BRAGADIN, Lorenzo
Gino Benzoni
Patrizio veneziano, nacque il 22 giugno 1638, secondo altre indicazioni il 22 genn. 1639, da Girolamo (1610-1669) di Lorenzo e da Chiara di Gabriel Zorzi.
Figura austera [...] morì nel 1704.
Fonti eBibl.: Lettere del B. da Bergamo sottoscritte da solo o col podestà in Arch. di Stato di Venezia, Senato Secreta. Dispacci rettori e altre cariche (Bergamo), ff. 63, 64, 65; e Capi del Consiglio dei X. Lettere di rettori e altre ...
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BARBARIGO, Andrea
Angelo Ventura
Nato verso il 1500 da Gregorio, figlio del doge Marco, si avviò assai presto a una brillante carriera politica, cercando di anticiparne i tempi con un'impazienza che [...] , giorno in cui si presentò in Collegio assieme al collega per fare la consueta relazione.
Nel 1538 poté entrare in Senato col pagamento di 500 ducati, ma, conscio dell'impopolarità di tali sistemi presso la maggior parte del patriziato, preferì non ...
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Zagabria
Capitale della Croazia. È nominata per la prima volta nel 1093, quando Ladislao il Santo re d’Ungheria vi eresse un vescovato. La città ecclesiastica con le sue chiese e i suoi conventi si sviluppò [...] indipendente dalla città ecclesiastica un comune libero di artigiani e commercianti, retto da un giudice coadiuvato da un senato elettivo (Grič o Gradec). La città venne presto fortificata trovandosi continuamente in lotta con la città ecclesiastica ...
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gens
Nella Grecia (genos) e in Roma antica (gens), gruppo di famiglie che riconosceva un’origine comune. In Grecia, con la nascita dei regimi aristocratici il genos divenne una casta chiusa, funzionale [...] famiglie patrizie, il cui potere era basato sul possesso fondiario, inteso come proprietà gentilizia vera e propria. Il primo Senato era composto da membri delle gentes (prima 100, poi 300). Con la conquista della parità politica, le famiglie plebee ...
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Alessandro de' Medici primo duca di Firenze. - Ultimo discendente del ramo primogenito dei Medici, governò in modo tirannico e legando sempre più i suoi domini a Carlo V.
Vita e attività
Figlio naturale [...] e poi (1532) quello ereditario di duca. La costituzione del nuovo principato prevedeva un Consiglio di 200 e un Senato di 48 membri, più un Consiglio ristretto di 4 senatori rinnovabili trimestralmente: tentativo di equilibrio che non riuscì, giacché ...
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Uomo politico (Saint-Omer 1801 - Parigi 1888). Secondogenito di Lazare-Nicolas, visse dal 1815 al 1823 col padre in esilio in Germania; ritornato, dopo la morte di questo, in patria, aderì al sansimonismo [...] Pubblica Istruzione; si dimise per l'ostilità dei cattolici e conservatori al suo progetto di riforma scolastica. Schieratosi contro Napoleone III, fu deputato di opposizione dal 1864; conservò il mandato nel 1871-75 ed entrò nel 1875 in senato. ...
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Nella Repubblica romana, colui che teneva un comando militare o un’amministrazione provinciale per essere stato console l’anno precedente.
L’istituzione nacque dal diverso funzionamento del principio della [...] il console, però, non era più tale, ma stava in vece del console (pro consule). Da questa prassi trasse profitto il senato per lasciare che il console scaduto continuasse in carica per tutto un altro anno, quando fosse riconosciuta l’impossibilità di ...
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Famiglia nobile; consignori di Revigliasco (sec. 14º), costituiscono il ramo primogenito della famiglia Balbo Bertone; hanno per capostipite un Salio Bertone (seconda metà sec. 13º). Nel 1430 Benvenuto [...] dei Bertone; Camillo, che iniziò la linea dei Balbo. Alla linea primogenita appartenne Ernesto (1837-1909), uomo politico, vicepresidente del senato nel 1900 e per molti anni sindaco di Torino. Il secondo ramo ottenne (1885) il titolo di marchese di ...
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Uomo politico francese (Aurillac 1857 - Parigi 1932). Di famiglia operaia, giornalista, deputato radicale alla Camera nel 1888, fu ministro delle Finanze nel 1895 in un gabinetto di soli radicali e governatore [...] nel 1921, dopo un breve riavvicinamento alle sinistre (ministro delle Finanze - 1921-22 - nel governo Briand e presidente del Senato - 1927-31 - eletto come candidato delle sinistre), il 14 maggio 1931 successe a G. Doumergue come presidente della ...
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Nella Roma repubblicana, il pretore dell’anno precedente, lasciato o destinato al comando di un esercito o alla amministrazione di una provincia in forza della prorogatio imperii. La pratica, risalente [...] (giurisdizioni civili e criminali) per poi avere nell’anno successivo, in qualità di p., l’amministrazione di province o i comandi militari. Legati pro praetore si dissero coloro che il Senato o l’imperatore mandavano come governatori delle province. ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...
senio
sènio s. m. [dal lat. senium, der. di senex «vecchio»], letter. ant. – Tarda vecchiaia, decrepitezza: la terza [etade] si chiama Senettute; la quarta si chiama Senio (Dante).