotidiane.
Soprattutto, però, su un piano più specifico, il concetto di r. ha subito una radicale riformulazione proprio ...
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Storico della cultura e commediografo danese (Bergen, Norvegia, 1684 - Copenaghen 1754). Fu il primo ad aprire la letteratura danese a tutte le correnti di pensiero e d'arte dell'era dei "lumi". Divulgatore [...] personaggi illustranti i vizi morali che fuorviano l'uomo quando smarrisce il supremo bene della ragione, del sensocomune e del giusto mezzo (Jeppe paa Bjerget "Beppe della montagna"; Den politiske Kandestøber "Lo stagnino politicante"; Barselstuen ...
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Filosofo e teologo tedesco (Amburgo 1694 - ivi 1768). Tipico rappresentante della teologia illuminista luterana, è conosciuto soprattutto per l'Apologie oder Schutzschrift für die vernünftigen Verehrer [...] reale tra anima e corpo. Il suo sforzo di semplificazione, il suo stile popolaresco, la rivalutazione del sensocomune lo avvicinano ai cosiddetti filosofi popolari. Notevole il suo lavoro nel campo della psicologia animale (Allgemeine Betrachtungen ...
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Filosofo italiano (Torino 1900 - Roma 1977). Diresse l’Istituto di studi filosofici e il Centro internazionale di studi umanistici. Il suo pensiero, interessato particolarmente alla filosofia della religione, [...] Jankélévitch) acuto interprete: Preludio alla vita di un uomo qualunque, 1941; L’esperienza comune, 1942; L’indagine quotidiana, 1956; I paradossi del sensocomune, 1970; Il tempo esauito, 1947; Il tempo invertebrato, 1969; Il tempo inqualificabile ...
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Termine filosofico con cui si designano quelle concezioni che non solo riconoscono una funzione all'intuizione, ma rivendicano a essa un ruolo privilegiato. Di i. si è parlato a proposito della scuola [...] scozzese del sensocomune di T. Reid (1710-1766) e W. Hamilton (1788-1856) che, nel tentativo di superare le conclusioni scettiche di D. Hume, affermò la capacità degli uomini di percepire, mediante l'intuizione, delle verità certe sia sul piano ...
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(ingl. Scotland) Regione della Gran Bretagna settentrionale (77.925 km2 con 5.168.500 ab. nel 2008; densità 66 ab./km2); capitale Edimburgo. Vi si possono distinguere, da N a S, tre zone morfologiche: [...] indipendentemente dalle sue rappresentazioni. Di qui il privilegio accordato all’esperienza e ai ‘principi’ del sensocomune, che dimostrerebbero l’esistenza reale degli oggetti appresi attraverso la percezione. Tra gli altri rappresentanti della ...
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Matematico, fisico, astronomo e geodeta tedesco (Brunswick 1777 - Gottinga 1855), considerato uno dei più grandi genî scientifici di tutti i tempi. Taluni aneddoti su G. fanciullo testimoniano di una sua [...] le critiche dei filosofi sostenitori della concezione kantiana dello spazio e le irrisioni della cultura tradizionale e del "sensocomune", e tenne perciò segrete le sue idee. Per questo motivo, e anche per la incompletezza degli sviluppi trovati ...
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Fisico scozzese (Edimburgo 1831 - Cambridge 1879). Contribuì allo sviluppo della fisica con la teoria del campo elettromagnetico e la prima formulazione statistica della teoria cinetica dei gas. Appartenente [...] interno del gas avrebbe dovuto essere indipendente dalla pressione e, per quanto ciò potesse sembrare contrario al sensocomune, il risultato fu verificato in esperimenti da lui stesso eseguiti. Questi suoi contributi alla teoria cinetica aprirono ...
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senso comune
sènso comune locuz. usata come s. m. [dal lat. sensus communis]. – 1. Espressione filosofica, che traduce il greco di Aristotele κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», con cui si designa l’atto percettivo che fonde in unità i dati...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...