Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sabatino Moscati
Giovanna Pisano
Insigne orientalista di fama internazionale, scopritore della civiltà fenicia e punica, ha fondato in Italia, a livello istituzionale, gli studi sul Vicino Oriente antico, [...] anni tra il 1956 e il 1963 sulle origini e l’identità dei Semiti (I predecessori d’Israele. Studi sulle più antiche genti semitiche in Siria e Palestina, 1956; Chi furono i Semiti, «Memorie dell’Accademia dei Lincei», s. VIII, 1957, 8, pp. 1-51; The ...
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FARINA, Giulio
Sergio Bosticco
Nato a Frascati presso Roma il 31 maggio 1889 da Gioacchino e da Maria Formilli, manifestò precocemente interesse per l'Egitto faraonico quando era ancora studente al [...] nella seconda il metodo espositivo, abbia innovato il sistema di trascrizione di alcune consonanti (dal confronto con il semitico), ampliato le correlazioni con l'area semito-camitica. La seconda edizione, che ebbe anche una versione francese (Paris ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] un’unica famiglia, chiamata congo-sahariana.
La famiglia afroasiatica presenta cinque rami. Il primo, l’egiziano, è estinto. Del semitico sono parlate varietà di arabo in A. settentrionale e amarico, tigré, tigray e altre in Etiopia. I rimanenti rami ...
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Anatomia
Aree di a. Nome di alcune aree della corteccia cerebrale collegate ad aree di proiezione che, secondo P.E. Flechsig, presiederebbero alle più elevate funzioni della corteccia.
Astronomia
A. stellare [...] rientrano le numerose società segrete primitive, nel secondo tanto le ‘società’ o ‘scuole’ di profeti (nĕbi’īm ecc.) del mondo semitico, quanto le a. a scopo di culto (tìaso, éranos) in Grecia e soprattutto, nella Grecia stessa, in Frigia, in Egitto ...
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(ebr. Shōmĕrōn) Regione dell’antica Palestina, al centro dell’altopiano a O del Giordano. Confina a N con la piana di Esdrelon, a S con la Giudea e a O con la piana costiera, e rientra quasi interamente [...] , il gruppo occidentale dei dialetti in cui l’aramaico si suddivise intorno all’età cristiana, e appartiene quindi al semitico di nord-ovest. La letteratura ha carattere liturgico.
Notissima è la parabola evangelica del buon Samaritano (Luca 10, 30 ...
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SINAI (o Arabia Petrea; A. T., 115)
Giuseppe STEFANINI
Giuseppe RICCIOTTI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Vasta penisola di forma triangolare, posta tra l'Asia e l'Africa, lunga da Rās Moḥammed all'estremità [...] di Sārābīṭ al-khādim sulla base dell'acrofonia, supponendo che le iscrizioni stesse dovessero essere scritte in lingua semitica: il segno, per es., che appariva una semplificazione dell'ideogramma egiziano dell'occhio era letto da lui ‛ (consonante ...
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HITTITI (XVIII, p. 510)
Walter BELARDI
Hittito geroglifico. - Con questa espressione (anche ittito o eteo geroglifico) si intende designare la lingua usata nelle iscrizioni che sono redatte in scrittura [...] bilingue in hittito geroglifico e in fenicio (in verità una forma classica del fenicio palestinese) con tre redazioni in semitico e due in geroglifico. La possibilità di confrontare fra loro queste due ampie versioni, molto vicine, anche se scritte ...
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. Nome del fondatore di una comunità religiosa stanziata nella regione a oriente del Giordano, di carattere gnosticobattista. Intorno a questa, e allo stesso Elxai, non si hanno che scarse notizie tramandate [...]
Una prova della vitalità e dello spirito di proselitismo dell'elchesaismo è data dalla sua tendenza a espandersi dall'Oriente semitico verso l'Occidente greco-romano (come aveva già fatto il cristianesimo, e come poco più tardi fece il manicheismo ...
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- È la quarta lettera dell'alfabeto romano, donde proviene il suo nome (di in italiano, de in quasi tutte le altre lingue europee; in latino esso sonava de) e la sua forma in tutte le scritture derivate [...] il suono esplosivo d, conservatosi in vocaboli d'origine straniera. Un fenomeno analogo al greco moderno ha luogo, tra le lingue semitiche, nell'ebraico e nell'aramaico; l'arabo possiede una d spirante accanto alla d esplosiva e, a quanto sembra, i ...
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TIFONE ( o tifeo) (Τυϕωεύς, Τυϕώς, Τυϕάων, Τυϕών; Typhoeus, Typhon)
G. Uggeri
Démone primordiale della tempesta, personificazione delle forze naturali della terra e soprattutto del vulcanismo e dei [...] i Greci d'Asia Minore, della Sicilia e della Magna Grecia, perché in Grecia mancano i vulcani. È stato suggerito un etimo semitico (cfr. fenicio Zephon = vento del Nord, o Zaphon = Nord, oscurità).
Il suo primo aspetto è quello di vento, perciò è ...
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semitico
semìtico agg. [der. di semita, sul modello del ted. semitisch] (pl. m. -ci). – Relativo a un gruppo di lingue (accadico, fenicio, ebraico, aramaico, arabo, etiopico, ecc.), parlate da popolazioni antiche e moderne dell’Asia sud- occidentale...