Appellativo comune della divinità maschile presso i Semiti, e spesso anche nome proprio di essa.
Il nome comune ba‛al si trova usato in semitico in varie accezioni dell'idea fondamentale di "possessore"; [...] 16, in Migne, Patrol. Lat., XXXIV, col.797). Un'interpretazione diversa è seguita da altri storici delle religioni semitiche, secondo cui i varî B. erano divinità individuali ed essenzialmente locali, e ad essi si attribuiva soprattutto l'irrigazione ...
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BABILONESE, Arte
G. Furlani
Di arte b. non si può parlare propriamente che dal tempo dello stabilirsi della I dinastia di Babilonia, quando questa città fu fatta capitale del nuovo regno semitico nel [...] 18oo circa a. C.
L'arte b. ha mantenuto i tratti fondamentali delle precedenti arti sumerica (v.) e accadica (v.): rigidità nella raffigurazione, convenzioni severe nella rappresentazione del corpo umano, ...
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LANDSBERGER, Benno
Assiriologo, nato il 21 aprile 1890 a Friedek (Austria). Compì i suoi studî all'univ. di Lipsia, dove si laureò nel 1913. Nella stessa università fu poi professore e direttore dell'Istituto [...] Semitico dal 1929 al 1935. In seguito, dal 1935 al 1948, fu professore nell'univ. di Ankara (Turchia). Trasferitosi negli Stati Uniti, dal 1948 al 1955 fu professore di assiriologia nell'Oriental Institute dell'univ. di Chicago e conredattore dell' ...
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Vedi DURA-EUROPOS dell'anno: 1960 - 1994
DURA-EUROPOS (τὰ Δοῦρα, Εὔρωπος, Eurōpus)
¿ M. Rostovzev
A. Perkins
M. Rostovzev
A. Perkins
G. Garbini
Colonia macedone, fondata probabilmente da un satrapo [...] dimoravano in case di tipo orientale, con una parte riservata alle donne. Vestivano ed erano armati alla maniera orientale, parthico-semitica, e usavano più i prodotti dell'arte locale che della greca.
Certo nel periodo parthico e romano D. era città ...
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Nome babilonese e assiro, di origine sumerica, di una categoria importante di sacerdoti della Mesopotamia antica. Il m. era il sacerdote scongiuratore e incantatore, colui che eseguiva gli atti magici, [...] più o meno lo stesso sacerdote che in semitico era chiamato āshipu. ...
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Divinità dell'antica religione greca, assai confuse e incerte così nella loro origine come negli elementi che vennero via via a modificarne l'aspetto primitivo. Il nome risale indubbiamente al semitico [...] kabīrīm, che significa "i grandi, i potenti"; e infatti i Cabiri sono spesso designati dai Greci come ϑεοὶ μεγάλοι, δυνατοί, ἰσχυροί, dai Romani come dii magni, potentes, valentes. Presso i Fenici i Cabiri ...
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Nome, penetrato nel mondo greco-romano, di una divinità femminile fenicia, che è menzionata anche nell'Antico Testamento e che, in forma più o meno modificata, è attestata in tutto il mondo semitico come [...] culto di Astarte lo sposo divino appare in aspetto giovanile, e largamente diffuso doveva essere il mito di origine non semitica (v. tammuz), secondo il quale lo sposo giovanetto veniva ucciso e, pianto lungamente dalla sposa, risorgeva poi a nuova ...
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(arabo al-Ḥaḍr) Antica fortezza della Mesopotamia, ubicata nel Governatorato di Ninawa (Iraq), a S di Mossul e a O di Assur. Nel 2° sec. d.C. e per una parte del 3°, H. fu capitale di un piccolo Stato [...] semitico indipendente. Occupata dai Romani nel 3° sec. per un breve periodo e quindi evacuata, fu conquistata verso il 250 dal re di Persia Shāhpūr I, dopo un memorabile assedio ricordato nella tradizione araba e persiana. Era già abbandonata e in ...
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RYCKMANS, Gonzague
Semitista belga, nato ad Anversa nel 1887. È stato prof. di Sacra Scrittura al Grand Séminaire di Malines dal 1920 al 1930 e dal 1930 insegna filologia semitica nella università di [...] Lovanio.
Dopo aver dato contributi riguardanti altre zone del mondo semitico (Het Boek Genesis, aangeteekend, Bruges 1926; Grammaire accadienne, Lovanio 1938) si è rivolto soprattutto a studî sull'Arabia meridionale preislamica. Fin dal 1927 ha ...
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Sargon di Akkad
Fondatore della dinastia di Akkad, regnante tra il 2335 e il 2280 circa. Funzionario del re di Kish Ur-Zababa, a seguito di un colpo di mano divenne re di Kish, il regno più importante [...] della Mesopotamia centrale, a popolamento semitico. Fondò poi una nuova capitale ad Akkad. Si spinse nel Sud, battendo Lugalzaggesi di Uruk e gli altri re delle città-Stato sumeriche, e arrivando fino al «Mare inferiore» (Golfo Persico). La pretesa ...
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semitico
semìtico agg. [der. di semita, sul modello del ted. semitisch] (pl. m. -ci). – Relativo a un gruppo di lingue (accadico, fenicio, ebraico, aramaico, arabo, etiopico, ecc.), parlate da popolazioni antiche e moderne dell’Asia sud- occidentale...