GIUSTINIAN, Marco
Giorgio Ravegnani
Figlio di Pancrazio, che fu uno degli ambasciatori inviati presso gli Aragonesi nel 1301, appartenne al ramo di S. Moisè della nobile famiglia veneziana. La sua data [...] di G.M. Thomas, I, Venezia 1880, nn. 68 p. 118, 69 p. 119, 102 p. 206, 112 p. 224; Le deliberazioni del Consiglio dei rogati (Senato). Serie "mixtorum", a cura di R. Cessi - P. Sambin, I, Venezia 1960, nn. 31 p. 301, 48 p. 302, 132 p. 336, 81 p. 366 ...
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CANAL, Guido (Vido), detto il Grande
Laura Giannasi
Figlio di Niccolò, veneziano; non è possibile stabilire se a lui si riferiscano alcune notizie riportate dai documenti, che ricordano con questo nome [...] ; in ottobre un savio circa un fatto di rappresaglie. Inoltre nel dicembre del 1302 un Guido da Canal presentò una proposta in Senato; infine il 20 genn. 1311 un Guido da Canal fu inviato, insieme con Pietro Zen, Vitale Michiel e Belleto Giustinian ...
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FOSCOLO, Andrea
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nel 1470, da Marco di Andrea, del ramo ai Frari, e da una figlia di Zaccaria Vallaresso di Vettore.
Il padre era ricco e aveva percorso una notevole [...] 9v, 39r, 49v; 9, cc. 19r, 22r, 25v, 28v, 29v; Ibid., Segr. alle Voci. Elez. Pregadi, reg. "A", cc. 18r, 66r; Ibid., Senato. Mar, reg. 14, cc. 23r, 37r; ibid., Delib. Secreta, reg. 35, cc. 20r e passim; Ibid., Capi del Consiglio dei dieci. Lettere di ...
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PESARO, Francesco
Giuseppe Gullino
PESARO, Francesco. – Nacque a Venezia il 4 gennaio 1740 da Leonardo di Antonio, del ramo a S. Stae, e dalla seconda moglie, Chiara Vendramin Calergi di Nicolò. La [...] Convinto antifrancese, Pesaro non si dimostrò la persona più adatta, ma, nonostante l’insuccesso, il 15 marzo 1797 il Senato lo inviò ancora da Bonaparte, a Gorizia, assieme con Giovan Battista Corner, in un estremo tentativo di evitare la catastrofe ...
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CAPOCCI, Giovanni
Agostino Paravicini Bagliani
Secondo le antiche genealogie della famiglia Capocci, risalenti al secolo XVII, il C. sarebbe stato fratello di quel "Bobo Capotianus", priore degli hostiarii [...] . di storia patria, LXXV (1952), p. 7. Sulla senatoria del C. basti rinviare alle esaurienti analisi di F. Bartoloni. Per la storia del Senato romano nei secc. XII e XIII, in Bull.dell'Ist. stor. ital. per il Medio Evo, LX (1946), pp. 51-55, 86. Il ...
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CAMPEGGI, Vincenzo
Gian Paolo Brizzi
Nacque a Bologna il 18 marzo 1517. Secondogenito del senatore Antonio Maria e di Lucrezia Guastavillani, fu avviato al mestiere delle armi. Nel 1544 partecipò con [...] 1562, abbandonò Roma, ove in sua sostituzione fu inviato Camillo Paleotti.
A Bologna il C. rioccupò il suo posto nel Senato salvo brevi interruzioni a causa di nuove missioni diplomatiche presso la corte papale, nel 1570-1571 e nel 1572 in occasione ...
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Gracco, Tiberio Sempronio
Tribuno della plebe (n. 162-m. 133 a. C.). Figlio dell’omonimo console del 177 e del 163, e di Cornelia, figlia di Scipione l’Africano; fratello maggiore di Gaio Sempronio. [...] nelle mani del nemico si dovette a G. se si giunse alla liberazione con un trattato che fu però rinnegato dal Senato. Quando (133) fu eletto tribuno della plebe, egli aveva un preciso programma politico, mirante a risolvere la crisi di cui soffriva ...
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Tribuno della plebe romano (154-121 a.C.), figlio di Tiberio Sempronio Gracco, console nel 177 e nel 163, e di Cornelia, figlia di Scipione l'Africano. Ideò leggi che miravano al ristabilimento della sovranità [...] attacchi decisivi che culminarono nella dichiarazione degli indovini che la colonia di Cartagine era infausta, sì che il senato propose l'abrogazione della legge relativa alla fondazione. G. si presentò a difenderla in Campidoglio il giorno della ...
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Nella Roma antica, classe sociale inizialmente formata dai cittadini sufficientemente ricchi da possedere un destriero nella cavalleria.
In tutto il periodo arcaico della storia greca, il termine ἱππεύς [...] e costituirono una classe di commercianti e finanzieri distinta sia dalla nobiltà terriera dei senatori sia dalla plebe. L’antagonismo tra Senato e cavalieri fu acuito dalla legislazione di C. Gracco (123-122 a.C.), per la quale i senatori erano ...
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Uomo politico romano (n. 101 a. C.); pretore (61), fu accusato di concussione (59) da Clodio, ma venne assolto e grazie all'appoggio di Cesare, suo genero, ebbe (58) il consolato; aiutò Clodio nella lotta [...] in seguito (50) fu censore. Tentò poi di conciliare Cesare e Pompeo. Dopo l'uccisione di Cesare, richiese in senato l'esecuzione del testamento e la celebrazione dei funerali; avversò le pretese di Antonio, ma fu contrario alla condanna richiesta da ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...
senio
sènio s. m. [dal lat. senium, der. di senex «vecchio»], letter. ant. – Tarda vecchiaia, decrepitezza: la terza [etade] si chiama Senettute; la quarta si chiama Senio (Dante).