RESSI, Adeodato
Francesca Sofia
RESSI, Adeodato. – Nacque a Cervia il 4 settembre 1768 dal conte Giuseppe e dalla nobile Teresa Mazzolani.
Studiò inizialmente al collegio dei nobili di Ravenna, ma poi [...] (Ferrara 1797), offerto ai deputati neoeletti dei comizi cispadani.
Nel primo, Ressi faceva sfoggio di un sensismo radicale, ponendo a base della propria proposta costituzionale il «sensibile interesse» dell’uomo e proponendosi di combinare ...
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Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] indirizzò il sapere del sec. 18º ai fini di riforma e di organizzazione politica e sociale del secolo nuovo. Educato al sensismo di Condillac, lo superò con lo studio di Ch. Bonnet e con questo pose la riflessione attiva come mezzo di conoscenza. Ma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gian Rinaldo Carli
Antonio Trampus
Nel panorama della storia del pensiero economico del Settecento, la figura di Gian Rinaldo Carli si impose quale figura di transizione fra la tradizione erudita e [...] di Parma, attraverso Paolo Maria Paciaudi, e con quanti si interessavano del problema della morale in relazione al dibattito sul sensismo e sul rapporto tra piacere e dolore, come Jacopo Stellini, docente di filosofia morale a Padova, e Pierre-Louis ...
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Stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. filosofia L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali della teoria [...] cui la conoscenza è ricondotta alle operazioni psicologiche dell’associazione tra idee derivanti dalla sensazione. Il sensismo (➔) settecentesco elaborò ulteriormente i presupposti dell’empirismo inglese (specialmente di Locke), mentre nella critica ...
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DELFICO, Melchiorre
Vincenzo Clemente
Nacque il 1° ag. 1744 a Leognano, in mandamento di Montorio al Vomano, provincia di Abruzzo Ultra Primo (oggi di Teramo) da Berardo e da Margherita Civico.
In quell'anno, [...] propria emancipazione dalla cultura tradizionale vantandosi tributario di Locke e di Condillac. Sarà tra i maggiori esponenti del sensismo tardosettecentesco italiano.
Il Saggio, che investiva un tema cui il D. era assai sensibile e che avrebbe in ...
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PARINI, Giuseppe
Giulio Natali
Nacque a Bosisio, villaggio della Brianza, tra i colli che cingono il "vago Èupili", o lago di Pusiano, il 23 maggio 1729, "di casa popolare". Suo padre, Francesco Maria [...] di novella fronda nel Manzoni, il quale sarà il poeta di quel gran moto idealistico, che, mentre reagirà contro il sensismo e il naturalismo del Settecento, accoglierà di quel secolo le idee di libertà e di fratellanza. Il preromanticismo, il ...
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ILLUMINISMO (ted. Aufklärung)
Federico Chabod
Con questo termine si suol designare quel movimento spirituale che s'inizia già nella prima metà del'sec. XVII, ma che giunge al suo pieno sviluppo nell'Europa [...] diviene il problema centrale della filosofia lockiana e post-lockiana, giungendosi da una parte a Hume, dall'altra al sensismo del Condillac, che abolisce il dualismo lockiano fra senso e riflessione per far dipendere finanche la seconda dal primo e ...
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LAUBERG, Carlo
Attilio SIMIONI
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Nato probabilmente a Teano nel 1752 o 1753, morto a Parigi il 5 novembre 1834, fu l'anima del movimento giacobino napoletano anteriore alla Partenopea. Frate scolopio, [...] tra il 1786 e il 1789), il L., che era sotto l'influsso del pensiero francese del sec. XVIII, aderisce in massima al sensismo del Condillac, pur non accettandone tutte le conclusioni
Bibl.: F. Amodeo e B. Croce, C. Lauberg e Annibale Giordano prima e ...
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FRANCESCHI, Caterina
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Narni (oggi in prov. di Terni) il 26 genn. 1803 da Antonio, già ministro della Repubblica Romana (1798-99), e da Maria dei conti Spada.
A cinque anni [...] con la fede cristiana. Più tardi la F. comprese l'inconciliabilità delle due posizioni filosofiche e si allontanò dal sensismo, volgendosi sempre più verso dottrine spiritualistiche. A Bologna, insieme col marito, che dal 1829 era stato nominato ...
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DE CASTRO, Vincenzo Bernardino
Sergio Cella
Nacque a Pirano d'Istria il 5 luglio 1808 dall'avvocato Giovanni e Teresa de Moratti di Isola, in una famiglia che vantava fra gli antenati il valoroso Giovanni [...] -45 (ibid. 1845, ristamp. Milano 1849).
Egli si ispirava alle correnti romantiche e spiritualistiche più avverse al sensismo, a Schelling e a Cousin e a Jouffroy; criticava ogni. interpretazione edonistica ed utilitaristica dell'arte, per collegarla ...
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sensismo
s. m. [der. di senso]. – In filosofia, dottrina gnoseologica radicalmente empirista, che, in polemica con ogni forma di innatismo e di razionalismo, considera la sensibilità come fonte unica di tutte le forme di conoscenza, spec....