LAMBERTI, Jacopo (Giacomo)
Valentino Sani
Nacque a Reggio nell'Emilia il 25 ott. 1762, secondo di quattro figli (il primo, Luigi, sarà ugualmente noto come letterato e politico nell'Italia napoleonica), [...] a cura di A. Ottolini, Milano 1927, pp. 170, 181-185, 285; E. Veggetti, Note inedite di Eugenio Beauharnais sui candidati al Senato del Regno Italico, in Rass. stor. del Risorgimento, XIX (1933), p. 117; I Comizi nazionali in Lione…, a cura di U. da ...
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MARCELLO, Lorenzo
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 19 sett. 1603, quartogenito di Andrea di Iacopo del ramo di S. Polo, dimorante a S. Vidal, e di Elena Priuli di Girolamo del ramo di S. Maurizio.
Dal [...] 15, cc. 12v, 142v; 16, c. 143; 17, cc. 142-143; 18, c. 142v; 20, c. 142; Elezioni in Pregadi, reg. 15, c. 112; Senato, Lettere provveditori da Terra e da Mar, filze 875-876, 934-936, 1059-1060, 1063, 1066-1067, 1091, 1093, 1097, 1103, 1219-1220, 1370 ...
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GRITTI, Francesco
Roberto Zago
Nacque l'11 apr. 1673, primogenito di Alessandro di Ottaviano, del ramo di S. Marcuola, e di Cristina di Giovan Donato Correggio da S. Cassiano, famiglia ascesa al patriziato [...] un ricco materiale informativo che inviò sotto forma di relazioni al Senato. Nei primi anni del Settecento lo Stato veneto aveva più volte l'amore di tutti", il G. lesse la relazione in Senato il 31 maggio 1727.
Era una disamina sullo stato del paese ...
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FOSCARINI, Michele
Roberto Zago
Nacque il 3 sett. 1574 (probabilmente a Rovigo, dove il padre era rettore) da Renier di Michele del ramo di S. Agnese e da Elisabetta di Pietro Morosini, sorella del [...] Leonardo Morosini il 18 marzo. Nella serie di dispacci che tra il marzo del 1612 e l'ottobre 1613 inviò al Senato (la consueta relazione finale non ci è pervenuta) il F. ebbe modo di esporre, non tralasciando suggerimenti, le diverse attività svolte ...
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DONÀ (Donati, Donato), Nicolò
Roberto Zago
Figlio di Filippo di Mattio e di Cecilia Loredan di Alvise, nacque a Venezia l'11 apr. 1528, nella casa di famiglia in rio terrà di S. Fosca, una delle abitazioni [...] schieramento cristiano e si batté con onore. Anche a seguito di questo evento bellico, il D. poté entrare nel 1572 in Senato come ordinario; la sua carriera ne fu avvantaggiata e, dopo aver ricoperto un altro comando in mare in qualità di governatore ...
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Uomo politico (Torino 1799 - Firenze 1869), figlio di Carlo Emanuele; avviatosi alla carriera diplomatica (addetto a Parigi e all'Aia, nel 1822 seguì al Congresso di Verona il ministro degli Esteri de [...] primo) della Pubblica Istruzione (1847), e spingendolo a concedere lo Statuto, alla cui stesura collaborò. Dopo l'armistizio Salasco formò il gabinetto, ma dovette dimettersi due mesi dopo. Senatore, fu anche presidente del senato dal 1855 al 1860. ...
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Imperatore romano d'Occidente negli anni 455-456. Nato da nobile famiglia gallica, accompagnò Ezio nelle sue campagne e fu prefetto del pretorio in Gallia. Dall'usurpatore Petronio Massimo fu creato magister [...] Marciano. Ma per influenza del comes Ricimero, che aveva acquistato grande autorità specialmente dopo le vittorie sui Vandali, il senato lo dichiarò decaduto. A Piacenza A. fu sconfitto e costretto a deporre le insegne imperiali; ebbe salva la vita ...
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Uomo politico (Steubenville, Ohio, 1814 - Washington 1869). Avvocato democratico e antischiavista, ministro della Guerra dal 1862 durante le presidenze di Lincoln e Johnson, entrò in conflitto con quest'ultimo [...] 2 marzo 1867. Rifiutatosi di rassegnare le dimissioni, fu sospeso dal presidente (1867), ma fu poi reintegrato dal senato (1868); un secondo tentativo di sospensione portò all'impeachment di Johnson da parte del Congresso. Assolto il presidente, S ...
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Uomo politico romeno (Câmpulung 1810 - Bucarest 1877). Prese parte ai moti del 1848, dopo i quali si rifugiò a Parigi. Durante e dopo il congresso europeo, che si concluse con il trattato del 30 marzo [...] 1860, contribuì alla sua caduta nel 1866, e divenne uno dei reggenti sino all'ascesa al trono di Carlo I. Presidente del senato, nel 1870 prese parte al tentativo di rivolta contro Carlo I scoppiato a Ploeşti. Arrestato, fu assolto e quindi si ritirò ...
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Patriota (L'Aquila 1791 - ivi 1871); deputato al parlamento napoletano del 1820, denunciò i difetti dell'amministrazione finanziaria (Proposta di un novello piano di finanze per il Regno di Napoli, 1820); [...] liberato solo nel 1853 e costretto all'esilio fino alla caduta dei Borboni. Eletto deputato nel 1861, passò subito al Senato, ove difese gli interessi della Chiesa in nome di quei principî cattolici che ispirarono anche i suoi Scritti polemici e varî ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...
senio
sènio s. m. [dal lat. senium, der. di senex «vecchio»], letter. ant. – Tarda vecchiaia, decrepitezza: la terza [etade] si chiama Senettute; la quarta si chiama Senio (Dante).