Epistole
Manlio Pastore Stocchi
La silloge delle E. dantesche, nella estensione e nella disposizione fissate da E. Pistelli nella sua edizione del 1921 per la Società Dantesca Italiana e tuttora accolte [...] al gusto delle auctoritates puramente esornative, quali un rinvio a Ovidio (Met. IV 192 ss.) e allo pseudo-Seneca (cioè Martino Dumiense) del De Remediis fortuitorum, nonché una conclusiva citazione evangelica (Ioann. 15, 19). Di scambi poetici ...
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CARRARA, Francesco da, il Vecchio
Benjamin G. Kohl
Nacque il 29 sett. 1325, probabilmente a Padova, primogenito di Giacomo (II) di Nicolò e di Lieta Forzatè. Poco si sa della sua fanciullezza: verosimilmente [...] s.; P. Sambin, La guerra del 1372-73tra Venezia e Padova, in Arch. ven., s.s, XXXVIII-XLI (1946-47), pp. 1-76; F. Seneca, L'intervento veneto-carrarese nella crisi friulana (1384-1389), in Studi di storia padovana e veneta, Misc. di studi e memorie d ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] si possono dire le sue fonti principali; ma non meno familiari ha le Sacre Carte e gli autori latini sino a Seneca, a Orosio, a Boezio; conosce, forse più per riferimenti altrui che direttamente, i più diffusi commenti arabi alle opere di Aristotele ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] e scolastici; fra i classici Cicerone, Horatius, Juvenalis (1474), Ovidius, Terentius (1478). Alcuni volumi godono grande celebrità: il Seneca del 1475 (Mattia Moravo) e la Divina Commedia del 1477 (Adamo di Polonia) per la loro bellezza; il Filocolo ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] V, Venezia 1856, passim; K. M. Setton, The Papacy and the Levant (1204-1571), Philadelphia 1976-1984, ad Ind.; F. Seneca, Venezia e papa Giulio II, Padova 1962, passim. Per la valutazione della figura del D. nell'ambito della cultura veneziana e, in ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] della società e l'esaltazione della natura, e, consolidando il suo pensiero sugli scritti di Marco Aurelio e di Seneca, si sollevò dalla satira del Verldsföraktaren allo stoicismo meditativo delle odi; G. Ph. Creutz, più delicato e sensitivo ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] dei rettori, Trieste, 23-24 ottobre 1980, a cura di Aurelio Tagliaferri, Milano 1981, pp. 311-333; Federico Seneca, Appunti sul "Compendio storico" di Giovanni Scola, "illuminato" vicentino, in Miscellanea di studi in onore di Vittore Branca ...
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senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 tragedie): il pensiero, il moralismo, lo...
senega
sènega s. f. [dall’ingl. senega o seneca, e questo dal nome degli indiani Seneca (della confederazione irochese, ora stanziati in riserve nello stato di New York e nell’Ontario), che l’usavano come medicinale]. – Altro nome della poligala...