PERSIO Flacco, Aulo (Aulus Persius Flaccus)
Augusto Mancini
Poeta latino, nato a Volterra il 4 dicembre del 34 d. C., da famiglia equestre, di cui si ha notizia (Mus. Guarnacci di Volterra, urna n. 231) [...] condotto a Roma, dove studiò col grammatico Remmio Palemone e col retore Virginio Flavo. Ma a sedici anni lo troviamo già presso che vive solo delle sue dottrine e conosce il mondo per rifuggirne, e Seneca, grande figura che ha una vita combattiva e ...
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METRODORO (Μητρόδωρος, Metrodōrus)
Giorgio DIAZ DE SANTILLANA
Giacomo CAPUTO
Vi sono varî autori di questo nome. 1. Il più antico e il più celebre è M. di Chio, allievo di Democrito, il quale combinava [...] di Scepsi nella Frigia, filosofo della Nuova Accademia, retore e politico, antiromano e partigiano di Mitridate Eupatore, ), pp. 70-73 (nel framm. di M. citato da Seneca, Ep., 99, 25); S. Pellini, Il problema di M., in Classici e Neolatini, I, fasc. i ...
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MURET, Marc-Antoine (Muretus)
Umanista francese, nato a Muret, presso Limoges, il 12 aprile 1526, morto a Roma il 4 giugno 1585. La sua vita, trascorsa nell'insegnamento, dapprima in Francia, donde dovette [...] vi rimase con profondo spirito di devozione.
Il M. è una figura di primo piano 'una sua originalità; fu buon retore (Orationes), esperto latinista, infaticabile suoi molti commentarî su Cicerone, Orazio, Seneca, Tacito, e su Platone e Aristotele ...
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TEODORO di Gadara
Retore e teorico della retorica nato circa il 70 a. C., maestro di Tiberio, di cui avrebbe dato il famoso giudizio che era "fango impastato di sangue" (Suet., Tiber., 57). Passò la [...] Apollodoro. Dal riassunto delle sue dottrine contenuto in Senecaretore, Quintiliano, l'Anonimus Segueranius, ecc. si apprende ammetteva il pathos solo nel proemio e nell'epilogo e invece Teodoro in ogni parte. E Apollodoro limitava la retorica alla ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] secondo il Delehaye, da una recensione compilata ad Auxerre nel 592.
Descrizione di R. inserita nella storia attribuita a Zaccaria Retore statua di togato (xlvi); una replica dello Pseudo-Seneca, varî ritratti di imperatori romani, un Fauno danzante ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] governanti. Ma è ben grave che un retore torrenziale e inconsistente come il teatino milanese Giuseppe Maria Maraviglia sia chiamato ad di terraferma. Tacito moderno per taluni, Seneca per altri, è il «nuovo Mecenate», animatore dell'Accademia degli ...
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Virgilio Marone, Publio
Domenico Consoli
Alessandro Ronconi
Il poeta latino è il massimo auctor della cultura e della formazione letteraria di D., e uno dei maggiori protagonisti della Commedia, figura [...] dell'Eneide, più in là del retore, una sapienza miracolosa cui non sfugge il destino privilegiato di Roma. Da quel poeti ed è rappresentata tanto da imitatori latini, come Ovidio e Seneca tragico, quanto da antichi commentatori di Virgilio. Se in D. ...
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Stazio, Publio Papinio
Ettore Paratore
D. ricorda S. già in Cv IV XXV 6 come lo dolce poeta. Si sarebbe tentati di pensare che così definendolo egli alludesse alle Silvae. Ma del poeta egli ignorava [...] libertà con cui D. ha svuotato il personaggio di Capaneo della pomposa, retorica velleità di eroismo e di titanismo di opera di una Furia vendicatrice, come Tantalo all'inizio del Thyestes di Seneca e Tieste all'inizio dell'Agamemnon. Ivi, al v. 32, ...
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MERLANI, Giorgio (Giorgio Merula)
Alessandro Daneloni
Nacque ad Alessandria, da Negro, tra la fine del 1430 e gli inizi del 1431. Membro di un’illustre famiglia della città, il M. fu comunemente conosciuto [...] colse, a Milano, pochissimo tempo dopo, nella notte fra il 18 e il 19 marzo 1494, in seguito a una grave infezione delle al suo In Politianum e una notizia sulla tradizione di Senecaretore, in Atti dell’Acc. nazionale dei Lincei. Rendiconti, cl ...
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PIETRO PICCOLO DA MONTEFORTE
AAndrea Labardi
Nacque con ogni probabilità tra il 1306 e il 1308, ossia prima che a Carlo II d'Angiò, il sovrano che proprio nel 1306 promulgò solennemente le Consuetudini [...] concepita a uso delle scuole di retorica e, di conseguenza, a vantaggio P. si sofferma a distinguere Seneca morale da quello tragico.
La I-II, Monaco-Paris 1932-1936; G.M. Monti, Il collegio napoletano dei dottori in diritto sotto Giovanna I, in Id ...
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controversia
controvèrsia s. f. [dal lat. controversia, der. di controversus: v. controverso1]. – 1. Differenza di opinioni sostenuta con proprie ragioni da ciascuna delle due parti contrapposte; disputa, dibattito: sorse, insorse una c.;...