Per il Consiglio dei ministri v. ministro, App.
Il Gran Consiglio (XI, p. 196).
In virtù della legge 14 dicembre 1929, n. 1099, del decr. legge 19 dicembre 1935, n. 2121 (convertito in legge 2 aprile 1936, [...] Roma.
b) Appartengono al Gran Consiglio a cagione degli uffici che ricoprono e per la durata di essi: 1. il presidente del Senato e il presidente della Camera dei deputati; 2. i ministri segretarî di stato per gli Affari esteri, per l'Interno, per la ...
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POLACCO, Vittorio
Emilio Albertario
Giurista, nato a Padova il 10 giugno 1859, morto a Roma il 7 luglio 1926. Incaricato nell'università di Padova nel 1885-86, ordinario di diritto civile a Modena nell'anno [...] a cui sono da aggiungere quelli sulla Transazione (Roma 1921) e sul Possesso (Roma 1922). Da quando entrò in senato, diede opera efficacissima alle riforme legislative. Relatore sul disegno di legge sulla cittadinanza (13 luglio 1912), contribuì con ...
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Pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione
Paola Malanetto
Il d.l. 8.4.2013, n. 35, convertito con modificazioni, dall'art. 1, l. 6.6.2013, n. 64, affronta l’ormai cronico ritardo nei pagamenti [...] quanto riferito nel corso dell’audizione della Banca d'Italia presso le Commissioni speciali riunite della Camera e del Senato il 28.3.2013 ciò è imputabile al fatto che gli attuali sistemi contabili delle pubbliche amministrazioni non permettono ...
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BO, Giorgio
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Sestri Levante (Genova) il 4 febbr. 1905 da Silvio, banchiere, e da Maria Rosa Bo. Compiuti gli studi secondari presso un collegio di Chiavari, retto dai padri [...] imprese pubbliche con il mandato parlamentare.
Con l'inizio della seconda legislatura, il B. divenne uno dei vicepresidenti del Senato fino al 19 maggio 1957, quando, formato fi governo Zoli, subentrò a G. Togni come titolare del ministero delle ...
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LOSA, Nicolò
Angelo Torre
Nacque intorno al 1564 da Alessandro e forse dalla seconda moglie di questo, Secondina Della Porta di Nicolò, sposata in data imprecisata dopo la morte della prima moglie, [...] di Stato e referendario, con lo stipendio di scudi 500 di 3 libbre, e nel 1599 divenne senatore ordinario nel Senato piemontese. Ebbe anche la cittadinanza torinese. Fu in seguito governatore vicario di Chieri e presidente del Consiglio presidiale di ...
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FABBRO, Angelo Antonio
Paolo Preto
Nato a Valdobbiadene (Treviso) il 3 giugno 1711 da Battista e Maddalena Bottoglia, studiò nel seminario di Padova e si laureò in teologia e diritto civile e canonico [...] di spegnere sul nascere un incendio che rischiava di riprodurre a Venezia un "caso Giansenio", e di Andrea Tron, il Senato optò per una decisione drastica: la "pagina" era "imprudente, oscura e pericolosa", il F., che sin'allora aveva tenuto solo ...
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BRUSTOLON, Giandomenico
Alberto Postigliola
Nacque a Venezia nel 1747 da Giovanni Battista, di "onesta famiglia" originaria del Cadore. Mostrò precoce predisposizione allo studio delle scienze e alla [...] . Maria Bressa vescovo di Concordia,quando nel 1815 rinunciava al patriarcato di Venezia, Padova 1817).
Chiamato dal Senato della Repubblica veneta, insegnò diritto civile nell'Accademia dei Nobili della Giudecca fino al 1797, allorché gli statuti ...
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Elemento e/o strumento organizzativo della persona giuridica necessario per poter divenire centro di imputazione di situazioni giuridiche: una persona giuridica agisce attraverso i propri organi. Sia gli [...] e di indipendenza, concorrono all’esercizio della funzione di governo (per es., capo dello Stato, Camera dei deputati, Senato, Consiglio dei ministri ecc.); sono organi ordinari quelli che formano l’apparato amministrativo dello Stato.
Gli organi in ...
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Uomo di stato e patriota, nato a Savona l'8 giugno 1838. Studiò prima nella città natale, frequentando la scuola di rettorica degli scolopî, e poi a Torino, ove si iscrisse alla facoltà di legge, laureandosi [...] del progetto per l'approvazione dei trattati Lateranensi, che egli, fra unanime dimostrazione del senato, dichiarò di votare con lo stesso spirito col quale aveva votato nel 1871 la legge delle guarentigie. Della sua attività di cultore degli studî ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] Pietro II morì già nel 1730, frustrando in tal maniera parecchi piani accuratamente studiati. Il potere era nelle mani del senato, del sinodo e del supremo consiglio segreto.
La corona fu offerta ad Anna, duchessa di Curlandia, nipote di Pietro il ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...
senio
sènio s. m. [dal lat. senium, der. di senex «vecchio»], letter. ant. – Tarda vecchiaia, decrepitezza: la terza [etade] si chiama Senettute; la quarta si chiama Senio (Dante).