FABRI, Alessandro
Marina Boscaino
Nacque a Castel San Pietro (Bologna) nel 1691. Dopo un'infanzia passata nel paese natio, il padre Gianpaolo lo mandò a studiare a Bologna presso i gesuiti del collegio [...] fu senza dubbio un sonetto composto e pubblicato in occasione dell'inaugurazione di una statua di Benedetto XIV, che il Senato fece scolpire per rendere omaggio al suo massimo benefattore. Presentato al papa con lettera pubblica, procurò al F ...
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BALLI (Balle, Ballo), Tomaso (Masi)
Enzo Noè Girardi
Nato a Palermo nella prima metà del sec. XVI da Antonio, nobile palermitano, giureconsulto e maestro razionale del tribunale del Regal Patrimonio, [...] predetta, è riprodotta in principio al volume, il quale contiene ancora un sonetto del B. al granduca e la dedica al Senato di Palermo di Blasco Joppulu.
Si ignora in quale anno sia avvenuta la morte del Balli.
Tra i contemporanei lo lodano O ...
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Romolo
Tommaso Gnoli
Il mitico fondatore di Roma
La figura di Romolo è assolutamente leggendaria: non è mai esistito un personaggio con questo nome, autore delle imprese che la tradizione gli assegna. [...] la popolazione in patrizi e plebei e in tre tribù suddivise in trenta curie e in trecento genti; la creazione di un senato di trecento membri e di un esercito di tremila uomini e tre centurie di cavalieri (si noti il ricorrere del numero magico ...
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Polibio
Emanuele Lelli
Uno storico greco appassionato di Roma
Polibio è un aristocratico greco che, esiliato a Roma e protetto dalla famiglia degli Scipioni, diviene uno dei protagonisti della vita [...] mescolare gli aspetti più positivi dei diversi sistemi politici: la monarchia nel potere dei consoli; l’aristocrazia in quello del Senato; la democrazia nelle assemblee popolari (i comizi centuriati e i comizi tributi). In questo modo i tre poteri ...
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È lo Stato più vasto tra quelli dell’America Meridionale interamente compresi entro la zona temperata australe. Confina a O con il Cile, a N con la Bolivia e il Paraguay, a E con il Brasile e l’Uruguay; [...] venne deposto dai militari, capeggiati dal generale J.C. Onganía. Il governo del paese passò quindi nelle mani del presidente del senato J.M. Guido, e dal 1963 in quelle di A. Illía, vincitore delle elezioni di luglio con la Unión cívica radical ...
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(it. Portorico) Isola delle Grandi Antille che, insieme ad altre isole minori (9104 km2, con 3.971.020 ab. nel 2009), forma il Commonwealth of P., liberamente associato agli USA (dei quali adotta anche [...] è dal 1948 eletto a suffragio universale ogni 4 anni, in concomitanza con le elezioni della Camera dei rappresentanti e del Senato locali.
Nel 1952 entrò in vigore una Costituzione: P., che rimaneva soggetta alla sovranità e all’amministrazione di ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] fiorente e universale di prima, è cancellato dall’ira di Dio, come testimonia la damnatio memoriae pronunciatane dal Senato di Roma116. La fedeltà dell’autore ai valori romani controbilancia l’apocalittica denuncia di Roma come bestia demoniaca: il ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] dimostrare l'esistenza nella Roma antica di un sistema diarchico, garante dell'equilibrio politico: il potere civile del Senato e quello militare dell'imperatore. L'opera è percorsa dalla visione della funzione civilizzatrice e unificatrice del mondo ...
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CAMPANA, Cesare
Gino Benzoni
Nato attorno al 1540 all'Aquila, da una famiglia della nobiltà locale, si trasferì nel 1572 circa a Vicenza; e qui, almeno dal 1578, insegnò grammatica al seminario. Nel [...] dei letterati legnaghesi Agostino Agostini e Giovanni Fratta, del principe degli Olimpici conte Sforza Bissari, del segretario del Senato veneto Giovan Carlo Scaramelli; e lo rivelano smanioso ricercatore d'autorevoli protezioni ed avalli da parte di ...
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BISSA, Alberto
Giulio C. Lepschy
Letterato piacentino, vissuto nella seconda metà del sec. XVI. Fu al servizio di varie famiglie nobili piacentine (Scotti, Torelli, Landi) e particolarmente devoto agli [...] direttamente nel 1546 a Pier Luigi Farnese (ibid., pp. 119-121). Più tardi il B. brigò per un posto nella cancelleria del Senato, "forse di Milano", come nota il Poggiali (lettera di Ottavio Landi da Londra,ibid., p. 150); in seguito (se l'ordine ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...
senio
sènio s. m. [dal lat. senium, der. di senex «vecchio»], letter. ant. – Tarda vecchiaia, decrepitezza: la terza [etade] si chiama Senettute; la quarta si chiama Senio (Dante).