ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] talvolta anche archi, fregi e capitelli.
La moschea (masgid, giāmi‛) era, nel senso più lato, un luogo di riunione per i fedeli; dedicata in primo luogo alla preghiera comune - le più grandi anche alla predica del venerdì - ma adibita anche a scuola ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Federico CHABOD
Di media statura, magro, "bianco come la neve", ma col capo "che pare veluto nero"; "savio et prudente" nell'estimazione dei colleghi d'ufficio, commendato dai superiori [...] esercitazioni collettive, a fare qualche esercizio militare, comune per comune. Due volte all'anno (dal 1507 però è insito nel suo stesso pensiero, come contrasto fra senso dell'umano e senso della natura. Erano le antinomie in cui persisteva colui ...
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FISICA
Gilberto Bernardini
(XV, p. 473; App. II, 1, p. 950; III, 1, p. 619).- L'articolo che segue è una sintesi delle idee fondamentali e dei princìpi che hanno segnato, nei primi decenni del secolo, [...] confronto con le dimensioni umane, con la percettibilità individuale dei sensi o con questa potenziata dagli strumenti di misura.
Nelle discipline scientifiche è infatti metodo comune la conversione delle osservazioni in misure, ossia in numeri il ...
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(App. IV, i, p. 7o8).
Esauritosi il programma di ricerca neopositivistico, la riflessione filosofica sulla conoscenza scientifica e sulla sua metodologia appare suddivisa, nel ventennio compreso tra i [...] stabilire in base a quali criteri 'razionali' la comunità scientifica può decidere di attenersi a un vecchio programma i risultati delle scienze stesse. L'e. - sia nel senso ristretto (tipicamente anglosassone) di "teoria della conoscenza", sia in ...
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(XI, p. 569)
La c. è oggetto di continua chiarificazione terminologica (tra gli altri, Consciousness in contemporary science, 1988; Jervis 1993). La parola non designa in effetti un fenomeno unitario, [...] tipo che, operando in parallelo, si auto-organizzano. In questo senso l''io' sarebbe o nient'altro che il nome della "società . Ma che tipo di realtà è questa? [...] Se la comunità dei filosofi può decidere qual è lo status ontologico dei centri ...
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ISTINTO (lat. instinctus)
Federico Raffaele
È il movente interno che provoca negli animali una complessa serie di movimenti e di azioni che servono a raggiungere uno scopo utile alla vita dell'animale [...] nervoso, sono movimenti determinati dall'effetto degli stimoli che agiscono sugli organi "ricettori" (organi di senso del linguaggio comune e dell'antica nomenclatura) trasmesso sotto forma di flusso nervoso, attraverso il sistema nervoso, agli ...
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RAGIONE
Guido Calogero
. Il termine filosofico di "ragione" ha una storia assai complessa, tanto dal punto di vista linguistico quanto da quello concettuale. Etimologicamente, esso proviene dal latino [...] attività pensante. E tale è il valore che, nell'uso più comune, è stato conservato dalle lingue moderne ai termini (fr. raison; ted loro forme a priori. D'altra parte, in quel senso specifico onde essa si distingue dall'intelletto e dall'intuizione ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] di Ancira, che fu uno dei Padri del concilio di Nicea, circa il 335, attribuiva ancora alla parola il senso e valore che aveva nell'uso comune profano (presso Eusebio, Contra Marcellum, I, 4); e lo stesso faceva più tardi in Occidente S. Agostino ...
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METAFISICA
Guido Calogero
Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua [...] trasforma il titolo del libro aristotelico nel nome comune della scienza in esso trattata, si afferma soprattutto la sua categoria causale e che deve pur sussistere perché abbia senso la responsabilità e l'obbligazione del dovere, e come l'esistenza ...
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L'attore teatrale
A causa delle numerose e profonde trasformazioni avvenute nel mondo dello spettacolo durante il 20° sec., non è più possibile, o è comunque fortemente riduttivo, pensare all'a. come a [...] , espressa con forza da A. Artaud (1896-1948), che fa comunque dell'a. un essere al di fuori del comune, capace di trasmettere un senso diverso, lontano da quello ordinario.
Se dunque la presenza dell'a. sembra porsi esattamente a metà strada fra il ...
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senso comune
sènso comune locuz. usata come s. m. [dal lat. sensus communis]. – 1. Espressione filosofica, che traduce il greco di Aristotele κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», con cui si designa l’atto percettivo che fonde in unità i dati...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...