Linguista italiano (Portalbera, Pavia, 1911 - Bologna 1988), allievo di G. Bottiglioni; prof. univ. dal 1956, ha insegnato glottologia nell'univ. di Bologna. Si è occupato di sanscrito, di greco (Grammatica [...] storica della lingua greca, 1963), di linguistica generale (Linguistica e umanismo, 1983), di rapporti tra semitico e indoeuropeo, di dialettologia italiana. Negli anni Sessanta è stato uno dei linguisti più attivi nell'aggiornamento degli studî ...
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Branca dell’archeologia che studia le epigrafi (iscrizioni incise nel bronzo o nel marmo) antiche.
E. orientale
Lo studio dell’e. è fondamentale per le antiche civiltà orientali, in alcune delle quali [...] per la ricostruzione dell’antica civiltà yemenita, e le iscrizioni nordarabiche safaitiche, lihyanite e thamudene. Un ultimo gruppo semitico è costituito dall’ e. etiopica, che all’inizio dell’era cristiana testimonia il sorgere del regno di Aksum ...
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Specie di patibolo composto di due legni, uno diritto e uno traverso, su cui si legavano o s'inchiodavano i condannati. Il supplizio della croce, comune specialmente nell'Oriente semitico, come a Cartagine, [...] non fu adoperato dai Greci che raramente; era considerato come un mezzo infamante e tremendo di dare la morte, e si riservava agli schiavi, ai briganti, ai disertori: Dionigi di Siracusa fece crocifiggere ...
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Islamista, arabista ed etiopista (Torino 1892 - Roma 1964); già direttore generale degli Affari politici al ministero dell'Africa Italiana, quale ministro plenipotenziario, fu capo missione in Africa e [...] Oriente e direttore dell'Istituto italiano di cultura a Beirut. Fra i suoi numerosi studî, spesso fondamentali, nel campo semitico e in quello cuscitico, si ricordano: La dottrina dell'Islam (1935; 2a ed. 1940); Introduzione alla lingua ometo (1938 ...
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Tredicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma maiuscola (N) è simile a quella già posseduta dall’alfabeto fenicio. La forma minuscola deriva da quella della minuscola antica romana e [...] della semionciale, attraverso le trasformazioni imposte al suo disegno dalla minuscola carolina e dall’umanistica. Il nome semitico della lettera, nūn, passò come νῦ al greco, divenuto en in latino.
Il valore fonetico della lettera n è in tutte le ...
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Semitista italiano (Roma 1931 - ivi 2017), prof. a Napoli, Pisa (Scuola normale) e Roma, socio naz. dei Lincei (1990). Ha studiato le lingue semitiche da un punto di vista storico comparativo e i diversi [...] ebraica (1998); Il ritorno dall'esilio babilonese (2001); Mito e storia nella Bibbia (2003), Introduzione all'epigrafia semitica (2006). Nel 2007 è stato pubblicato in suo omaggio il volume L'opera di Giovanni Garbini. Bibliografia degli scritti ...
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Tell Açana Centro della Turchia, corrispondente all’antica città di Alalakh. È stata abitata ininterrottamente dalla metà del 4° millennio a.C. all’inizio del 12° sec. a.C. Centro di un piccolo regno sotto [...] l’influenza culturale mesopotamica e poi egiziana, in seguito entrò a far parte dello Stato semitico di Yamkhad e divenne residenza reale. Più tardi tornò sotto il controllo egiziano; iniziò quindi un periodo dei più fiorenti (1450-1370 a.C. ca.), ...
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Vicino Oriente antico. Il computo del tempo
Maria Giovanna Biga
Antonio Panaino
Il computo del tempo
I giorni
di Maria Giovanna Biga
Le unità di misura del tempo presso le popolazioni del Vicino Oriente [...] sistema dei calendari mensili
di Maria Giovanna Biga
I giorni formavano il mese (sumerico iti, accadico warḫu e, dalla stessa radice semitica, yrḫ a Ugarit e yeraḥ in Giudea e in Israele). Il segno per mese, iti/itud, era composto dal segno sumerico ...
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Principio su cui si basa la grafia fonetica semitica ed egizia (dove è parallela al geroglifico); consiste nell’assegnare a un segno in origine pittografico il valore della consonante iniziale della parola [...] da esso rappresentata: così il segno indicante la «mano» vale y nelle scritture semitiche, perché la parola «mano» è in semitico yōd. Uno dei sistemi di numerazione greca prevedeva che i numeri fossero indicati con la lettera iniziale del loro nome ( ...
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Linguista (Gorizia 1829 - Milano 1907); prof. (dal 1861) all'Accademia scientifico-letteraria di Milano; socio nazionale dei Lincei (1875). Coltivò dapprima i più svariati campi della glottologia (Studî [...] orientali e linguistici, I-III, 1854-61; Zigeunerisches, 1865; Studî ario-semitici, 1865, intesi a dimostrare la comune origine dell'indoeuropeo e del semitico), ma poi si restrinse sempre più all'indagine delle lingue indoeuropee e a studî ...
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semitico
semìtico agg. [der. di semita, sul modello del ted. semitisch] (pl. m. -ci). – Relativo a un gruppo di lingue (accadico, fenicio, ebraico, aramaico, arabo, etiopico, ecc.), parlate da popolazioni antiche e moderne dell’Asia sud- occidentale...