Tirannide
Giovanni Giorgini
La tirannide antica
La tirannide è una forma di gestione del potere e quindi una realtà della politica, ma il concetto di tirannide non è l'immediato rispecchiamento di questa [...] a Siracusa, con Gelone e Gerone nel V secolo e Dionisio ilVecchio e Dionisio il Giovane nel IV. Le tirannidi ioniche del VI secolo, e rivive per incarnare diversi aspetti del vizio morale nelle opere di Seneca (4 a.C.-65 d.C.) e, con fini ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] diceva - da Afranius Burrhus, l'infelice amico di Seneca (Gentis Burrhorum notitia, Argentorati 1660). In età lo indussero ad abbandonarla. Si era, tra l'altro, inimicato ilvecchio Simon Paulli e gli altri medici di corte, sconsigliando - in ...
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Cicerone, Marco Tullio
Alessandro Ronconi
, Vale per C. quello che si può dire in genere della cultura classica di D.: il suo modo di leggere i testi non è quello di chi fa di questa lettura un fine, [...] ) D. pone Livio, Plinio (s'intende, Plinio ilVecchio), Frontino, Paolo Orosio, ma non nomina Cicerone. Anzi filosofica famiglia che fa corona ad Aristotele, accanto a Orfeo e a Seneca morale: perché anche Orfeo è per D. simbolo di saggezza che rende ...
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GUIDUBALDO I da Montefeltro, duca di Urbino
Gino Benzoni
Unico figlio maschio di Federico da Montefeltro, conte e signore, - dal 1474 duca - di Urbino e della sua seconda moglie Battista Sforza - che [...] Girolamo Soncino, del 1504 della vita di Catone ilVecchio di Cornelio Nepote e del De vita Caesarum attribuito erroneamente a Guidubaldo Della Rovere quanto di pertinenza di G.); F. Seneca, Venezia e Giulio II, Padova 1962, ad ind.; F. Mazzini, ...
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DATI, Leonardo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze, probabilmente nel 1408 (nell'autunno del 1407, se si accettano i dati forniti dal suo epitaffio), terzo figlio di Piero di Giorgio e di Zenobia Soderini.
I [...] modellata sulle opere di Seneca che ha più il carattere di "una disputa ilVecchio per Roberto Martelli, direttore della filiale romana della banca Medici. Il 27 novembre il Martelli rispose a Giovanni che avrebbe fatto il possibile per aiutare il ...
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GRITTI, Andrea
Gino Benzoni
Nato il 17 apr. del 1455 a Bardolino, nel Veronese, da Francesco di Triadano e Vienna di Paolo Zane e ben presto orfano di padre, di lui - mentre la madre si risposa, nel [...] ilvecchio, il nuovo e il nuovissimo; e quanto al pagamento - da riavviare - degli interessi, decisa, per il , ad ind.; F. Babinger, I. Darius…, München 1961, ad ind.; F. Seneca, Venezia e… Giulio II, Padova 1962, ad ind.; I. Cervelli, Machiavelli e ...
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Giovenale (Iuvenale)
Ettore Paratore
Sulla base di quanto molti ritengono per Persio (cioè una conoscenza indiretta attraverso citazioni del poeta satirico esistenti in testi molto più tardi e sicuramente [...] poeta, che, citando a memoria, ha attribuito arbitrariamente il testo a Seneca, anche perché in Ep. LXXVI si legge qualcosa invece il lungo elenco di nobili romani famosi per atti di virtù (Fabrizio, Curio, Muzio Scevola, Torquato, Bruto ilvecchio, ...
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VARCHI, Benedetto
Annalisa Andreoni
– Nacque a Firenze nel popolo di San Pier Maggiore, quartiere di San Giovanni, il 19 marzo 1503, figlio del notaio Giovanni di Guasparri, della famiglia dei Franchi [...] seguì le lezioni di filosofia del neoplatonico Francesco Verino ilVecchio e approfondì lo studio del greco con Piero Vettori, , con data 23 giugno 1546, la traduzione del De Beneficiis di Seneca, pubblicata poi nel 1554, e al duca Cosimo, con data 30 ...
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Livio, Tito
Antonio Martina
La città di Verona, per due volte soggiorno di D., rappresenta un anello fondamentale per la trasmissione di L.: nel periodo di transizione dall'età carolingia al risveglio [...] che nel 968, quando ilvecchio vescovo lasciò per sempre Verona, il Livio Laurenziano restò nella cattedrale s. Agostino (Civ. IV 20, V 14 e 18), da Giovenale VIII 254 ss., Seneca Epist. LXVII 9 e Giovanni di Salisbury Policr. IV 11, I 272, oltre che ...
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GAGGIA, Achille
Maurizio Reberschak
Nacque a Feltre, nel Bellunese, il 1° marzo 1875 da Bortolo e Maria Angelica Pauletti. Completati gli studi scolastici a Feltre e a Belluno, s'iscrisse all'Università [...] F. Foggi, Firenze 1985, p. 84; M. Reberschak, Tra ilvecchio e il nuovo. Gruppi dirigenti e forme di potere: due casi, in La , Il Comitato di liberazione nazionale regionale veneto e il caso Volpi, in Non uno itinere: studi storici… a F. Seneca, ...
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suasoria
suaṡòria s. f. [dal lat. suasoria, femm. sostantivato dell’agg. suasorius (v. suasorio), sottint. oratio «orazione»]. – Nella letteratura latina, tipo di declamazione rivolta a consigliare o sconsigliare un’azione, in uso nell’antica...
controversia
controvèrsia s. f. [dal lat. controversia, der. di controversus: v. controverso1]. – 1. Differenza di opinioni sostenuta con proprie ragioni da ciascuna delle due parti contrapposte; disputa, dibattito: sorse, insorse una c.;...