BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] della salvezza sulla traccia del Vecchio e del Nuovo Testamento, che . Da parte di altri (si veda più recentemente il Coster) si è creduto di poter dimostrare che l deliberatamente a far ruotare gli altri. Seneca nelle sue tragedie, poi Ausonio la ...
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BUSSI, Giovanni Andrea
Massimo Miglio
Nacque a Vigevano il 14 luglio 1417 da famiglia di una certa importanza locale: il padre Antonio ricoprì diversi incarichi comunali. Si conoscono i nomi di tre [...] calligrafia minutissima, il B. aveva trascritto nel dicembre 1458 "raptim diebus XI" le Declamationes di Seneca che costituirono un Bibl. com., Fondo vecchio E 47, rivisto dal B. nel 1462(P. O. Kristeller, Iter Italicum, II, p. 55) il ms. contiene i ...
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CAPRANICA (Crapanica), Domenico
Alfred A. Strnad
Nacque il 31maggio dell'anno del giubileo 1400 a Capranica Prenestina nel Lazio dal "nobilis romanus" Niccolò (Cola), morto nel 1438, e da una Iacobella [...] s. Gerolamo e Seneca, che dopo il Decretum Gratiani erano i testi che conosceva meglio.Il 3 febbraio 1423 il C. entrò come la stessa intrepidezza come quando biasimava davanti al vecchio pontefice il comportamento scandaloso dei suoi nipoti. Si tirò ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] Crisostomo - che su quello latino - Cicerone e Seneca sulle virtù, mediati con ogni probabilità attraverso Ambrogio, il passaggio dal ritratto di giovane biondo e imberbe a quello di vecchio con capelli lunghi e barba. Merita di essere segnalato il ...
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GIOVANNI da San Gimignano
Silvana Vecchio
Nacque a San Gimignano, presso Siena, probabilmente tra il 1260 e il 1270. Del padre si conosce soltanto il nome, Giacomo, da cui il patronimico Iacoppi o Coppi [...] Gregorio, Isidoro, Beda, Bernardo), sia profani (Cicerone, Seneca, Plinio, Aristotele, Platone, Avicenna, Ippocrate, Galeno, e la cornacchia alla vecchia mezzana; il monaco è simile alla tartaruga, il prelato al cameleopardo, il tiranno all'unicorno ...
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ALBANI, Alessandro
Lesley Lewis
Nacque ad Urbino il 15 ott. 1692 da Orazio, fratello di Clemente XI, e da Maria Bernardina Ondedei-Zonghi. Studiò giurisprudenza alla Sapienza di Roma. Avviatosi alla [...] rese un buon servizio al governo inglese comunicando al papa il punto di vista del Mann sulla morte del vecchio pretendente. Si dovette largamente alla sua influenza se il papa rifiutò d'accordare al giovane pretendente i contrassegni della regalità ...
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MANNELLI, Luca
Luciano Cinelli
Nacque a Firenze tra il 1291 e il 1296, da Abate di Mannello di Tommasino. La data di nascita si evince dalla lettera dedicatoria della sua opera maggiore, la Tabulatio [...] Felicita, con un banco a ponte Vecchio e una bottega "sub voltis", tra il ponte Vecchio e il ponte S. Trinita (cfr. la Plana 2001, pp. 45-74; G. Albanese, La Vita Senecae, in Seneca. Una vicenda testuale (catal.), a cura di T. De Robertis - G. Resta ...
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DOMENICO da Peccioli (da Peccori, de Pesulis, Pecciolus, Pecciolanus)
Silvana Vecchio
Al secolo Salvatore, nacque a Pisa da una antica e nobile famiglia, originaria dell'omonimo castello delle colline [...] 262-267) sono state probabilmente dettate da D., ormai troppo vecchio e stanco per poter scrivere personalmente; mentre a partire dalla biografia e soprattutto la morte di Seneca. Lo stoicismo del filosofo, il riferimento al carteggio apocrifò con s ...
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DELLA CASA, Tedaldo
Giancarlo Casnati
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, probabilmente verso il 1330, nel Mugello, a Pulicciano (frazione di Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze) da ser Ottaviano, [...] alcune tragedie di Seneca.
Pisa fu un centro importante nella formazione teologica e letteraria del D., il quale, sempre nota persona. Nel 1382 il D. iniziò una trascrizione del commento di Nicola da Lira sul Vecchio Testamento, che terminò quattro ...
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DE VIT (Devit), Vincenzo
Dante Nardo
Nacque a Mestrino, in provincia di Padova, il 10 luglio 1811 da Giovanni, negoziante, e da Elisabetta Carturana; a Padova, nel ginnasio erariale di S. Stefano (oggi [...] di Seneca tratta da Acc. degli Agiati in Rovereto, X (1892), pp. 101-104; V. D., in Il Nuovo Risorgimento, III (1893), pp. 145-50; C. Cipolla, V. D., ibid., essa appariva solo un "rattoppo" del vecchio Forcellini. Più eque valutazioni, insieme con ...
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suasoria
suaṡòria s. f. [dal lat. suasoria, femm. sostantivato dell’agg. suasorius (v. suasorio), sottint. oratio «orazione»]. – Nella letteratura latina, tipo di declamazione rivolta a consigliare o sconsigliare un’azione, in uso nell’antica...
controversia
controvèrsia s. f. [dal lat. controversia, der. di controversus: v. controverso1]. – 1. Differenza di opinioni sostenuta con proprie ragioni da ciascuna delle due parti contrapposte; disputa, dibattito: sorse, insorse una c.;...