GIOBERTI, Vincenzo
Giuseppe Saitta
Nacque a Torino il 5 aprile 1801 da Giuseppe, di condizione non agiata. Ricevette la prima istruzione dai padri dell'Oratorio, e segnatamente dal p. Fontana e dal [...] considerando l'ontologia come un corollario della psicologia, consacravano le basi di quel sistema che volevano combattere", cioè del sensismo. Non già i fatti, che sono per loro natura contingenti, possono spiegare le idee, ma viceversa le idee sono ...
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NOMINALISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, designante in senso stretto una corrente speculativa medievale e in senso lato ogni concezione, tanto precedente quanto susseguente, che a proposito [...] attraverso il concettualismo, conduce col terminismo occamistico alla crisi terminale della scolastica; nell'età moderna, la storia del sensismo, dell'empirismo, del positivismo in tutte le sue diverse fasi e manifestazioni (anche se l'attributo di ...
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GASSENDI (anche Gassend o Gassendy), Pierre
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Filosofo e matematico, nato a Champtercier, presso Digne in Provenza, il 22 gennaio 1592, morto a Parigi il 24 ottobre 1655. [...] Cartesio si contrappose il "vuoto" di G., ma anche nella gnoseologia, in cui al razionalismo dell'uno si oppose il sensismo dell'altro, che si ritenne a torto (dimenticando Telesio, per non dire di altri) l'iniziatore di questa posizione gnoseologica ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Il ripiegamento dell'avanguardia
James Evans
Jessica Riskin
Il ripiegamento dell'avanguardia
Nel periodo compreso tra il 1770 e il 1830 [...] sec., lo studio amusant della Natura si era fondato su questo precetto e, mentre tutto il resto cambiava, il sensismo persisteva.
Nel 1770, la filosofia popolare della Natura esisteva già da quattro generazioni e i suoi fondamenti originari erano ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] ricorre spontaneo a quella «filosofia», ch’egli di buon’ora si era formato sui testi del razionalismo e del sensismo francese del secolo precedente, e tenne ferma, almeno nelle sue linee essenziali, fino agli anni ultimi, quando acerbamente la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra Seicento e Settecento si accende il dibattito sull’anima delle bestie, che affonda [...] ha il proprio e diverso modo di conoscere e di comunicare ad altri i propri propositi. E poiché per il sensismo condillachiano è dalla sensazione che si evolve ogni altra capacità superiore, riconoscere agli animali la capacità di elaborare le loro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La questione del metodo è il luogo d’inizio della filosofia moderna. Bacone, Galileo, [...] anche da Aristotele, quanto nella modalità con cui da essa si risale ai principi generali del sapere. Un sensismo ingenuo come quello che Bacone imputa agli aristotelici è altrettanto pericoloso di un razionalismo aprioristico (e trovare una ...
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BOCALOSI, Girolamo
Carlo Francovich
Scarse sono le notizie biografiche sul B., desumibili per lo più dalle sporadiche allusioni sparse nelle sue opere. Nato a Firenze, si formò probabilmente nell'ambiente [...] in brevi capitoli. Il pensiero pedagogico del B. ha le sue premesse filosofiche nelle ferme e radicali convinzioni fondatesul sensismo e sul materialismo del sec. XVIII; mentre le sue premesse politiche - nel loro aspetto più nuovo e più interessante ...
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CASSOLI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nacque a Reggio Emilia il 19 sett. 1749 dal conte Antonio e da Caterina Pegolotti. Formatosi nel collegio dei gesuiti di Reggio, dal quale uscì nel 1768, si distinse [...] secondo direttive di un più maturo classicismo, ottemperando alle esigenze di perspicuitas avanzate dalla nuova poetica del sensismo, ovvero superando gli schemi espressivi dello stesso classicismo per dar luogo, specie nelle parti descrittive, ad ...
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BORRELLI, Pasquale
Antonio Allocati
Nato a Tornareccio (Chieti) l'8 giugno 1782 da Gaudenzio, medico, e da Concetta D'Antonio, studiò dapprima privatamente sotto la guida di un parente sacerdote, entrando [...] , il B. non ne comprese tuttavia la novità del pensiero. Anch'egli lo vide soltanto come alleato nella critica al sensismo e nella difesa della irriducibilità del giudicare al sentire, ma ne respinse la soggettività e l'apriorità delle forme dell ...
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sensismo
s. m. [der. di senso]. – In filosofia, dottrina gnoseologica radicalmente empirista, che, in polemica con ogni forma di innatismo e di razionalismo, considera la sensibilità come fonte unica di tutte le forme di conoscenza, spec....