CONTARINI, Federico
Gaetano Cozzi
Nacque a Venezia il 25 apr. 1538 da Francesco e da Bianca, figlia del nobiluomo Gerolamo Malipiero. La sua famiglia, appartenente al ramo dei Contarini dalle Due Torri, [...] alla politica per i giovani tra i venticinque e i trent'anni. Come procuratore, egli poteva non solo presenziare alle sedute del Senato, ma entrare a far parte del Consiglio dei dieci o, più precisamente della sua zonta, che erano i consessi da cui ...
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GIUSTINIAN, Nicolò
Giorgio Ravegnani
Figlio di Pantaleone, che fu conte di Traù e di Sebenico e che morì prima del 1340, nacque a Venezia verso il 1290 e fu detto di S. Pantalon, dal nome della contrada [...] 'Ungheria (1346-48).
Presente a Venezia nel luglio 1349, partecipò ai lavori di una commissione di tre savi incaricati dal Senato di pronunciarsi sull'investitura del castello di Val Mareno a Marino Falier, futuro doge, da parte del vescovo di Ceneda ...
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BON, Alessandro
Angelo Ventura
Nato a Venezia il 21 dic. 1514 da Marino di Michele e da Virginia Fasolo, apparteneva al ramo dei Bon "dalle Fornase" (Fornaci) di recente nobiltà, poiché erano stati [...] L'11 dic. 1559 il B. chiese dunque in concessione al Senato l'impresa di bonifica di tutte le terre basse tra il svantaggiose per lo Stato e per i proprietari, che il Senato le respinse, accogliendo invece una successiva offerta avanzata dal B ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] , volto rasato, in alcune è idealizzato. Molte statue gli furono erette a Roma, a Costantinopoli e altrove. ▭ In suo onore il senato decretò l'erezione di un arco di trionfo presso l'Anfiteatro Flavio. L'arco di C., tuttora esistente, il più ricco ...
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Giornalista e uomo politico (Catanzaro 1889 - Roma 1963). Collaboratore del Secolo e dell'Avanti!, direttore dell'Ora di Palermo, fu eletto deputato socialista riformista nel 1921 e nel 1924; in quell'anno [...] dell'Alimentazione nel gabinetto Parri (1945) e dell'Istruzione nel primo gabinetto De Gasperi (1945-46). Deputato alla Costituente come democratico del lavoro, senatore (1948, 1953, 1958) come indipendente di sinistra, vicepresidente del senato. ...
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Nell’esperienza giuridica e politica romana, attività mediante la quale un determinato soggetto od organo integrava gli effetti dell’attività di un altro, di per sé non sufficiente a produrli pienamente. [...] ambito del diritto pubblico romano, l’a. indicava, in senso ancor più tecnico, l’atto con cui i membri patrizi del Senato consentivano a una delibera approvata dal comizio popolare di spiegare i suoi effetti, per es. a una legge già votata di entrare ...
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Imperatore romano (251-253 d. C.); governatore della Mesia Inferiore, fu attaccato dai Goti (250), ma fu salvato dall'imperatore Decio, che forse morì per tradimento di T. G. nella battaglia finale di [...] . La breve signoria di T. G. si segnala per l'ostilità verso i cristiani e per lo stretto accordo mantenuto col senato. Ne determinò la fine la ribellione di Emiliano, eletto imperatore dalle legioni della Mesia. T. G. e Volusiano, partiti contro di ...
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Uomo politico belga (Huy, Liegi, 1794 - ivi 1865). Sostenitore, dapprima, dell'unione con i Paesi Bassi (a tal fine fondò, 1824, il giornale Mathieu Laensbergh), dal 1828 sul nuovo giornale Le politique [...] inglese al nuovo regno. Fu successivamente ministro della Giustizia (1832-34), governatore di Namur, ambasciatore a Francoforte, e (1840) presidente del Consiglio con un gabinetto liberale e anticlericale, che però fu subito rovesciato dal senato. ...
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Uomo politico, nato a Mondovì il 17 dicembre 1874. Avvocato, deputato al Parlamento dal 1919 al 1926, fu sottosegretario alle Finanze nell'ultimo ministero Giolitti e ministro delle Finanze nei due ministeri [...] ), fu poi presidente della delegazione italiana per l'unione doganale italo-francese; ministro del Commercio Estero (1948) e, ad interim, dell'Industria e Commercio (1949); vicepresidente del Senato (1951), poi presidente di commissioni senatoriali. ...
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CARACCIOLO, Marino Ascanio
Gaspare De Caro
Come Marino Ascanio è citato negli atti concistoriali utilizzati dall'Eubel, mentre in quasi tutte le altre fonti è usato soltanto il primo prenome: è possibile [...] e, servando la servitù sua con Cesare, non e cosa che Sua Signoria non facesse per questo Stato" (Le relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, a cura di A. Segarizzi, II, Bari 1913, p. 52). Così, fin dal 17 maggio 1530, il C. scriveva a Carlo V ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...
senio
sènio s. m. [dal lat. senium, der. di senex «vecchio»], letter. ant. – Tarda vecchiaia, decrepitezza: la terza [etade] si chiama Senettute; la quarta si chiama Senio (Dante).