Re dei Suebi, vinto da Cesare nel 58 a. C. Egli aveva passato il Reno per invito dei Sequani, che avevano bisogno di rafforzarsi nella lotta contro il popolo rivale, gli Edui. A. inflisse a costoro una [...] e sugli Edui, e aperto la Gallia ai popoli d'oltre il Reno. Assumendo il patrocinio degli Edui, in virtù del citato senatoconsulto, Cesare sapeva di servire la causa di Roma. Dapprima si limitò a chiedere ad A. che prendesse impegno di non far ...
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Deificazione, elevazione di un mortale allo stato divino. L’a. nasce in Egitto, dove il Faraone è identificato con Osiride a partire dalla XXVI dinastia, e sua moglie con Iside, sorella-sposa di Osiride [...] al trono. In Roma, a Giulio Cesare, dopo la morte, il popolo innalzò un altare sul posto del rogo e poco dopo un senatoconsulto istituì il culto ufficiale del Divus Iulius. Augusto dopo la morte ebbe l’a. ufficiale e sorse sul Palatino un tempio del ...
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TUBERONE
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Cesare GIARRATANO
Famiglia romana, assai rinomata per la dottrina giuridica di varî suoi membri. In particolare, Cicerone (citato da A. Gellio,1, 22, 7) attribuiva una [...] di Cicerone come accusatore di Q. Ligario, giunse al consolato l'11 a. C.: in tal qualità propose un senatoconsulto sul matrimonio confarreato, che ci è noto attraverso Gaio (I, 136).
Secondo la tradizione, fu tratto a dedicarsi alla giurisprudenza ...
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. Si chiamano così numerose leggi romane.
La prima, del 104 a. C., è una legge monetaria, e si chiama de victoriato in base alle parole di Plinio (Nat. Hist., XXXIII, 46): qui nunc victoriatus appellatur [...] ., 16; De prov. cons., 19; Plut., Cic., 32) per aver ucciso alcuni cittadini senza processo ma in base a un falso senatoconsulto; 9. la lex de iniuriis publicis a favore di un certo Menula cittadino di Anagni, probabilmente (De dom., 30) per derogare ...
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. Con questo termine si designa in diritto romano l'invocazione di un motivo atto a conseguire la dispensa 1. dall'ufficio della tutela o della cura; 2. dalle funzioni di iuratus o iudex-selectus; 3. da [...] , p. 272 segg.; id., L'abdicatio tutelae e B. G. U. 1113, in Rend. Ist. Lomb., XLVIII (1915), p. 985 segg.; id., Sul Senatoconsulto di Gaio I, 182, in Atti accad. Torino, LIV (1918-19), p. 955 segg.; id., La dispensa del tutore dopo Marco Aurelio, in ...
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LEGGE (lat. lex; fr. loi; sp. ley; ted. Gesetz; ingl. law)
Gaetano SCHERILIO
Guido Zanobini
Nel significato più ampio che la parola può assumere nelle scienze giuridiche, essa indica qualunque elemento [...] recavano il nome dei due Augusti.
La lex publica non vincolava in linea di principio (salvo estensioni operate da senatoconsulti) che i cittadini: invece la legislazione imperiale, nelle sue varie forme, poteva concernere anche i sudditi di Roma non ...
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Le più antiche leggi che vanno sotto questo nome sono le leges datae da P. Cornelio Scipione Africano nel 204 a. C. in Sicilia; fra esse Cicerone (In Verr., II, 50) ricorda quella de seiratu Agrigentinorum [...] anni l'acquisto e la distribuzione dei cereali (Cic., Ad Att., IV, 1, 7), l'altra, a seguito di un senatoconsulto per il quale ogni tentativo d'impedire i comizî doveva considerarsi attentato alla sicurezza dello stato (Cic., Pro Sext., 61, 129 ...
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Una qualsiasi manifestazione di volontà di una autorità costituita, in materia giudiziaria, amministrativa o religiosa.
Cenni storici. - Nel diritto romano decretum principis è la sentenza dell'imperatore [...] quando siano emesse pubblicamente e solennemente pro tribunali. Decretum senatus è espressione impropria per designare il senatoconsulto. Decreta decurionum sono deliberazioni prese dal consiglio della città nei limiti della sua competenza e nelle ...
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Figlio di Druso e di Antonia, fratello di Germanico e quindi zio di Caligola, nato a Lione nel 10 a. C., si trovò ad essere l'unico erede della famiglia Claudia, quando lo zio Tiberio e Germanico passarono [...] (v.).
C. si oppose pure consequenzialmente all'introduzione di nuovi culti in Roma e ordinò di espellere gli astrologi con un senatoconsulto - dice Tacito (Annali, XII, 54) - "atroce e inutile". Un simile motivo non sarà stato del tutto estraneo all ...
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INTERCESSIONE
Pietro De Francisci
. Questa parola è adoperata dai Romani in varî significati: nel diritto privato si ha intercessio quando il terzo assume l'obbligazione liberando il debitore (intercessione [...] dell'esito della votazione. Era parimenti esposta all'intercessio l'attività del magistrato tendente a porre in essere un senatoconsulto; essa può qui opporsi non solo al momento della relazione, ma anche dopo la votazione per divisione (discessio ...
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senatoconsulto
s. m. [dal lat. senatus-consultum, comp. di senatus, genitivo, «del senato», e consultum «deliberazione, decreto»]. – Nell’antica Roma, il parere espresso dal senato su una questione sottopostagli da un magistrato, a carattere...
trebelliano
agg. [dal lat. Trebellianus]. – Relativo al console romano M. Trebellio Massimo (sec. I d. C.), soprattutto come promotore del cosiddetto senatoconsulto t., che disponeva il trasferimento al fedecommissario, dopo la restituzione...