BETILO (βαίτυλος baetylus; da bēt el, parole semitiche che significano "casa del dio", e dio stesso)
G. Lilliu
Un'iscrizione proveniente dal Mithraeum di Dura chiama maṣṣēbōt o "bètilo" il dio della [...] confrontabili con un esemplare da Cherchel (Tunisia).
Malta partecipa già delle concezioni e dello spirito della civiltà religiosa semitico-occidentale (punica) che, per quanto non abbia mancato di lasciar sue tracce nella Sicilia dell'O, ha impresso ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Europa tra preistoria e protostoria
Daniela Cocchi Genick
Gli aspetti archeologici del culto dal neolitico all'età del bronzo
L'interpretazione del significato [...] Al culto delle pietre piantate verticalmente nel suolo, documentato anche nel Vicino Oriente e in modo particolare nel mondo semitico, possono essere collegati i menhir, blocchi di pietra di forma allungata e dimensioni variabili, grezzi o talora ...
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Vedi ANATOLIA dell'anno: 1958 - 1973
ANATOLIA (᾿Ανατολία)
G. Garbini
L'A., termine moderno per indicare la parte occidentale dell'Asia Minore degli antichi (᾿Ασία ἡ ἐλάττων, Asia Minor), si presenta [...] , nei quali però l'elemento etnico hittita si trovava in minoranza rispetto a quelli preesistenti, e cioè quello semitico (Fenici e specialmente Aramei) e quello hurritico.
È inoltre possibile che, respinta dagli Egiziani, l'invasione dei Popoli ...
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Vicino Oriente antico. Ceramica e vetro
Stefania Mazzoni
Ceramica e vetro
Ceramica: evoluzione tecnica
La ceramica si afferma nelle società neolitiche mature, che elaborano, dopo un’intensa pratica [...] è la pasta vitrea colorata. La produzione e il commercio di lingotti e di prodotti finiti di pasta vitrea (mekku in semitico di Nordovest, eḫlipakku in hurrita) muoveva soprattutto dalla Siria-Pa - lestina e dal regno di Mitanni verso l’Egitto, la ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] una funzione complementare rispetto ai rilievi figurati, ricoprendo a volte da sole l'intera facciata di un ortostato.
Nell'ambiente semitico di Siria, dove all'inizio del I millennio a. C. è adottata la s. alfabetica fenicia, è difficile parlare di ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le grandi isole al centro del Mediterraneo: Sicilia, Sardegna, Corsica
Sergio Rinaldi Tufi
Francesca Romana Stasolla
Le grandi isole al centro del mediterraneo: [...] a Nora non è un caso isolato nella Sardegna romana: lo ritroviamo anche a Tharros nel cosiddetto “tempio a pianta di tipo semitico”, in realtà non molto ben comprensibile, e nel tempio di Antas presso Iglesias, dove è inserito (doppio e preceduto da ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] un’unica famiglia, chiamata congo-sahariana.
La famiglia afroasiatica presenta cinque rami. Il primo, l’egiziano, è estinto. Del semitico sono parlate varietà di arabo in A. settentrionale e amarico, tigré, tigray e altre in Etiopia. I rimanenti rami ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] perifrastiche. I verbi si dividono in due classi: forti e deboli; si individua una distinzione di coniugazioni, sul tipo semitico, e si distinguono due modi, perfetto e imperfetto. Nello stadio copto il sistema muta radicalmente e tre o quattro ...
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Scienza egizia. La trasmissione del sapere
Jan Assmann
Jürgen Osing
La trasmissione del sapere
Grammatologia
di Jan Assmann
Si definisce 'grammatologia' la scienza che studia la scrittura, non solo [...] (da volvere), da una radice che significa "arrotolare, avvolgere", presente anche nell'ebraico megillah, "rotolo librario" (egizio ḏʒ = semitico gl, anche in gilgal, "cerchio") (cfr. Weber 1969, pp. 98-99). I rotoli erano conservati in casse, spesso ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. La Mesopotamia
Francesca Baffi
Frances Pinnock
Rita Dolce
Antonio Invernizzi
Roberta Venco Ricciardi
Carlo Lippolis
Hartmut Kühne
Gian Maria Di Nocera
Roger [...] dei sigilli cilindrici con quelli a stampo, dovuta alla diffusione dell'aramaico come lingua ufficiale dell'impero: questa lingua semitica non si incideva su tavolette, ma si scriveva su rotoli di papiro e richiedeva, quindi, un diverso tipo di ...
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semitico
semìtico agg. [der. di semita, sul modello del ted. semitisch] (pl. m. -ci). – Relativo a un gruppo di lingue (accadico, fenicio, ebraico, aramaico, arabo, etiopico, ecc.), parlate da popolazioni antiche e moderne dell’Asia sud- occidentale...