VERARDI, Carlo
Martina Colazzo
– Nacque a Cesena nel 1440 dalla nobile famiglia Verardi. Non sono noti i nomi dei genitori.
Originari di Lodi, dove possedevano diversi castelli, i Verardi sono attestati [...] Raffaele Riario. L’Argumentum e il Prologus sono stati composti da un allievo, nonché nipote dell’autore in senari giambici impuri. La tradizione non è univoca nell’attribuzione di questi versi: alcuni testimoni li assegnano a Bartolino Verardi ...
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TORTI, Giovanni Battista Pietro Maria
Gabriele Scalessa
– Nacque a Milano il 24 giugno 1774 da Carlo Giuseppe e da Bianca Malacrida (il giorno di nascita è posticipato al 28 giugno in Mauri, 1894, p. [...] viveva), ma che gli fu revocato due anni dopo.
Compose l’inno Le cinque giornate di Milano (1848), in versi senari, su fogli volanti, poi inserito nell’opuscolo Versi inediti di Alessandro Manzoni, di Giovanni Torti e di Tommaso Grossi pubblicati ...
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Nacque in Reggio d'Emilia, forse lo stesso giorno che fu battezzato, 8 settembre 1474. Un ramo della sua stirpe, ch'"ebbe l'antiqua origine in Bologna", e il cognome da Riosto, piccolo borgo tra gli Appennini [...] per la monotonia e lo stento degli endecasillabi sdruccioli non rimati, che l'autore adottò per la somiglianza loro coi senarî giambici latini. La tela di quelle due si accosta più agl'intrecci delle commedie latine, presentando la Cassaria l'amore ...
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ROSSI, Luigi (Aloigi de Rossi, Aloysius de Rubeis). – Definito «Neapolitanus» nei documenti, nacque nel 1597/1598, forse a Torremaggiore in Capitanata (diocesi di San Severo)
Alessio Ruffatti
, di dov’era [...] poetico-musicali si distinguono le forme chiuse, come le numerosissime ariette brevi, spesso strofiche, intessute di versi misurati (come i senari di La bella più bella), e le forme aperte o multisezionali (come in Or ch’in notturna pace), laddove i ...
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MORLINI, Girolamo
Franco Pignatti
MORLINI (Morlino, de Morlinis, Merlino), Girolamo. – Non ne sono noti documentalmente il luogo e la data di nascita, così come l’origine della famiglia. Non è infatti [...] intitolato Comedia, in esametri, preceduto dal prologo e dall’argomento, e chiuso da un congedo di quattro versi, tutti in senari giambici. Manca un vero intreccio. Il personaggio di Leucasia, la quale, amata a un tempo da Oreste e da Protesilao ...
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PETRONIO
Vincenzo Ussani
. Autore di un racconto, o, se vogliamo adoperare parola moderna, romanzo latino, che nei manoscritti porta il titolo di Satirae o di Satiricon ed è attribuito a un Petronio [...] . Tra queste inserzioni, due in bocca di Eumolpo hanno richiamato l'attenzione degli studiosi di storia letteraria. Una poesia in senarî, che ha tutta l'aria di un pezzo tragico narrativo sulla presa di Troia, è data come un'improvvisazione del ...
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Antichità. - La poesia didattica appartiene al medesimo ceppo dell'epica; una distinzione teoretica, come fra due generi essenzialmente diversi, non è stata fatta dagli antichi, né si poteva fare, quando [...] adoperasse tale forma di verso non ci sorprenderebbe neppure s'egli non avesse avuto, in questo, precedenti: trimetri, senarî, settenarî trocaici (questo è infatti il metro dei suoi Pragmatica, che avevano pure argomento letterario) ben si convengono ...
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Nel 1952 P.P. Pasolini, nell'introduzione all'antologia della Poesia dialettale del Novecento, a cura sua e di M. Dell'Arco, forniva il primo ragionato bilancio della produzione dialettale in Italia nella [...] si coniuga con i modelli remoti del volgare umbro-marchigiano. Moderna e preziosa al tempo stesso, nella misura breve del verso (senari e settenari) e nell'uso della rima, la sua lirica è espressione di una condizione di smarrimento senza scampo e si ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] italiani in Beltrami 20024: 181-205).
Sono possibili anche altre forme doppie (doppio ottonario, doppio settenario, doppio senario, doppio quinario). Decisamente meno diffuse, per quanto possibili, le denominazioni del tipo: eptasillabo, pentasillabo ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] ripetizione di versi, con metri che spesso includono ottonari, settenari o quinari, ma anche decasillabi o versi doppi (senari o settenari) o, più raramente, versi brevissimi (Coletti 2005: 25-27).
Dal punto di vista morfosintattico, normale è ...
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senario
senàrio agg. e s. m. [dal lat. senarius «formato da sei», der. di seni «a sei a sei, sei per volta», distributivo di sex «sei»]. – 1. Verso composto di sei sillabe (o, più propriam., di sei «posizioni metriche», se si tiene conto dei...
dodecasillabo
dodecasìllabo agg. [dal gr. δωδεκασύλλαβος, comp. di δώδεκα «dodici» e συλλαβή «sillaba»]. – Di dodici sillabe (o, più propriam., di dodici «posizioni metriche»: v. endecasillabo): verso d. (o assol. dodecasillabo s. m.), verso...