BOCCADIFERRO, Gerolamo
Piero Craveri
Nacque a Bologna nel 1552 da Francesco e Giovanna Fasanini e fu nipote del filosofo Ludovico. Avviatosi nel 1566 agli studi di lettere e filosofia, ebbe per maestro [...] Giovannini. Laureatosi nel 1577 in utroque, tenne quell'anno il corso di istituzioni nel pubblico Studio, su designazione del Senato cittadino.
Dalla cattedra di istituzioni passò nel 1581 alla lettura mattutina ordinaria del Vetus che alternò per un ...
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Nel diritto pubblico romano, la più antica fra le magistrature minori, attestata dal 5° sec. a.C.: con l’introduzione del consolato, ciascuno dei 2 consoli ebbe come ausiliare un quaestor, in origine di [...] con l’aumento delle province, con la necessità di assegnare aiutanti a ogni governatore e anche per facilitare l’incremento del senato, nel quale si entrava dopo aver esercitato la carica di questore. Una lex Cornelia, di Silla, ne fissò il numero a ...
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Giuristi, tecnici, cittadini e innovazioni costituzionali
Angelo Antonio Cervati
Tra le involontarie opportunità aperte dal dibattito sulle riforme istituzionali vi è la possibilità di riflettere sui [...] anche nutrire dei dubbi sul sistema di nomina da parte delle Regioni dei membri del nuovo Senato, così come sulle funzioni del Senato nei confronti degli enti territoriali, tanto più che non sono mancate pesanti critiche sulle responsabilità delle ...
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Valori costitutivi e modifiche testuali
Angelo Antonio Cervati
Le costituzioni rappresentano fenomeni che investono i valori della convivenza e non possono essere considerate come atti politici o normativi [...] bugie da smascherare, in Corriere della Sera, 18.9.2015; Ridola, P., Audizione dinanzi alla I Commissione del Senato, luglio 2015; Pinelli, C., Senato, Quante tesi bizzarre, in l’Unità, 3.9.2015; Zagrebelsky, G., Non umiliate il Parlamento, Il Fatto ...
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AVET, Giacinto Fedele
Filippo Liotta
Nacque a Moutiers in Tarantasia il 24 apr. 1788 dal notaio Lorenzo, sottoprefetto durante il dominio napoleonico in Savoia, e intendente nell'Alta Savoia dopo la [...] dei poveri (8 nov. 1814). Nel 1816 fu nominato sostituto fiscale generale della sua regione e il 19nov. 1819 membro del Senato della Savoia.
Nel 1831 Carlo Alberto, che aveva conosciuto l'A. a Chambéry (1823) salito al trono lo chiamò nella capitale ...
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GIUSTINIAN, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Marino di Alvise e Cassandra Gradenigo di Piero di Angelo, nacque a Venezia nel 1459. Il padre non aveva percorso una carriera politica particolarmente [...] XV, col. 157). Ripeté le stesse querimonie al suo rientro a Venezia, il 20 nov. 1512, ma riuscì solo a stancare il Senato e a suscitare l'ironia del doge Leonardo Loredan: "et più volte li fo dito strenzesse la sua relatione. Volse compir, fo tedioso ...
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Casson, Felice. – Magistrato e uomo politico italiano (n. Chioggia 1953). Dopo la laurea in Legge è entrato in magistratura come pubblico ministero nel 1980. Ha insegnato Diritto dell'ambiente all'Istituto [...] ambientale. Dal 2005 al 2010 è stato consigliere comunale a Venezia e dal 2006 al 2013 è stato eletto al Senato nelle fila prima dei Democratici di sinistra poi del Partito democratico. Nel 2015 ha vinto le elezioni primarie del centrosinistra ...
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Giurista (Parigi 1726 - ivi 1806). Nel 1789 fu deputato di Parigi agli Stati generali: membro del Comitato feudale, esercitò grandissima influenza sulle riforme legislative. Presidente dell'Assemblea nazionale [...] ). Per volere di Napoleone presiedette la commissione legislativa incaricata della redazione del codice civile, cercando di far riconoscere maggior valore al diritto delle coutumes anziché al diritto scritto. Infine (1802) fu presidente del senato. ...
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FOSCARI, Urbano
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1423, secondo dei figli maschi di Filippo di Francesco (detto Franzi) e di Elisabetta Trevisan. La famiglia era cospicua per prestigio e ricchezze, [...] abusi e malversazioni che egli non seppe reprimere, o dei quali fu addirittura connivente: il 4 sett. 1458 il Senato lo incaricava di vigilare sul comportamento del collega Bartolomeo Erizzo, la cui condotta aveva suscitato il risentimento tanto dei ...
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Giurista (Napoli 1871 - Roma 1943). Magistrato, presidente del tribunale di Massaua e poi del tribunale d'appello della Colonia Eritrea (1899-1905), prodigò la sua opera per l'ordinamento giudiziario delle [...] regionali, fu il primo presidente della Corte di cassazione del regno. Senatore del regno dal 1924, vicepresidente del senato. Socio nazionale dei Lincei (1932). Organizzò e diresse (1937-40) il Nuovo Digesto Italiano, in collaborazione con A ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...
senio
sènio s. m. [dal lat. senium, der. di senex «vecchio»], letter. ant. – Tarda vecchiaia, decrepitezza: la terza [etade] si chiama Senettute; la quarta si chiama Senio (Dante).