BUSONI, Ferruccio (Benvenuto Michelangelo Dante)
Raoul Meloncelli
Nato a Empoli il 1º apr. 1866 da Ferdinando, anch'egli empolese d'origine corsa, apprezzato clarinettista, e da Anna Weiss, triestina [...] espressiva e rimane pertanto estraneo ogni desiderio di superficiale colorismo timbrico. Domina peraltro sull'opera un si ricollega la sua opposizione da un lato al "sensibilismo come abbandono incontrollato all'impulso sentimentale", dall'altro al ...
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DE FELICE, Renzo
Emilio Gentile
Nacque l’8 aprile 1929 a Rieti, figlio unico di Vittorio e Giuseppina Bonelli. La madre era originaria di San Marino, il padre, un funzionario delle dogane, era stato [...] rappresentativi, combinato però allo studio della sensibilità e della mentalità delle masse, dell’ del consenso», ma precisava che si trattava di un consenso «largamente superficiale, passivo» per la maggioranza degli italiani, e non si trasformò ...
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CONTUCCI, Andrea, detto il Sansovino
Silvana Macchioni
Figlio di Niccolò di Domenico di Muccio e di Margherita di Nardo Zinetti, deve il soprannome al luogo di origine, Monte San Savino (Arezzo), dove [...] e un'attenzione tutt'altro che superficiale all'incisività della grafia pollaiolesca affiorante Madonna col Bambino (Firenze, Museo del Bargello). Ma questa mutata sensibilità pervade un tessuto connettivo che in altre opere, come il fonte ...
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BETTINELLI, Saverio
Carlo Muscetta
Nacque a Mantova il 18 luglio 1718, da Paola Frugoni e da Girolamo. là probabile che le condizioni di famiglia non fossero troppo umili, se fu ammesso a frequentare [...] , in cui la polemica si manteneva su un piano facile e superficiale; le Lettere inglesi appaiono invece più pensate, complesse, ricche di la esaltazione della libertà degli artisti e della loro sensibilità naturale, ha un che di generico e di ...
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DE SICA, Vittorio
Sisto Sallusti
Nacque a Sora (Frosinone) il 7 luglio 1901 da Umberto, assicuratore napoletano, e da Teresa Manfredi. Dopo essersi diplomato in ragioneria, apparve in uno spettacolo [...] uscire dagli schemi dello spettacolo tradizionale, elegante quanto superficiale, se si eccettua La ciociara (1960) che mondo nuovo (1965), riscattato, peraltro, da una delicata sensibilità introspettiva.
Il D. intuiva moltissimo, vedeva molto, leggeva ...
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BARBARO, Daniele Matteo Alvise
Giuseppe Alberigo
Figlio di Francesco e di Elena di Alvise Pisani, nacque a Venezia l'8 febbr. 1514 (Archivio di Stato di Venezia, Libro d'oro - nascite, Index).
La famiglia, [...] Ludovico Beccadelli, ma resta pur sempre vero che la sua designazione da parte del Grimani, la cui sensibilità religiosa era molto superficiale, dovette essere ispirata non solo da motivi di convenienza ma anche da una certa affinità che il Grimani ...
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CARISSIMI, Giacomo
Cesare Casellato
Nato a Marino (Roma), venne battezzato il 18 apr. 1605. Già l'atto di battesimo (cfr. Cametti, 1917) offre indicazioni utili a definire il suo ambiente familiare: [...] tempo, caratterizzata da manifestazioni del più convenzionale e superficiale barocchismo, egli seppe imprimere un colpo d'ala a cogliere con somma pertinenza le varie sfumature della sensibilità umana, così come ha dimostrato di saper cogliere il ...
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RAIBOLINI, Francesco, detto il Francia
Massimo Giansante
RAIBOLINI, Francesco, detto il Francia. – Figlio di Marco di Giacomo, Francesco Raibolini, detto il Francia per abbreviazione del nome di battesimo, [...] in realtà perfettamente coerente alla sua formazione e sensibilità di orafo. Il livello stilistico e la Malvasia (1678, pp. 44-46), fra cui la conoscenza non superficiale dell’opera di Raffaello, che Francia al momento della morte certamente ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da
Marco Palma
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, con ogni probabilità a Firenze, da Lapo di Albertuccio e da Bilia Ferrantini.
La sua famiglia, anche se non magnatizia, apparteneva [...] buona formazione di base non corrispose nel C. un'autentica sensibilità umanistica. Il Salutati, che lo loda come grande ciceronianista, marginale, costituisce un'ulteriore conferma del brillante ma superficiale eclettismo del C., e cioè la sua ...
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EMILIANI GIUDICI, Paolo
Lucia Strappini
Nacque il 3 giugno 1812 a Mussomeli (Caltanissetta) da Salvatore Giudice e Antonia Cinquemani. Di salute cagionevole, non frequentò alcuna scuola ma compi i primi [...] che distinguono gli uni dagli altri; gli attributi rilevati dalla sensibilità dell'E. si dispongono attorno alle varietà espressive della lingua, intese nel senso più superficiale ed esteriore, in modo che, com'è stato puntualmente sottolineato ...
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profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa d’acqua la cui distanza dalla superficie...
epicritico
epicrìtico agg. [der. di epicrisi] (pl. m. -ci). – Di epicrisi, relativo a epicrisi (nel sign. medico): considerazioni e., le considerazioni conclusive dell’indagine autoptica e, per estens., di un qualsiasi studio clinico. In fisiologia,...