Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] sul piano artistico e musicale, perché era un interlocutore sensibile e colto, con il quale era possibile dialogare e nelle cosiddette disposizioni sceniche.
Una lettura, anche superficiale delle disposizioni sceniche (cui sovente si dedica lo ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] prevalgono nella produzione lirica del C. una più vigile sensibilità per i valori espressivi, un più frequente ripiegarsi su , la sicurezza che qui venisse imprimendo una traccia non superficiale); né gli orizzonti di un'arte serena come quella delle ...
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CLEMENTE XI, papa
Stefano Andretta
Giovanni Francesco Albani nacque il 22 o il 23 luglio 1649 ad Urbino da Carlo e da Elena Mosca, nobildonna pesarese.
La famiglia, già considerata "molto facoltosa [...] parte della S. Sede. Il papa Urbano VIII, attento e sensibile a questo genere di servigi, l'aveva ricompensato nominandolo nel 1633 il terreno all'accettazione della bolla. Le superficiali valutazioni di quest'ultimo sulla consistenza dei potenziali ...
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BENEDETTO XIV, papa
Mario Rosa
Nacque Prospero Lambertini a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e da Lucrezia Bulgarini. Educato dai somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, [...] , promotore della fede) e una particolare sensibilità per gli aspetti istituzionali della vita ecclesiastica XIV si è indirizzato verso quel più modesto e superficiale filone aneddotico-letterario riscontrabile nelle opere del Giovagnoli, del ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] d'un elitismo, che individualizzato in una superficiale nozione di superomismo nicciano, stentava a biografici più imprevisti, ad esempio, nella formula "grazie alla sua sensibilità di vero poeta", per intendere il suo travaglio politico tra il 1919 ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] , e la fa donna senza intaccare il velo di una sensibilità adolescente, timida e pudica; la semplice affettuosa umanità dei genitori (III, 10), e non valutarla in maniera del tutto superficiale come gioco di equivoci e di lascivie.
Altrove la materia ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] e di far reagire quella cultura poetica al paragone di una sensibilità personale. Il che importa la definizione di un ambito di crudele ripulsa dell'amante o dalla gelosia, eppure non superficiale né gretto, e capace di variamente atteggiarsi e di ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] e, pur stimando il visconte francese, non poteva condividerne la sensibilità.
Tra la fine del 1863 e i primi mesi del 1864 , D’Andrea. Specialmente col D’Andrea, strano, impulsivo, superficiale, sospeso per vari mesi dalla sua dignità, il papa pagò ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] .
Certo, la competenza grammaticale e testuale e la sensibilità alle cose della lingua (alla lingua come sistema formale della "nuova letteratura" è Goldoni (ma con dei limiti di superficialità). Il primo "uomo nuovo" è Parini, e poi vengono Alfieri ...
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MORO, Aldo
Piero Craveri
MORO, Aldo. – Nacque a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916 da Renato e da Fida Sticchi, secondogenito di altri tre fratelli: Alberto e Alfredo Carlo, magistrati, Salvatore, [...] , era figura femminile singolare, animata da una forte sensibilità religiosa, niente affatto clericale nella pratica del culto, 1975) dell’indispensabilità di «un confronto serio, non superficiale, né formale, con la massima forza di opposizione, ...
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profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa d’acqua la cui distanza dalla superficie...
epicritico
epicrìtico agg. [der. di epicrisi] (pl. m. -ci). – Di epicrisi, relativo a epicrisi (nel sign. medico): considerazioni e., le considerazioni conclusive dell’indagine autoptica e, per estens., di un qualsiasi studio clinico. In fisiologia,...