RUSSOLO, Luigi Carlo Filippo
Pierfranco Moliterni
Nicola Zito
RUSSOLO, Luigi Carlo Filippo. – Nacque il 30 aprile 1885 a Portogruaro (Venezia) da Domenico, orologiaio, organista e direttore della schola [...] i vari timbri degli intonarumori), insieme all’arco enarmonico, che era in grado di scandagliare «le frazioni più piccole del semitono col sistema enarmonico» (Luciani, 1926, p. 318).
Nel 1926 prese parte alla XV Biennale di Venezia, dove presentò l ...
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NICOLA da Capua
Carla Vivarelli
NICOLA da Capua (Nicolaus de Capua). – Teorico e compositore, nacque a Capua presumibilmente intorno al 1390, considerando che nel 1415 aveva già compiuto il suo iter [...] modo in cui vengono presentate esse sembrano infatti intese, più che a evitare il tritono melodico, a introdurre il semitono cromatico laddove svolga la funzione di subfinalis, una sorta di moderna ‘sensibile’ (il leading tone inglese) che risolve ...
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FUSELLA, Gaetano
Salvatore De Salvo
Nacque a Napoli il 16 apr. 1876 da Luigi e da Maria Iaccarino. Appartenente a una agiata famiglia della borghesia napoletana, fu avviato sin dall'infanzia allo studio [...] artistico, presentò alla commissione, presieduta da G. Martucci, una Monografia sul metodo per violino secondo il sistema del semitono del professor Sevcîk di Praga, nonché alcune composizioni per violino e pianoforte.
Vinta la cattedra di viola e ...
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È la seconda lettera dell'alfabeto romano, donde proviene il suo nome (bi in italiano, be in quasi tutte le altre lingue europee: in latino esso sonava be) e la sua forma in tutte le scritture derivate [...] ; ebbe forma rotonda (e ne venne l'espressione b rotundum o b molle) quando rappresentò il suono si abbassato di un semitono. Per il suo uso nella scala generale dell'epoca guidoniana (sec. XI), v. alfabeto musicale. Poco dopo l'epoca guidoniana e ...
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GUIDO d'Arezzo (Guido Aretinus)
Cesarino Ruini
Monaco benedettino e teorico della musica attivo nella prima metà dell'XI secolo, il suo nome è legato a un gruppo di scritti di teoria musicale trasmessi [...] dell'esacordo stesso, in modo tale che le sillabe Mi-Fa coincidessero sempre con i punti critici occupati da un semitono. Chiaramente derivata dalla nozione dell'affinità tra i suoni (capitoli 7-9 del Micrologus), essa servì allo scopo pratico di ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] pari di quelli terminati in -(σ)σος (attico -ττος) e in -σ(σ)α, attestano un tipo linguistico non indoeuropeo né semitico, il cui dominio si estendeva dall'Asia Minore alle isole egee e al continente greco. Occorre appena ricordare il monte Παρνασσός ...
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PIANOFORTE
Arnaldo BONAVENRTURA
Gastone ROSSI-DORIA
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. Da una fusione del clavicembalo, strumento a pizzico, col clavicordo, strumento a tocco, nacque il pianoforte, l'invenzione del quale è dovuta [...] producenti un bemolle: onde si adopera un'accordatura intermedia, dividendo la scala in dodici semitoni uguali, sì che il semitono valga da semitono diatonico e da due semitoni cromatici e che il tasto nero serva tanto da diesis per la nota inferiore ...
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È una delle due inseparabili manifestazioni della tonalità, cioè dell'ordine dei rapporti fra suoni di varia altezza. Quando i suoni si combinano simultaneamente, ha luogo l'armonia; invece quando si combinano [...] più nella Sagra della Primavera Igor Stravinski dava, p. es., una stessa frase a due strumenti a un semitono di distanza, perché si sentisse essenzialmente l'ondulata linea melodica, escludendo ogni precisa sensazione armonica; e allora il maestro ...
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GANASSI (Ganassi dal Fontego), Silvestro di
Pacifica Artuso
Nacque nel 1492, secondo vari repertori in una località del Veneziano denominata Fontego o Fontigo. Il G. fu in primo luogo un profondo conoscitore [...] e dei procedimenti tecnici da affrontare, come ad esempio il pizzicato, il vibrato, il legato, l'esecuzione dei trilli per semitono, per tono e per terze. La Regola Rubertina suggerisce certo l'idea di una grande padronanza tecnica, di un virtuosismo ...
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ALBONESI, Afranio degli
Luigi Ferdinando Tagliavini
Nato ad Albonese (Lomellina) nella seconda metà del sec. XV (circa 1460-1467), si trasferì ancor giovinetto alla corte di Ferrara e in questa città [...] sinistra, era accordata una quarta sopra (do2-mi3); speciali chiavi supplementari permettevano poi di spostare ogni nota di semitono. Il phagotus poteva dunque produrre due voci contemporaneamente, ma, informa l'anonimo autore del metodo, un'altra ...
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semitono
semitòno s. m. [comp. di semi- e tono1]. – In musica, nel sistema temperato, l’intervallo più piccolo, equivalente alla metà di un tono; può essere diatonico (quando corrisponde a una seconda minore, per es. mi-fa) o cromatico (quando...
semitico
semìtico agg. [der. di semita, sul modello del ted. semitisch] (pl. m. -ci). – Relativo a un gruppo di lingue (accadico, fenicio, ebraico, aramaico, arabo, etiopico, ecc.), parlate da popolazioni antiche e moderne dell’Asia sud- occidentale...