(ebr. Shimshōn, gr. Σαμψών, lat. Samson). - Uno dei giudici d'Israele, vissuto nel sec. 11° a. C., eroe nazionale della lotta contro i Filistei. Le sue vicende sono narrate in quattro capitoli (13-16) [...] ", Giudici 16, 30). Fin qui la narrazione biblica: la storicità del personaggio, il cui nome si lega a un vocabolo semitico per "sole" (shemesh), è stata posta in dubbio da una parte della critica.
Il personaggio nella letteratura
La figura di ...
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Città della Siria, posta a 36°18′ di long. E. e a 33°30′ di lat. N., a 691 m. s. m., al margine del deserto siro arabico, in una pianura limitata a O. e a N. dai contrafforti del Libano e dell'Antilibano, [...] 1200 circa: allora si erano già stanziati nella città e in genere nella Siria del nord gli Aramei, schiatta parlante una lingua semitica, i quali ben presto vi fondarono un potente regno che con la sua potenza e ricchezza dava ombra ai suoi vicini ...
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SERAPIDE (Σέραπις, la forma Σάραπις è più antica ma meno frequente)
Evaristo BRECCIA
Divinità egizio-greca il culto della quale, istituito nei primordî dell'età tolemaica, dopo essere riuscito a penetrare [...] antica colonia assira ellenizzata sarebbe stato venerato da tempo il semitico Baal o Bel o Ea detto anche Sar-Apsi (signore proprî di divinità greche, formandosi una mescolanza greco-semitica la quale avrebbe condotto all'identificazione di Bel-Ea ...
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SANCHUNIATON
Giuseppe FURLANI
. Lo scrittore in lingua greca Filone di Biblo, il quale visse dal 64 fino all'anno 140 circa d. C., dà nel suo libro dal titolo Storia Fenicia o Τὰ Φοινικικά una versione, [...] . Non vi è però il minimo dubbio che parecchie parti dei frammenti conservati da Eusebio siano tradotti da una lingua semitica, verosimilmente dal fenicio o anche, almeno in parte, dall'aramaico. È molto probabile quindi che Filone abbia avuto tra le ...
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ṬĀHIRIDI
Francesco Gabrieli
. Dinastia musulmana, tra le prime sorte con pratica semi-indipendenza dal califfato ‛abbāside di Baghdād, che regnò sul Khorāsān (Persia nord-orientale) dall'inizio del [...] dei Diyāh Rabī‛ah, è uno dei più celebri documenti della prosa araba del sec. III, fondente letterariamente un materiale gnomico semitico con uno di antica tradizione iranica.
Bibl.: W. Barthold, in Encycl. de l'Islam, IV, pp. 644-645; E. De Zambaur ...
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PEDERSEN, Holger
Vittore Pisani
Glottologo danese, nato a Gelballe presso Kolding il 7 aprile 1867. Figlio di un maestro elementare, frequentò il liceo di Ribe dal 1879 al 1885, indi sino al 1890 l'università [...] è infine occupato di lingue micrasiatiche e della parentela dell'indoeuropeo con altri gruppi linguistici, e cioè col semitico (Die indo-germanisch-semitische Hypothese und die indogermanische Lautlehre, in Indo-germanische Forschungen, XXII, 341-365 ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] partire dall’età subapostolica (a cavaliere tra i primi due secoli d.C.), entro una vasta area geografica a maggioranza semitica, a est della greca città di Antiochia, comprendente l’entroterra della Siria, la Mesopotamia e le regioni prospicienti al ...
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Protagonista di un celebre racconto orientale di carattere eticodidattico, diffuso in nu. merosissime versioni presso varie letterature, il quale costituisce uno dei più antichi e tipici esempî della letteratura [...] delle Mille e una notte) sono sicuramente di origine indiana, mentre il libro di Aḥīqār è sorto in territorio semitico, si pone il problema, non ancora indagato a sufficienza, di eventuali antichissimi rapporti tra la novellistica indiana e quella ...
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Vedi PALMIRA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALMIRA (Παλμύρα, Palmyra)
K. Michalowski
Oasi con città nel deserto siro-arabico, circa a metà strada fra il mare e l'Eufrate. P. è il nome della città e dell'oasi [...] m 205-210, e nel mezzo il vero e proprio tempio. Il cortile fu costruito, in conformità con le antiche tradizioni semitiche, sopra un'altura, pavimentato con grandi lastre, circondato da un alto muro; il muro stesso fu decorato sul lato interno da ...
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Sacrificio
Enrico Comba
Il sacrificio consiste in un atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un'entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, [...] occuparsi della dimensione sociale del sacrificio, W. Robertson Smith (1889) analizzò le forme sacrificali riscontrabili nell'antico mondo semitico. Secondo questo autore, il sacrificio era una cerimonia pubblica di un clan o di un villaggio, in cui ...
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semitico
semìtico agg. [der. di semita, sul modello del ted. semitisch] (pl. m. -ci). – Relativo a un gruppo di lingue (accadico, fenicio, ebraico, aramaico, arabo, etiopico, ecc.), parlate da popolazioni antiche e moderne dell’Asia sud- occidentale...