Vicino Oriente antico. Liste lessicali e tassonomie
Hermann Hunger
Alfonso Archi
Liste lessicali e tassonomie
Mesopotamia
di Hermann Hunge
Evoluzione delle liste lessicali
Le liste costituiscono un [...] la scrittura cuneiforme era stata importata intorno alla metà del III millennio. Qui gli scribi aggiunsero traduzioni nella lingua semitica locale, mentre in Mesopotamia tale prassi fu introdotta più tardi, quando il sumerico cessò di costituire la ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] , ma anche il basco, alcune lingue uraliche, le lingue ugro-finniche, il turco e il maltese (geneticamente una lingua semitica), ed altre, quantitativamente ancora minori. Da alcuni anni allo studio dell’area linguistica europea si dedica una nuova ...
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Sumeri
Pietro Mander
Gli inventori della scrittura
I Sumeri abitarono il Sud della Mesopotamia, dove fondarono alcune città-Stato. Essi non furono i soli abitanti di quell’area, popolata anche da genti [...] Sud, ma fu sconfitto da Sargon di Akkad (2335-2279), un oscuro personaggio salvato dalle acque, che fondò il primo impero semitico a noi noto. I barbari Gutei scesero in Mesopotamia e l’Impero accadico crollò attorno al 2190; fu solo la riscossa del ...
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BEGUINOT, Francesco
Tullio De Mauro
Nacque a Paliano (Frosinone) il 1° ag. 1879. Figlio di Pompeo e di Giulia Schifalacqua, il B., già negli anni del ginnasio, cominciò da autodidatta lo studio del [...] B. ebbe anche numerosi altri incarichi di insegnamento: presso l'Istituto di istituzioni islamiche e, poi, di filologia camito-semitica; di storia dei paesi dell'Africa italiana e di introduzione allo studio delle lingue dell'Africa nella Scuola di ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] minacciato di estinzione.
Origini e caratteristiche
La lingua y. adopera nella scrittura i caratteri ebraici, conformandosi all’uso semitico (omissione delle vocali), per le molte parole derivate dall’ebraico e dall’aramaico, mentre adotta con poche ...
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GUIDI, Ignazio
Bruna Soravia
Nacque a Roma il 31 luglio 1844, da Michele e da Livia Mordacchini. Dopo il diploma di studi classici, s'indirizzò allo studio delle lingue orientali presso la facoltà di [...] Gabrieli al proprio figlio Michelangelo negli studi arabo-islamici, da F. Béguinot a F. Gallina a E. Cerulli negli studi semitici ed etiopici.
Il G. morì a Roma il 18 apr. 1935.
È pressoché impossibile enumerare interamente le onorificenze e i titoli ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] intensificazione delle azioni dopo l’intervento militare anglo-americano in Iraq (2003).
Linguistica
L’arabo è una lingua semitica del gruppo meridionale e si suddivide a sua volta in settentrionale e meridionale. Quest’ultimo fu scritto e parlato ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] storico in Italia, certamente tra i più variegati dell’Europa occidentale: esso comprende infatti idiomi di origine semitica (l’ebraico come lingua liturgica), indoeuropea a sé stante (greco, albanese e armeno come lingua liturgica), indoiranica ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] alle grandi divisioni antropologiche" (quattro rami: mongolico, americano, etiopico e caucasico, quest'ultimo comprendente indoeuropeo, camito-semitico, caucasico e dravidico); si giunse quindi ai lavori di A. Trombetti, il quale distinse nell'ultimo ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] un'accentuazione del carattere 'latino' della Sicilia "sembra avere definitivamente emarginato la presenza culturale e linguistica semitica nell'isola" (Varvaro, 1981, p. 174).
L'ebraico. Comunità ebraiche sono presenti in tutto il Meridione ...
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semitico
semìtico agg. [der. di semita, sul modello del ted. semitisch] (pl. m. -ci). – Relativo a un gruppo di lingue (accadico, fenicio, ebraico, aramaico, arabo, etiopico, ecc.), parlate da popolazioni antiche e moderne dell’Asia sud- occidentale...