PETRONIO (Petronius)
P. Moreno
Scrittore latino del I sec. a. C., autore del romanzo Satyricon. È forse da identificare con l'omonimo personaggio di cui parlano Tacito (Ann., xvi, 14-15) e Plinio (Nat. [...] iubet (75, 11), et servi homines sunt (71, 1), che sono richiami non ironici alla sensibilità diffusa negli scritti di Seneca. Sono evidentemente i tempi in cui maturava la legge che avrebbe sottratto la condanna dei servi all'arbitrio dei padroni ...
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ANULARIUS
I. Calabi Limentani
La voga di portare anelli fu così diffusa nella Roma antica, che una categoria di gioiellieri, gli anularii (o annulari), li produceva esclusivamente.
Di contro ad una [...] , che fu argomento della satira dei poeti (cfr., per esempio, Mart., xi, 59; xi, 37, Iuv., i, 26) e dei moralisti (cfr. Seneca, Nat. quaest., vii, 37; Quint., xi, 3, 142); Giovenale (loc. cit.) deride l'uso degli anelli estivi più leggeri di quelli ...
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CIRIACO DE' PIZZICOLLI
P. Pelagatti
Viaggiatore, antiquario e umanista, nato ad Ancona nel 1391, morto a Cremona nel 1452. Tanto appassionato per le antichità fu C. d. P., detto anche Ciriaco d'Ancona, [...] . Tornato nel 1421 ad Ancona, vi conosce il card. Gabriele Condulmer e frequenta la scuola di eloquenza latina di Tommaso Seneca. Nel 1423 e 1424, percorre l'Italia: dal 1425 al 1432, l'Oriente, Costantinopoli, le isole egee. Fa una sosta ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] sia in composizione stichica, fin dai lirici greci più antichi, e spesso nel dramma; fra i Latini si trova nelle tragedie di Seneca e negli inni di Prudenzio; poi fu il v. degli inni della Chiesa. Il dimetro trocaico (4 trochei) fu molto usato, anche ...
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NICCOLÒ di Giacomo (o da Bologna)
L. Morozzi
Miniatore attivo a Bologna, figlio di Giacomo di Nascimbene, documentato dal 1353 al 1401, nato probabilmente intorno al 1325 e morto prima del 1404. La più [...] va aggiunto un foglio da un altro volume dei creditori (New York, Straus Coll.; Aeschlimann, 1969, pp. 28-29), opere di Seneca (Venezia, Bibl. Naz. Marciana, lat. XII, 26, del 1395) - il linguaggio del miniatore vira: si avverte un'accentuazione in ...
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POMPEO MAGNO (Cnaeus Pompeius Magnus)
M. Borda
Triumviro, nato il 30 settembre 106, morto il 28 settembre 48 a. C.
A 17 anni partecipò col padre, il console Gn. Pompeo Strabone, alla guerra sociale, [...] bellezza dovuta alla nobiltà di espressione; Plinio il Vecchio (Nat. hist., xxxviii, 4) l'aspetto imponente del volto, del quale Seneca (Ep., ii, 3) rammenta il facile arrossire. Malgrado la sua incomprensione dell'arte (Cic., De imp. Cn. Pomp., 17 ...
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GIOVANNI di Neumarkt (o di Středa)
G. Schmidt
Vescovo, cancelliere della corte boema e umanista, G. nacque intorno al 1315-1320 a Neumarkt, presso Breslavia (Slesia). Indicato, a partire dall'anno 1347, [...] 1363 (Piur, 1933). Si sa per certo che nella sua biblioteca personale si trovavano opere di Dante e di autori antichi come Seneca, Livio e Valerio Massimo (Piur, 1937, p. 189). I suoi meriti maggiori si contano in campo amministrativo e letterario: G ...
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Vedi ERCOLANO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
ERCOLANO (Herculaneum)
A. Maiuri
Città della Campania, distrutta dall'eruzione del Vesuvio del 79 d. C.; su parte della città antica si trova attualmente Resina, [...] golfo di Napoli; una di queste ville sarebbe stata distrutta per ordine di Cesare per vendicare la madre sua che vi era stata relegata (Seneca, De ira, iii, 21, 5); un'altra, alla quale è legata la celebrità di E., è la cosiddetta Villa dei Papiri (v ...
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VIRGILIO (P. Vergilius Maro)
L. Fabbrini
Il grande poeta nato ad Andes presso Mantova nel 70 a. C., morto a Brindisi nel 19 a. C., durante il suo viaggio di ritorno dalla Grecia, "fu alto e robusto di [...] nella Gliptoteca Ny Carlsberg di Capenaghen, che appare in coppia con il notissimo ritratto di poeta greco, detto lo Pseudo-Seneca (v.). Afe tre repliche riunite dallo studioso - una nella stessa Glipteteca e due a Roma nel Museo Lateranense (una ...
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AERARIUS
I. Calabi Limentani
Aerarius faber, o anche, semplicemente, ae., era l'artigiano dell'aes, il rame e le sue leghe, prima fra tutte il bronzo, e poi in generale, di ogni altro metallo fuso. [...] , P. Gipius Polybius; cfr. C. I. L., x, 8071, 28; xi, 6717, 2).
Negli autori, la parola non si trova prima di Seneca; l'artista delle statue di bronzo e il toreuta sono comunemente chiamati artifex (cfr. Plin., Nat. hist., xxxiv, 49 ss.), o fictor ...
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senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 tragedie): il pensiero, il moralismo, lo...
senega
sènega s. f. [dall’ingl. senega o seneca, e questo dal nome degli indiani Seneca (della confederazione irochese, ora stanziati in riserve nello stato di New York e nell’Ontario), che l’usavano come medicinale]. – Altro nome della poligala...