LOCKE, John
Armando CARLINI
Filosofo inglese, nato nel 1632 a Wrington, nel Somersetshire, di famiglia puritana. Suo padre prese parte alla guerra civile nel 1642, militando nell'esercito del Parlamento. [...] , perdette gran parte dell'originaria freschezza e ricchezza di motivi speculativi e poté essere presentata come un dozzinale sensismo. Certo, una nota sensistica domina l'empirismo lockiano, e Condillac poté svolgerlo in tal senso, mettendo tuttavia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Gentile
Biagio de Giovanni
Giovanni Gentile, filosofo fra i massimi del Novecento europeo, unì all’elaborazione costante del suo pensiero una vocazione di riformatore politico-religioso, e [...] il rigetto della tradizione dell’Illuminismo francese e di quelle che egli giudicava le sue inevitabili conseguenze: materialismo, sensismo, laicità negativa, ateismo; e l’utilizzo dei due filosofi come spinta italiana ‘oltre Kant’, in una rinascita ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La psichiatria e i suoi nuovi modelli
Roy Porter
La psichiatria e i suoi nuovi modelli
La concezione della malattia mentale nel XVIII sec. non deve essere studiata [...] , cui contribuì in misura significativa la crescente accettazione delle teorie della percezione basate sui principî dell'empirismo e del sensismo mutuati da John Locke (1632-1704) e da Étienne Bonnot de Condillac (1714-1780). Nell'Essay on human ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] materialismo biologico che fece emergere divisioni nell'intellettualità italiana) denotino adesione al materialismo in ontologia o al sensismo in gnoseologia. Si può aggiungere che negli anni Settanta il F. aderì al progetto di enciclopedia italiana ...
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ROSMINI SERBATI, Antonio.
Fulvio De Giorgi
– Nacque il 24 marzo 1797 a Rovereto, secondogenito di Pier Modesto (1745-1820), patrizio tirolese e nobile del Sacro Romano Impero, e di Giovanna dei conti [...] sintonia con le grandi tradizioni platonico-agostiniana e aristotelico-tomista, ma chiaramente moderna, ancorché critica sia verso il sensismo, il materialismo, l’empirismo e lo scetticismo, sia verso il razionalismo e l’idealismo. Dopo avere, dunque ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] stile nel tentativo, riallacciandosi in parte al Peregrini, di legittimare il discorso metaforico sul piano di un sensismo aristotelico ricondotto allo studio diretto delle cose, corrisponde alla stessa struttura mentale del Pallavicino, al suo abito ...
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CAVOUR, Gustavo Benso marchese di
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 27 giugno 1806 da Michele e Adele de Sellon. Si formò sotto la guida della nonna Filippina de Sales, della madre e dei precettori [...] fede", a rappresentare, in certa misura, una nuova forma di preambula fidei, in conseguenza dell'avvenuto superamento del sensismo e del razionalismo settecenteschi. A giudizio del C. la crisi del razionalismo offriva uno spazio aperto alle verità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Fuoco
Rosario Patalano
Il contributo analitico di Francesco Fuoco è stato per un lungo periodo offuscato dalla querelle filologica nota come caso Fuoco, che ha concentrato l’attenzione degli [...] di rinnovarlo quando è scomparso» (Saggi economici, t. 1, 1825, p. 195). Si tratta di una visione legata al tardo sensismo di Condillac, e che sarà riaffermata con forza dalla sintesi operata agli inizi del secolo da Destutt de Tracy. Al concetto di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Beccaria è il principale esponente dell’Illuminismo italiano. Dalla frequentazione di casa Verri e degli autori della rivista «Il Caffè», nonché dalle letture intense di testi soprattutto francesi, [...] 219-27) adunava tra le fonti ispiratrici gli spiriti magni della philosophie, da d’Alembert a d'Holbach e Denis Diderot, dal sensismo di Condillac e Buffon al grande Hume, a Claude-Adrien Hélvetius, dal cui libro De l'esprit (1758), presto condannato ...
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ANSALDI, Casto Innocente
Mario Rosa
Nato a Piacenza il 7 maggio 1710, professò tra i domenicani a Cremona il 6 sett. 1726. Ingegno inquieto, antiscolastico, mostrò presto fastidio della disciplina e [...] dalla critica illuministica. Nel Saggio, sul piano della psicologia e dell'estetica, l'A. non confuta direttamente il sensismo, ma contrappone ad esso quel particolare orientamento platonizzante espresso allora in Italia dal pensiero del Gerdil e più ...
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sensismo
s. m. [der. di senso]. – In filosofia, dottrina gnoseologica radicalmente empirista, che, in polemica con ogni forma di innatismo e di razionalismo, considera la sensibilità come fonte unica di tutte le forme di conoscenza, spec....