(gr. Μήδεια, lat. Medēa)
Mitologia
Eroina della mitologia greca, figlia di Eeta re della Colchide, fratello di Circe e di Pasifae, e della Oceanide Idyia. Ma secondo un'altra tradizione sua madre sarebbe [...] Rodio nelle Argonautiche e tra i latini le tragedie per noi perdute di Ennio (Medea exul) e Ovidio, la Medea di Seneca e le Argonautiche di Valerio Flacco. Anche Lucano aveva scritto una Medea, non compiuta. La Medea di Euripide, rappresentata nel ...
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(gr. ʽΙππόλυτος, lat. Hippolãtus) Figlio di Teseo e dell'amazzone Antiope (o Ippolita); di straordinaria bellezza e di castità singolare, onde la sua predilezione per Artemide e la sua avversione per Afrodite. [...] tragedie a noi giunte di Euripide, rappresentata nel 428 a. C., tragedia fortunatissima e imitata da antichi e moderni, da Seneca a Racine a D'Annunzio. Prima di questa, Euripide aveva scritto un altro Ippolito, detto velato (καλυπτόμενος), mentre a ...
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VARRONE Atacino (P. Terentius Varro Atacinus)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Scrittore latino, nacque l'82 a. C. ad Atax (Aude) nella provincia narbonese. A trentaquattro anni prese a studiare la letteratura [...] , una giovane donna. Gli fu attribuito anche un grazioso epigramma. Varrone Atacino, che venne giudicato favorevolmente da Seneca il Vecchio, Velleio Patercolo e Quintiliano, mentre da un lato si riattaccava alla poesia tradizionale di tipo enniano ...
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Scrittore danese (Copenaghen 1929 - ivi 2001). Di formazione filosofica e di vastissimi interessi, fu direttore di periodici letterarî, curatore di collane editoriali e traduttore, soprattutto dal tedesco. [...] Andersen; Oprør fra midten "Rivolta dal centro", 1978, in collab. con N. I. Meyer e K. H. Petersen), pubblicò anche numerose monografie (su Seneca, Schopenhauer, Kafka, ecc.) e due volumi di diarî (Tilløb "Scatto", 1988; Forløb "Avanzamento", 1990). ...
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BALBI, Girolamo
Gerhard Rill
Nato a Venezia nel dicembre di un anno imprecisato verso la metà del sec. XV, appartenne alla oscura famiglia Accellini (Azalini), ma si chiamò sempre Balbi (nome di una [...] di Vienne, Guy de Rochefort e i fratelli Jean e Charles Fernand. Con quest'ultimo approntò una edizione delle tragedie di Seneca. Sebbene in questo periodo venisse acquistando una sempre maggiore considerazione, il B. entrò presto in lite con i suoi ...
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BARZIZZA, Gasperino (Gasparinus Barzizius; G. Bergomensis o Pergamensis)
Guido Martellotti
Era figlio di un Pietrobono, notaio, oriundo di Barzizza, paesello della Val Seriana presso Bergamo, dove la [...] . Alla scuola egli dedicò infatti la sua migliore attività.
Sappiamo che nel 1408 tenne a Padova un corso sulle Epistolae di Seneca; nel 1412 lesse le orazioni di Cicerone, giovandosi tra l'altro di un commento di Antonio Loschi; e un'altra volta ...
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GUAIFERIO
Mariano Dell'Omo
Fonte primaria per ricerche biografiche sul monaco e letterato cassinese G. è la Historia Normannorum di Amato di Montecassino, conosciuta solo grazie a un volgarizzamento [...] nel Mezzogiorno longobardo. L'esempio di S. Massimo di Salerno, Napoli 1973, pp. 76, 213; D. Nardo, I dialoghi di Seneca a Montecassino, in Atti e memorie dell'Accademia patavina di scienze, lettere e arti, classe di scienze morali, LXXXVI (1973-74 ...
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Poeta nederlandese (Colonia 1587 - Amsterdam 1679). V. che può essere considerato come il maggiore poeta dei Paesi Bassi, autore inizialmente di liriche d'occasione, poi di poemi didascalici, trovò nella [...] delle camere di retorica; in seguito V. subì l'influenza di G. du Bartas, per trovare poi ispirazione nei classici (Seneca, Sofocle, Euripide, di cui tradusse le opere). Tra i drammi, scritti in versi alessandrini e suddivisi in cinque atti ...
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MALVEZZI, Virgilio
Clizia Carminati
Nacque a Bologna l'8 sett. 1595 da Piriteo, barone di Taranta e di Quadri, marchese di Castel Guelfo, senatore di Bologna, e da Beatrice Orsini, sua seconda moglie.
Compiuti [...] del tacitismo europeo, sviluppando questioni storiche e politiche con l'apporto di un'ampia erudizione (oltre a Tacito, soprattutto Seneca, il cui studio il M. approfondì grazie a un'altra conoscenza senese, Ettore Nini, e Plutarco). Nella prefazione ...
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CORTESI, Alessandro (Alessandro Tommaso)
Gianni Ballistreri
Nacque probabilmente intorno al 1460 a San Gimignano, da Antonio, scrittore apostolico, e da Tita Aldobrandini.
La data di nascita, proposta [...] e il Platina, prefetto della Biblioteca Vaticana, da cui il 28 marzo 1479 prese in prestito un manoscritto delle tragedie di Seneca, che restituì un mese dopo (Bertola, p. 18).
Del pieno inserimento del C. nell'ambiente umanistico romano rende ...
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senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 tragedie): il pensiero, il moralismo, lo...
senega
sènega s. f. [dall’ingl. senega o seneca, e questo dal nome degli indiani Seneca (della confederazione irochese, ora stanziati in riserve nello stato di New York e nell’Ontario), che l’usavano come medicinale]. – Altro nome della poligala...