COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] sua attività pubblica, una indipendenza di giudizio e una sensibilità degne di nota. Un suo Parere, per provvedere al come sinonimo di pedanteria quanto come disposizione pronta e superficiale a occuparsi degli argomenti più diversi, trascorrendo dai ...
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FASANO, Gabriele
Maria Giuseppina Marotta
Figlio, probabilmente, di Alessandro e di Livia de Murena, nacque a Solofra (od. prov. di Avellino) nel 1645. Nulla si sa del suo corso di studi. Si sa, invece, [...] la timida Erminia, con linguaggio da caserma. Il superficiale barocchismo del F., come già quello di G. lamento di Armida abbandonata), si riscatta, però, in una grande sensibilità verso la natura, come nella descrizione del giardino di Armida (XVI ...
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BINASCHI, Giovanni Filippo
Maria Ludovica Maschietto
Nacque a Pavia alla fine del sec. XV. Discendeva da famiglia nobile e come tale fu posto nell'elenco dei decurioni di Pavia, approvati da Carlo V [...] alle più varie suggestioni di un petrarchismo manierato e superficiale, capace di sottolineare i termini di una vicenda ; perciò dimostra contrarietà et confusione") e una sensibilità volta a tentare le più riposte e imperscrutabili pieghe ...
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CAPRA, Marco Antonio
Amedeo Quondam
Figlio unico del notaio Francesco Antonio e di Rosa Venturocci, nacque a Lugo in Romagna intorno al 1739. Intraprese la carriera ecclesiastica, studiando prima con [...] . dovette trattarsi d'una scelta tutt'altro che occasionale o superficiale, se fu proprio questo interesse per i testi illuministici a legge", come fatto di versi "legittimi figliuoli della sensibilità": "questo è tutto il loro merito; merito invero ...
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CAMPI, Luigi
Claudio Mutini
Nacque a Mirandola da Gregorio e da Maria Lucrezia Santi nell'anno 1732.
Seguì nella città natale regolari corsi di grammatica e di eloquenza, favorito dalle agiate condizioni [...] diretta e compendiosa, modellata sulla sensibilità dell'interlocutore, ispirata a quello stile di causerie, in cui variamente si intrecciavano le esigenze di un dialogo più spregiudicato e moderno a inevitabili superficialità insite in una dimensione ...
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profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa d’acqua la cui distanza dalla superficie...
epicritico
epicrìtico agg. [der. di epicrisi] (pl. m. -ci). – Di epicrisi, relativo a epicrisi (nel sign. medico): considerazioni e., le considerazioni conclusive dell’indagine autoptica e, per estens., di un qualsiasi studio clinico. In fisiologia,...