BARDET, Federico
Alfredo Cioni
Di origme francese (Bourbonnais), lo si trova, nel 1820, a Napoli tenente del Corpo reale del Genio, addetto all'Ufficio topografico, già costituito al tempo di re Giuseppe [...] nel quale descrive la sua tecnica litografica e rileva i miglioramenti da lui apportati rispetto al metodo e ai procedimenti del Senefelder. Il B. morì a Napoli nel 1836, quando la stampa litografica in quella città aveva raggiunto un grado di grande ...
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DANESI
Marina Miraglia
Famiglia attiva a Roma dagli inizi dell'Ottocento nel campo della riproduzione, in particolare fotografica.
Michele, nato a Napoli nel 1809, ben presto si trasferì a Roma dove [...] - vagheggiata forse dalla prima infanzia in una Napoli precocemente (1818) attenta al nuovo processo di stampa di Senefelder - fa pensare che i suoi primi studi artistici fossero, da principio, finalizzati all'acquisizione di una maggiore ...
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ARTARIA
Paola Tentori
Famiglia, originaria di Blevio in Brianza, i cui membri si tramandarono durante circa tre secoli l'attività di commercianti di stampe e di editori di musica, suddividendosi in [...] ad importare in Italia il sistema grafico della litografia o "poliautografia", inventato alla fine del secolo XVIII da Aloys Senefelder a Monaco. Da Giuseppe de Werz, Ferdinando nel 1812 ottenne la cessione dello sfruttamento dell'invenzione per la ...
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BODONI, Giambattista
Francesco Barberi
Nacque a Saluzzo il 26 (non il 16) febbr. 1740, terzo figlio del tipografo Francesco Agostino e di Paola Margherita Giolitti. Dopo il tirocinio nell'officina paterna, [...] primo in Europa, nelle Pitture di Antonio Allegri detto il Correggio (1800), a dare un saggio litografico dopo l'invenzione del Senefelder.
Il B. è "per un verso alla fine di un'epoca, cioè della tipografia artigiana; ma per altro anticipa il futuro ...
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