Nella Grecia e in Roma antica, gruppo di famiglie che riconosceva un ceppo comune e prendeva sovente il nome da un capostipite spesso fittizio.
In Grecia le g. (γένη) sembrano essere una naturale formazione [...] dei patrizi. Dopo la conquista della parità politica da parte dei plebei, le più influenti g. plebee furono ammesse nel senato (4° sec. a.C.): la nuova nobiltà patrizio-plebea guidò da allora lo Stato romano sino alla fine dell’età repubblicana ...
Leggi Tutto
SARAGAT, Giuseppe (App. II, 11, p. 787)
Antonello Biagini
Eletto deputato nel 1948, fu rieletto in tutte le successive legislature. Nel quinto gabinetto De Gasperi ricoprì la carica di vice presidente [...] 1964, quando fu eletto presidente della Repubblica. Scaduto il mandato presidenziale il 28 dicembre 1971, entrò a far parte del Senato e riprese la politica attiva nel PSDI, dando vita a una corrente di opposizione alla segreteria Tanassi. Dopo il ...
Leggi Tutto
SCOCCIMARRO, Mauro
Uomo politico, nato il 30 ottobre 1895 a Udine. Socialista dal 1917, nel 1921 aderì al Partito Comunista, divenendo subito membro della direzione del partito. Condannato nel 1924 per [...] Deputato alla Costituente, senatore di diritto nella I legislatura repubblicana, senatore eletto per la II e la III legislatura, in tutte e tre le legislature è stato eletto vicepresidente del Senato. È membro della direzione del Partito comunista. ...
Leggi Tutto
CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] tra il 1929 e il 1934 a tutte le sedute, per votare contro le leggi liberticide. Nel 1929 prese la parola in Senato contro i patti lateranensi.
Pur nelle vicende impegnative dei primo dopoguerra e dell'avvento dei fascismo l'attività di pensiero e di ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] Ne nacque una lunga serie di consulti destinati a una circolazione che fu vasta e andò ben al di là delle aule del Senato veneziano. Concepiti come armi di una battaglia che fu la prima dopo l’invenzione della stampa a essere combattuta attraverso la ...
Leggi Tutto
CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] ma ugualmente preoccupato per le possibili conseguenze d'una proposta come quelig affacciata già dal C. nei discorsi alla Camera e al Senato dell'11 e 16 ott. '60, d'una soluzione per la questione romana fondata sul "système de l'absolue liberté de l ...
Leggi Tutto
GIOANNETTI, Giuseppe (Gioseffo) Natale
Massimo Cattaneo
Ottavo di dodici figli, nacque a Bologna il 25 dic. 1768, da Carlo Bernardo e dalla contessa Anna Fantuzzi. La famiglia paterna, in cui spiccava [...] e i suoi amici tornarono in libertà. Il 12 maggio era di nuovo a Bologna ad animare la festa per l'abolizione del Senato, celebrando i simbolici funerali degli ex senatori. Forte ora dell'appoggio dei generali francesi J.-J. Sahuguet e C. Dallemagne ...
Leggi Tutto
EMO, Angelo
Renata Targhetta
Nacque a Venezia il 9 sett. 1666 da Pietro di Gabriele, dei ramo a S. Maria dei servi nel sestiere di Cannaregio, e da Fiordiligi Valmarana di Prospero. Fu il secondo di [...] da quella di vicepodestà.
Nella città euganea l'E. si trattenne per oltre diciotto mesi, nella stringata relazione, presentata in Senato il 24 sett. 1740, egli rammentava i due principali punti ai quali aveva rivolto la propria attenzione: la riforma ...
Leggi Tutto
DORIA, Francesco Maria
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 28 ott. 1707 da Brancaleone e da Maria Giovanna Saluzzo e fu ascritto al Libro d'oro della nobiltà genovese il 15 dic. 1728. Non abbiamo notizia [...] Il D. fece allora una scelta di campo definitiva a favore della guerra e fu tra coloro che più si adoperarono a persuadere il Senato in tal senso (viene così smentito il parere di Ange Goudar e di Franco Venturi, secondo cui le vecchie famiglie erano ...
Leggi Tutto
HERCOLANI (Ercolani), Filippo
Vittorio Mandelli
Nacque a Bologna il 30 apr. 1663 dal conte Alfonso e dalla nobile romana Anna Maria Lanci, primo di quattro figli, due maschi e due femmine.
Educato in [...] Giuseppe I a dare "commissioni ristrette e pronto riparo al primo disordine" commesso dall'H. (Arch. di Stato di Venezia, Senato, Dispacci, Germania, filza 188, 26 giugno 1705). Il 9 dic. 1705, preso alloggio al convento dei Servi, fece annunciare il ...
Leggi Tutto
senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...
senio
sènio s. m. [dal lat. senium, der. di senex «vecchio»], letter. ant. – Tarda vecchiaia, decrepitezza: la terza [etade] si chiama Senettute; la quarta si chiama Senio (Dante).